Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Brallo di Pregola)
| Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio | |
|---|---|
| Stato |  Italia
|
| Regione | Lombardia |
| Località | Someglio |
| Religione | cattolica |
| Titolare | santi Gervasio e Protasio |
| Diocesi | Tortona |
La chiesa dei santi Gervasio e Protasio si trova a Someglio frazione del comune di Brallo di Pregola in provincia di Pavia ed è affiancata da una torre campanaria.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il complesso è di origine medievale e della fama popolare di essere la più antica pieve della zona, ma in realtà non sono mai state rinvenute precise testimonianze documentarie in merito. La costruzione è posta in un punto strategico per cui transitava il commercio del sale e delle spezie proveniente da Genova e diretto a Milano. All'interno la chiesa è divisa in un'unica navata, il pavimento è costituito da sassi locali, l'altare maggiore è in pietra. Vi è conservato un dipinto raffigurante i Santi Gervasio e Protasio, ai quali la chiesa è dedicata.
Il fonte battesimale, ritrovato dopo scavi, è composto da sasso locale corroso.
La torre di è una costruzione semplice, ma imponente, alta circa 14 metri, avente pianta quadrata con lato di circa 3,40 metri. Le pareti sono realizzate in murature a secco, con uno spessore che alla base raggiunge i 90 cm., per poi conservarsi pressoché costante sino alla sommità del campanile. Su ogni lato sono ben visibili le buche pontaie, in allineamento non del tutto regolare, ma in successione costante. La serie inizia a circa 100 cm. dal suolo, il che potrebbe far pensare a un innalzamento del piano di calpestio attuale rispetto a quello originario. Sul lato meridionale sono aperte tre feritoie; la cella campanaria presenta aperture a sesto ribassato.
Il materiale utilizzato a Someglio è pietra locale, di natura prevalentemente calcarea; la stessa pietra utilizzata per la costruzione di rustici e abitazioni nella zona in varie epoche.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Breve descrizione con immagini, su cedeca.it (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
