Chimica elettroanalitica
La chimica elettroanalitica (o elettrochimica analitica) è la branca della chimica analitica che impiega metodi elettrochimici per rilevare la natura e la concentrazione di specie chimiche in soluzione.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Tecniche elettroanalitiche[modifica | modifica wikitesto]
Le tecniche analitiche elettrochimiche presentano il vantaggio di esser spesso specifiche nei confronti di particolari stati di ossidazione di un elemento, al contrario della maggior parte delle altre tecniche analitiche, in cui si è in grado solamente di determinarne la concentrazione totale. Inoltre la strumentazione necessaria è spesso poco costosa e maneggevole, permettendo dunque di operare anche fuori dal laboratorio.
Nelle tecniche elettroanalitiche di norma ciò che si misura è l'attività piuttosto che la concentrazione, in alcuni contesti, per esempio nello studio dei sistemi biochimici, ciò rappresenta un vantaggio, nella maggioranza degli altri casi costituisce invece un inconveniente.
Le più importanti tecniche elettroanalitiche sono:
- Potenziometria
- Elettroforesi
- Polarografia
- Voltammetria
- Amperometria
- Conduttimetria
- Elettrogravimetria
- Coulombometria
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Cynthia G. Zoski, Handbook of Electrochemistry, Elsevier Science, 2007, ISBN 978-0-444-51958-0.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Chimica elettroanalitica
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) The past, present, and future of electroanalytical chemistry, su electrochem.cwru.edu. URL consultato il 21 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).