Ceramologia

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Profilo per lo studio e catalogazione di un recipiente della Cultura di Andronovo nel Kazakistan centrale.

La ceramologia è la scienza che studia la produzione di ceramica e di vasi di arredo legata alla disciplina dell'archeologia, dell'etnografia, della storia e della geografia.[1] Comprende dai più sofisticati recipienti fino a oggetti semplici come mattoni o tegole, e poi altri possibili elementi decorativi architettonici.

Considera anche il lavoro di vasi (elaborazione, trattamento delle superfici, cottura, modellatura) delle loro forme e funzionalità (tipologia) e delle tecniche di decorazione (stampigliatura, graffito, rilievo, brunito, incisione ed excisione, molato, smaltato, ecc.) applicate ai diversi esemplari fabbricati.[2] Come scienza ausiliare dell'archeologia si occupa di porre le basi della datazione delle ceramiche per stabilirne una cronologia. Contribuisce, attraverso analisi dei materiali utilizzati, come argille e sgrassanti, a definire l'origine geografica delle ceramiche e perciò l'estensione delle aree culturali e delle correnti economiche esistenti all'epoca della datazione.

Il termine "ceramologia" è relativamente moderno. Una delle prime fonti ove è citata e quindi posta in relazione alla decorazione, è una citazione dell'esperto di ceramica W. Hamilton, che usò la parola ceramograf, tra il 1791 e il 1795.

Mezzo secolo dopo apparve nel titolo di un classico testo sulla ceramica greca, Élite des monuments céramographiques: matériaux por l'histoire des religions et des moeurs de l'antiquité rassemblés et commentés (Elite dei monumenti ceramografici : materiali per la storia delle religioni e sui costumi dell'antichità riassunti e commentati) di Charles Lenormant (1803-1859) e Jehan de Witte (1844-1861). In Spagna apparve riferita a Pedro de Madrazo, in un esteso articolo pubblicato sulla rivista Museo Espannol de Antigüedades, Nel quale si può leggere:

(ES)

«Y no hacemos mención específica de las eruditísimas obras de Minerva, Braun, Hermann y otros ceramógrafos no menos dignos que los citados para que no resulte interminable esta lista»

(IT)

«E non menzioniamo specificatamente le eruditissime opere di Minerva, Braun, Hermann e altri ceramografi non meno degni di quelli citati affinché questa lista non risulti interminabile.»

.

A partire dal secolo XX, il vocabolo «ceramografo» sostituito da «ceramofilo», comparve in diverse pubblicazioni.

Ambiti di studio

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In Occidente, oltre al lascito preistorico, hanno avuto spicco nella Storia antica:

Del periodo medievale si distingue la

Nel variegato complesso della ceramica americana, si possono citare gruppi precolombiani come:

  1. ^ Caro Bellido, 2008, p. 71
  2. ^ Caro Bellido, 2008, p. indice
  • (ES) Antonio Caro Bellido, Diccionario de términos cerámicos y de alfarería, Cadice, Agrija Ediciones, 2008, p. 71, ISBN 84-96191-07-9.
  • (ES) Pedro de Madrazo, Vasos italogriegos del Museo Arqueológico Nacional, in Museo Espannol de Antigüedades, 1872.
  • (ES) Emili Sempere Ferràndiz, Historia y Arte en la Ceramica de España y Portugal. De los orígenes a la Edad Media, Les Puntxes, 2006, ISBN 978-84-611-3612-4.
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