Chiesa di Sant'Alfonso all'Esquilino

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La chiesa di Sant’Alfonso all'Esquilino è una chiesa di Roma, nel rione Esquilino, in via Merulana. E' dedicata al santo napoletano Alfonso Maria de' Liguori.

La chiesa è uno dei rari esempi di stile neogotico di Roma; anche se l’Armellini ne da un giudizio negativo: “L' architettura della chiesa è piuttosto ostrogotica che gotica” (op. cit., p. 813). E’ una delle ultime chiese della Roma papale, e benché consacrata al Santissimo Redentore, essa è conosciuta come chiesa di Sant’Alfonso fondatore dei Redentoristi, a cui appartiene assieme a tutto il complesso annesso.

Essa fu costruita tra il 1855 e il 1859 su progetto dell’architetto scozzese George Wigley. La facciata, in mattoni e travertino, a cui si accede dopo un’ampia scalinata, si presenta con portico, su cui si aprono tre porte; nel timpano della porta centrale vi è un mosaico policromo raffigurante la Vergine del perpetuo soccorso tra angeli, e sulla cuspide del timpano la statua del Redentore in marmo di Carrara. La facciata è ulteriormente abbellita da un rosone.

L’interno della chiesa si presenta a tre navate, arricchite da marmi policromi, con sei cappelle laterali per lato. Le decorazioni interne risalgono alla fine dell’Ottocento, e sono opera del pittore bavarese Maximilien Schmalzl. L’abside è coronata da un mosaico, posto in opera nel 1964, raffigurante il Redentore in trono tra la Vergine Maria e San Giuseppe. All’altare maggiore è conservata un’icona di origine cretese del XIV secolo raffigurante la Madonna del Perpetuo Soccorso, donata ai Redentoristi da Pio IX nel 1866.

Bibliografia