Citânia de Briteiros

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Veduta panoramica del sito
Citânia de Briteiros
CiviltàCeltiberi, Romani
UtilizzoCittà
EpocaEtà del Ferro, Età del Bronzo, IV secolo a.C. - IV secolo d.C.
Localizzazione
StatoBandiera del Portogallo Portogallo
ComuneGuimarães
Dimensioni
Larghezza1
Scavi
Date scavi1875
ArcheologoMartins Sarmento
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 41°31′39″N 8°18′57″W / 41.5275°N 8.315833°W41.5275; -8.315833
Resti del sito

Citânia de Briteiros è un sito archeologico del Portogallo nord-orientale, situato sul nella freguesia di Briteiros São Salvador e Briteiros Santa Leocádia[1], nel territorio comunale di Guimarães (distretto di Braga) e, più precisamente, in cima al monte São Romão[1][2]: si tratta dei resti di un'antica città e/o di un forte risalente all'Età del Bronzo, all'Età del Ferro[3], cioè della cosiddetta Castrocultura, e al Medioevo, portato alla luce negli anni 1874/1875[2][4][5] dall'archeologo Francisco Martins Sarmento (1833-1899)[2][3][4][5][6].

Il sito, annoverato nel Patrimonio culturale dal 1910[1], costituisce il più grande insediamento celtibero del Paese.[5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il sito si trova a metà strada tra Braga e Guimarães[5], a circa 14/15 km a nord di quest'ultima[3][6] ed è ubicato ad un'altitudine di 491 m s.l.m.[6].

Indicazione del sito

Il sito ricopre un'area di 24 ettari[4] e consta di 150 abitazioni[3][5], alcune delle quali ricostruite[3][5] ed è un esempio tipico di un castro del Portogallo nord-orientale[2][6].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Scavi[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1874 l'archeologo Francisco Martins Sarmento acquisì il terreno per iniziare a procedere agli scavi.[4]

Pedra Formosa ritrovata negli scavi di Citânia de Briteiros

Tra la fine del XIX secolo e la metà del XX secolo, furono scavati 7 ettari del sito.[4]

Nel 1930 furono rinvenuti nel sito i resti di un antico forno crematorio, la cui facciata è costituita da una stele pentagonale, su cui sono raffigurate due croci uncinate.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Citânia de Briteiros, su patrimoniocultural.pt.
  2. ^ a b c d e Citânia de Briteiros, su visitportugal.com (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2015).
  3. ^ a b c d e A.A.V.V., Portogallo, Dorling Kindersley, London, 1997 - Mondadori, Milano, 2003, p. 283
  4. ^ a b c d e Citânia de Briteiros, su topguimaraes.com (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2015).
  5. ^ a b c d e f A.A.V.V., Le Guide Traveler di National Geographic - Portogallo, National Geographic Society, New York, 2005 - White Star, Vercelli, 2006, p. 101
  6. ^ a b c d Citânia de Briteiros, su guimaraesturismo.com (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2015).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]