Cardiomiopatia dilatativa postischemica

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La cardiomiopatia dilatativa postischemica è una malattia caratterizzata da sintomi e segni di disfunzione ventricolare sinistra. Rappresenta la forma più frequente di cardiomiopatia nell'Occidente.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

L'ischemia miocardica che porta alla cardiomiopatia dilatativa postischemica può essere causata da un unico significativo infarto o da piccoli infarti multipli.

Alla base della progressiva perdita di cellule miocardiche ci sono:

  • un danno ischemico cronico, con variabili fenomeni di necrosi focale
  • un danno infiammatorio
  • apoptosi

Segni e sintomi[modifica | modifica wikitesto]

I sintomi e segni sono tipici di una disfunzione sistolica ventricolare sinistra:

  • dispnea da sforzo;
  • dispnea parossistica notturna;
  • astenia;
  • edemi declivi;
  • I tono ridotto e presenza di un III tono;
  • soffio sistolico da rigurgito mitrialico;
  • piccoli rantoli basali, all'auscultazione del torace.

Dignostica[modifica | modifica wikitesto]

  • Ecocardio: per documentare riduzione della contrattilità miocardica globale;
  • Scintigrafia
  • Eco-stress con dubutamina
  • Risonanza magnetica cardiaca
  • PET: per vedere il tessuto ancora attivo.

Prognosi[modifica | modifica wikitesto]

La prognosi è più grave rispetto a quella di pazienti con cardiomiopatia ischemica cronica e funzione ventricolare normale o quasi. Ciò è dovuto a:

  • frequenza comparsa di aritmie ventricolari;
  • compromissione della funzione ventricolare per evento ischemico acuto;
  • complicanze tromboemboliche.

Terapia[modifica | modifica wikitesto]

Analoga ad altre forme di scompenso caridaco, quindi:

  • β-bloccanti;
  • ACE inibitori;
  • diuretici.

In caso di necessità si usa anche un antiaritmico, come l'amiodarone. Inoltre può essere valutato l'impianto del defibrillatore automatico e del pacemaker biventricolare.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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