Chiesa di Sant'Egidio (L'Île-Bouchard)

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Chiesa di Sant'Egidio
StatoBandiera della Francia Francia
LocalitàL'Île-Bouchard
Coordinate47°07′26.4″N 0°25′38.28″E / 47.124°N 0.4273°E47.124; 0.4273
Religionecattolica
TitolareEgidio
DiocesiTours
Stile architettonicoromanico - Gotico
Inizio costruzioneXI secolo

La chiesa di sant'Egidio (in francese Église Saint-Gilles) è un santuario cattolico che si trova nel comune francese di L'Île-Bouchard, situato nel dipartimento dell'Indre e Loira, nella regione del Centro-Valle della Loira. È nota per le apparizioni mariane che vi si sarebbero verificate nel 1947[1].

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il santuario, realizzato in stile romanico, con alcuni elementi gotici, è stato costruito a partire dall'XI secolo, con interventi successivi soprattutto nel XV e nel XIX secolo.

Secondo la tradizione, Giovanna d'Arco avrebbe visitato, nel 1429, la chiesa delle future apparizioni, dove una delle porte laterali porta ancora il suo nome.[2]

Le apparizioni mariane[modifica | modifica wikitesto]

Dall'8 al 14 dicembre 1947, nella chiesa in seguito divenuta santuario, quattro ragazzine, Jacqueline e Jeannette Aubry, sorelle di 12 e 7 anni, la loro cugina Nicole Robin di 10 anni e Laura Croizon di 8 anni, avrebbero avuto delle apparizioni della Vergine Maria e dell'arcangelo Gabriele.

Nella Francia di quei giorni, agitata da scioperi e sabotaggi, si respirava un clima di guerra civile e si temeva un imminente colpo di Stato comunista. La mistica Marta Robin, alle dieci di mattina dell'8 dicembre 1947, aveva tranquillizzato il suo confessore, l'abate lionese Finet, che le aveva esposto i suoi timori per il Paese, dicendo testualmente: "La Madonna apparirà a dei bambini e la Francia sarà salva". Alle tredici di quello stesso giorno la Madonna avrebbe chiesto alle quattro ragazzine di pregare per la Francia, perché si trovava in grande pericolo. Nella notte tra l'8 e il 9 dicembre Benoit Frachon, regista dei preparativi insurrezionali, contro ogni attesa ordinava la cessazione delle agitazioni e la ripresa del lavoro.[3][4]

Le apparizioni non sono state ufficialmente riconosciute, ma è stato concesso il culto diocesano di "Nostra Signora della preghiera".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rino Cammilleri, Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni, Edizioni Ares, 2020, p.581-582 (formato Kindle).
  2. ^ Dal sito ufficiale (PDF), su ilebouchard.com. URL consultato il 16 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2018).
  3. ^ Saverio Gaeta e Andrea Tornielli, La profezia che non finisce. Il filo rosso dei prodigi e dei misteri che nasce da Fatima, Edizioni Piemme, 2017
  4. ^ Pagina dedicata

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Sito ufficiale del santuario, su Sanctuaire Marial & Angélique de l’Ile-Bouchard. URL consultato il 12 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2020).