Dante, guidato da Virgilio, offre consolazione alle anime degli invidiosi

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Dante, guidato da Virgilio, offre consolazione alle anime degli invidiosi
AutoreHippolyte Flandrin
Data1835
Tecnicaolio su tela
Dimensioni295×245 cm
UbicazioneMuseo di belle arti, Lione

Dante, guidato da Virgilio, offre consolazione alle anime degli invidiosi (Le Dante, conduit par Virgile, offre des consolations aux âmes des envieux) è un dipinto a olio su tela di Hippolyte Flandrin, realizzato nel 1835 e oggi conservato al museo di belle arti di Lione.

L'opera è anche nota in francese con il titolo Dante aux enfers ("Dante all'Inferno"), il quale è fuorviante, in quanto l'opera raffigura una scena del Purgatorio e non dell'Inferno dantesco. Infatti, questo quadro raffigura il passaggio del poeta nella seconda cornice del Purgatorio, quella degli invidiosi (canto XIII).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1834, dopo aver letto Dante et la vie des Saints,[1] Hippolyte Flandrin decise di iniziare a dipingere la sua opera a Roma a partire dal gennaio successivo.[2][3] Egli affermava di essersi "lanciato in un'impresa terribile" e temeva che il suo maestro, Dominique Ingres, non lo approvasse.[4] La creazione di quest'opera fu tanto più difficile dal momento che egli soffriva di problemi di vista: suo fratello Paul, che lo aveva raggiunto a Roma, temeva che diventasse cieco.[5] Il quadro venne poi esposto a Parigi nel 1836, dove vinse una medaglia di seconda classe.[6] Pochi mesi dopo, il personale del museo lionese lo acquistò per 3500 franchi.[7]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La scena è rappresentata a una certa distanza ma ad altezza d'uomo, così da rendere lo spettatore partecipe alla vicenda. La tela è divisa in due parti: la prima, a sinistra, è occupata dagli invidiosi e dalla roccia del monte; la seconda, a destra, è occupata da Dante, Virgilio e il cielo nuvoloso. In alcuni schizzi realizzati dal Flandrin prima come disegni preparatori si può notare la cura riposta nella posizione dei personaggi.[8] Gli invidiosi sono davvero accasciati l'un l'altro, come se fossero stanchi e si lamentassero della loro sorte. La parete rocciosa del monte Purgatorio (molto simile alle formazioni rocciose presso Bugey, non lontano da Lione)[9] occupa più della metà della superficie dipinta. I lineamenti dei peccatori, i loro abiti grigi e il loro pallore ricordano allo spettatore che sono dei defunti.

A questa parte è contrapposta quella di destra, che è più ricca di colori: innanzitutto, sullo sfondo, il cielo azzurro seppur nuvoloso sembra contrastare con la luce fioca che illumina la scena nella parte sinistra; anche la toga bianchissima alla greca del poeta Virgilio e l'abito rosso del Sommo poeta sono ben illuminate. Quest'ultimo colore brillante ci ricorda che Dante è l'unico personaggio vivo della scena.

Per marcare ulteriormente la differenza tra le due parti del quadro, Flandrin sfruttò le posizioni dei vari personaggi della scena. I peccatori si trovano in basso e sono seduti per terra, appoggiati alla parete di roccia, l'uno accanto all'altro. Solo uno tra i peccatori sembra allontanarsi da questa regola: è il vecchio che si confessa al poeta mentre alza la testa verso di lui. Dante, sebbene sia in piedi, si protende in avanti in posizione di ascolto e il suo sguardo è pieno di compassione per questo anziano di cui ascolta i lamenti. Virgilio, una figura quasi spettrale, rimane in piedi e assiste impassibile alla scena.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Léon LAGRANGE, "Hippolyte Flandrin, sa vie et ses œuvres", in Le Correspondant, 11 aprile 1864, p. 745.
  2. ^ Louis Flandrin, Un peintre chrétien au XIXe siècle : Hippolyte Flandrin, Parigi, Perrin, 1909, p. 60.
  3. ^ a b (EN) Bernard Bolingbroke Woodward, Fine Arts Quarterly Review, Chapman and Hall., 1866. URL consultato il 16 marzo 2022.
  4. ^ Henri Delaborde, Lettres et pensées d'Hippolyte Flandrin, Parigi, Plon 1865, pp. 227-228.
  5. ^ Guillaume Bodnier, Correspondance de Victor Bodinier avec Hippolyte et Paul Flandrin, Angers, Grassin, 1912, pp. 62-65.
  6. ^ (FR) Base Salons, su salons.musee-orsay.fr. URL consultato il 16 marzo 2022.
  7. ^ (EN) The Contemporary Review, A. Strahan, 1867. URL consultato il 16 marzo 2022.
  8. ^ (FR) Hippolyte Flandrin, Etude du groupe des envieux pour le tableau "Dante, conduit par Virgile..., su art.rmngp.fr. URL consultato il 16 marzo 2022.
  9. ^ (FR) À Lyon, une exposition consacrée aux Flandrin, frères d’art, in La Croix, 4 luglio 2021. URL consultato il 16 marzo 2022.
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