De fato (Minucio Felice)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Il De fato (o Contra mathematicos) è un'opera non pervenutaci scritta dall'autore cristiano Marco Minucio Felice. Di essa dà testimonianza san Girolamo[1]:

(LA)

«Minucius Felix, Romae insignis causidicus, scripsit dialogum Christiani et ethnici disputantium, qui Octavius inscribitur: sed et alius sub nomine eius fertur de Fato, vel contra mathematicos [...]»

(IT)

«Minucio Felice, insigne avvocato di Roma, scrisse un dialogo avvenuto tra cristiani e un pagano, intitolato Octavius: ma sotto il suo nome se ne tramanda anche un altro, il de Fato o contra mathematicos»

Lo stesso Girolamo, tuttavia, dubitava dell'autenticità del dialogo per ragioni stilistiche, nonostante ammettesse che si trattasse, come l'Octavius, di un'opera composta da un uomo colto[2]. Ciononostante, il De fato vel contra mathematicos era stato promesso dallo stesso Minucio nell'ultima parte dell'Octavius.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ De viris illustribus, 58.
  2. ^ «[...] qui cum sit et ipse diserti hominis, non mihi videtur cum superioris libri stilo convenire [...]».

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN218112329 · GND (DE4464539-9