Chiesa di Santa Maria del Carmine (Ripacandida)

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Chiesa di Santa Maria del Carmine
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneBasilicata
LocalitàRipacandida
Indirizzovia Santa Maria
Coordinate40°54′42.38″N 15°43′34.27″E / 40.911773°N 15.726186°E40.911773; 15.726186
Religionecattolica
TitolareMadonna del Carmine
Diocesi Melfi-Rapolla-Venosa

La chiesa di Santa Maria del Carmine è una chiesa di Ripacandida.

Storia e Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa fu edificata sul sito di un più antico edificio religioso, quasi completamente distrutto nel terremoto del 1694. Ricostruita con questo titolo dall'arciprete Baffari (zio del Beato Giambattista Rossi), peraltro evidente dallo stemma baronale della famiglia posto sul portale d'ingresso, la chiesa fu gravemente lesionata anche nel terremoto del 1725 e fu restaurata successivamente..

La facciata, piuttosto semplice, con profilo a capanna, ornata da un portale timpanato marmoreo, mentre l'interno si caratterizza per un interessante apparato decorativo, realizzato nella prima metà del Settecento.

In questa chiesa era un altare, l'unico laterale della chiesa, che custodiva un dipinto raffigurante il Martirio di santa Giulia di Paolo De Matteis, voluti nel 1718 dal duca di Ripacandida, Giuseppe Teroni, in ricordo della moglie Giulia Gaudioso, che, deceduta due anni prima, era stata traslata ai piedi della mensa. Entrambi furono trasferiti nel 1732 nel Santuario di San Donato, dato che la chiesa, a seguito del terremoto del 1725, minacciava di crollare.[1]

I recenti restauri hanno riportato al primitivo splendore gli affreschi raffiguranti la Santissima Trinità, la Madonna del Carmine e i medaglioni con i Santi Donato vescovo e Donatello (San Donato da Ripacandida). A lato dell'altare è la seicentesca scultura della Madonna del Carmine.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ruggiero Doronzo, Per “mano del celeberrimo Paolo de’ Matteis”: il ‘Martirio di Santa Giulia’ a Ripacandida, in Prospettiva, N. 173 (Gennaio 2019), pp. 76-81.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • R. Doronzo, Dalla chiesa di Santa Maria del Piano a Santa Maria del Carmine, in Idem, Fonti per la Regio Vulturis. Arte e Devozione nella Terra di Ripacandida, Bari 2019.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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