Comunità ebraica di Martina Franca
Un ristretto gruppo di Ebrei convertiti al cristianesimo è attestato fino al 1495. Le origini della comunità ebraica di Martina Franca risalgono probabilmente agli Ebrei franco-provenzali espulsi dalla Francia nel 1306 [1] quando nel borgo fortificato angioino confluirono etnie diverse. Nel 1467 sono anche attestati a Martina dei cristiani novelli con altri usciti da Castellaneta[2].
Il 22 luglio 1467 i neofiti cristiani di Martina, insieme a quelli di Ostuni ottennero l'amnistia generale e la franchigia dalle imposte fiscali. I nuovi cristiani di Martina Franca subirono una violenta ondata di intolleranza da parte degli abitanti di Martina che li defraudano dei loro beni. Il 5 ottobre 1495 l'Università di Martina inoltrò una supplica al re Federico d'Aragona di proibire ai "cristiani novelli", ebrei convertiti con la forza al cristianesimo, di sporgere denuncia nei confronti dei cittadini di Martina che li avevano saccheggiati e vietò loro sempre su richiesta dei martinesi di vivere in città [3].
«Che le robbe tolte alli Cristiani novelli in Martina, per qualsivoglia modo se fosse per li Citadini de Martina, per nullo tempo le posano da detti Citadini domandarle Inpaso li detti Cristiani novelli, o per qualsivoglia persona se voglia per loro parte...Se degna concedere per detti Cristiani novelli per niun tempo vengono ad habitare, et stantiare in Martina, et questo per haverno loro per li tempi passati portato male, et odeose in detta Terra, et che tornandosene ad habitare sempre se staria con grande divisione.»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ C. Colafemmina, Ebrei e cristiani novelli in Puglia. Le comunità minori, Messaggi ed. Cassano delle Murge 1991
- ^ C. Colafemmina, Gli ebrei a Taranto: fonti documentarie, Società di Storia Patria per la Puglia, Bari 2005
- ^ B. Ligorio, Ebrei e neofiti a Ostuni e Martina Franca tra XV e XVI secolo. Fonti per uno studio economico e sociale, in P. Cordasco - F. Pappalardo - N. Surico (a cura di), L'umanità dello scriba. Testimonianze e studi in memoria di Cesare Colafemmina, Bari 2015, pp. 226-278.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- C. Colafemmina, Gli ebrei a Taranto: fonti documentarie, Società di Storia Patria per la Puglia, Bari 2005.
- C. Colafemmina, Ebrei e cristiani novelli in Puglia. Le comunità minori (1991)
- N. Ferorelli, Gli Ebrei nell'Italia meridionale, dall'età romana al secolo XVIII in una nota a pagina 98
- I. Chirulli, Istoria cronologica della Franca Martina, cogli avvenimenti più notabili del regno di Napoli
- B. Ligorio, Ebrei e neofiti a Ostuni e Martina Franca tra XV e XVI secolo. Fonti per uno studio economico e sociale, in P. Cordasco - F. Pappalardo - N. Surico (a cura di), L'umanità dello scriba. Testimonianze e studi in memoria di Cesare Colafemmina, Bari 2015, pp. 226–278.
- A. Giannuzzi, Le carte di Altamura (1232-1502), R.D.S.P.S.P., Bari, 1935, p. 473 nota 2, documento 316.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Céline Balasse, 1306. L’expulsion des juifs du royaume de France, su crm.revues.org. URL consultato il 18 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2012).
- Jewish Virtual Library., su jewishvirtuallibrary.org.
- Franco Guarino, Sulle orme di Abramo, origine dei trulli, su youtube.com.
- I trulli della Valle d'Itria come quelli di Harran nell'interesse dell'Osce, su lagazzettadelmezzogiorno.it. URL consultato il 18 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).