Contea di Reichenhall

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Rappresentazione della storia locale di una "contea di Reichenhall" nella regione settentrionale di Salzburggau[1].

Il termine "contea di Reichenhall" (in tedesco Grafschaft Reichenhall) viene occasionalmente utilizzato per descrivere un territorio medievale all'interno dell'ex Salzburggau, che si sarebbe esteso nella valle del Saalach all'inizio dell'XI secolo sull'area delle attuali città e comunità rurali di Bad Reichenhall, Schneizlreuth e Bayerisch Gmain nell'Alta Baviera. Nella forma "Grafschaft Salfeld, oder Reichenhall", anche "Grafschaft an der Sa(a)le", la denominazione compare nella letteratura del primo e del secondo Ottocento[2], ma anche nei resoconti di storia locale[1].

Nella letteratura storiografico più recente, il nome compare solo nell'opera di Fritz Hofmann[3]. Giorgio di Trauner nel suo Beschreibung der Urbargüter im Gericht und der Grafschaft Reichenhall del 1555 può essere citato come unica testimonianza dell'esistenza della contea, e per di più rappresenta un resoconto del primo periodo moderno[4]. Non esistono fonti coeve che attestino l'esistenza di una contea di Reichenhall: è presente solo una contea di Hall (Hallgrafschaft) concessa dall'arcidiocesi di Salisburgo, la cui funzione non può essere definita con precisione, sembra fosse una Salzgrafschaft con funzionari responsabili della produzione di sale a Reichenhall, che può essere rintracciata a partire dal 1077/80 circa[5]. È possibile che sia tornata almeno temporaneamente al duca bavarese Enrico il Leone già nel 1169[6], ma al più tardi nel 1218 la contea di Hall fu definitivamente incamerata dal duca Ottone I, il che avrebbe posto fine a un'epoca di conti di Hall a Reichenhall durata circa 140 anni e divenuta «un mito estraneo alla realtà attraverso l'esagerazione romanzesca»[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Andreas Hirsch: Von Salzburg „retour nach Baiern“. In: Heimatblätter. Beilage von „Reichenhaller Tagblatt“ und „Freilassinger Anzeiger“, 25. September 2010. PDF-Datei mit 4 Seiten, online unter heimatkundeverein-reichenhall.de.
    Karte zum Gebiet der „Grafschaft Reichenhall“, S. 1.
  2. ^ Karl Heinrich Ritter von Lang: Baierische Jahrbücher von 1179–1294. Aus den Urkunden des Reichsarchives gefertigt. Ansbach 1816, S. 63. 74; ders.: Baierns alte Grafschaften und Gebiete als Fortsetzung von Baierns Gauen. Riegel und Wießner, Nürnberg 1831, S. 99 f. (Digitalisat) und in weiteren seiner Werke; dem folgend etwa auch Georg Döllinger: Grundzüge einer bayerischen Regenten- und Landesgeschichte. Band 1. Nördlingen 1843, S. 30; Joseph Heinrich Wolf: Das Haus Wittelsbach. Bayern’s Geschichte aus Quellen. Nürnberg 1847, S. 147; Heinrich Leo: Vorlesungen über die Geschichte des deutschen Volks und Reichs. Band 5, Teil 2. Anton, Halle 1867, S. 1353 (Digitalisat).
  3. ^ Fritz Hofmann: Reichenhaller Salzbibliothek. Band 1, 1994, S. 19.
    Hofmann schreibt mit Bezug auf das 3. bayrische Herzogsurbar aus der Zeit von 1323 bis 1339 von der „Grafschaft Reichenhall“.
  4. ^ Beschreibung der Urbargüter im Gericht und der Grafschaft Reichenhall, verfertigt vom Pfleger Georg Trauner in: BayHStA, Kurbayern Hofkammer, Conservatorium Camerale 204, online unter deutsche-digitale-bibliothek.de
  5. ^ Johannes Lang: Geschichte von Bad Reichenhall. Verlagsdruckerei Ph. C. W. Schmidt, Neustadt a. d. Aisch 2009. ISBN 978-3-87707-759-7. S. 104
  6. ^ Andreas Kraus: Geschichte Bayerns: Von den Anfängen bis zur Gegenwart. 2. Auflage. C.H. Beck, München 1988, S. 88.
  7. ^ Johannes Lang: Geschichte von Bad Reichenhall. S. 106