Damayantī
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Damayantī | |
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La principessa Damayanti conversa con il cigno regale di Nala, dipinto di Raja Ravi Varma. | |
Universo | Itihāsa |
Nome orig. | Damajanti (Damayantī) |
Lingua orig. | दमयन्ती |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Femmina |
Etnia | indo-aria |
Luogo di nascita | Regno di Vidarbha |
Professione | principessa |
Damayantī (in sanscrito दमयन्ती) è un personaggio che compare in una storia d'amore contenuta nel Vana Parva (letteralmente: "Libro della Foresta"), terzo libro dei quindici del poema indiano, il Mahābhārata.[1] È la figlia di Bhima (non Bhīma il Pāṇḍava), del regno di Vidarbha, che sposa il re Nala di Nishadha. Il suo carattere si trova descritto anche in altri testi indù di molti autori in numerose lingue del sub-continente indiano.[2] Lei, insieme a Nala, sono i personaggi centrali del testo del XII secolo Naiṣadhīya-carita, uno dei cinque Mahākāvya ("grandi poemi epici") nel canone della letteratura sanscrita,[3][4] redatta da Śrīharṣa.
Nella cultura
[modifica | modifica wikitesto]- Una delle prime traduzioni occidentali della storia avvenne nel 1926, per opera di Norman Mosley Penzer (in inglese).[5]
- Nala e Damjanti, opera di Max Bruch, basato sulla traduzione di Friedrich Rückert,[6] con estratti da una poesia di Heinrich Bulthaupt.[7]
- Nala e Damayanti, opera di Anton Arensky, su libretto di Modest Il'č Čajkovskij, tratto dal poema tradotto da Vasilij Žukovskij.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) J. A. B. van Buitenen, The Mahabharata, vol. 2, University of Chicago Press, 1981, pp. 318–322, ISBN 978-0-226-84664-4.
- ^ (EN) Roshen Dalal, Hinduism: An Alphabetical Guide, Penguin Books, 2010, pp. 109, 191, 282, 316, ISBN 978-0-14-341421-6.
- ^ (EN) The Indian Encyclopaedia, Genesis Publishing, 2002, p. 5079, ISBN 9788177552577.
- ^ (EN) C. Kunhan Raja, Survey of Sanskrit Literature, Bharatiya Vidya Bhavan, pp. 136; 146–148.
- ^ S. M. E., “Nala and Damayanti” by Norman M. Penzer, in The Journal of the Royal Asiatic Society of Great Britain and Ireland, n. 2, aprile 1927, pp. 363–364, JSTOR 25221149.
- ^ Christopher Fifield, Max Bruch: His Life and Works, Woodbridge (Suffolk), Boydell Press, 2005, p. 275, ISBN 1843831368. URL consultato il 25 marzo 2023.
- ^ Damajanti, Op.78 (Bruch, Max), su imslp.org, Petrucci Music Library. URL consultato il 25 marzo 2023.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Damayanti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Damayanti
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