Contenuto d'acqua

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Il contenuto d'acqua è una grandezza scalare propria dei terreni. Viene largamente utilizzato nella geotecnica e nella geologia soprattutto a causa della sua enorme influenza sulle caratteristiche di resistenza meccanica dei terreni.

Esso è definito come la quantità, solitamente espressa in percentuale, di acqua presente nel terreno rispetto alla fase solida. In formule, esprimendo con la massa di acqua nel terreno e con la massa di granelli solidi, è definita come:

Il suo valore è naturalmente pari a zero se il terreno è privo di acqua e normalmente oscilla tra il 20% ed il 70% per terreni argillosi, fino ad arrivare comunque a valori anche molto elevati, come nel caso dell'argilla di Città del Messico in cui può raggiungere anche valori del 300%[1].

Sperimentalmente il contenuto d'acqua è misurato confrontando il peso del terreno appena prelevato ed il peso del medesimo campione essiccato ad una temperatura di 104 °C per 24 ore: la seconda misurazione rappresenta esattamente il peso della sola parte solida mentre la differenza tra le due misurazioni è il peso dell'acqua originariamente contenuta nel campione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Renato Lancellotta, Relazioni tra le fasi, in Geotecnica, 3ª edizione, Bologna, Zanichelli, luglio 2004, p. 15.