Campo di concentramento di Molat
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Il campo di concentramento di Molat è stato campo per l'internamento civile in Italia, istituito durante la seconda guerra mondiale, dall'Italia fascista sull'isola di Melada ed era subordinato al Ministero dell'interno italiano.
Il campo è esistito dal 30 giugno 1942 all'8 settembre 1943 e, come il campo di concentramento di Gonars e Rab, è stato utilizzato principalmente per l'internamento di sloveni, croati e serbi al fine di "italianizzare" la regione dell'annessa Dalmazia.[1] Secondo la targa commemorativa del campo, sarebbe composto da cinque baracche, è stato attraversato da circa 20 000 detenuti, di cui circa 1 000 morti o fucilati. [2]
giugno 1942 | luglio 1942 | agosto 1942 | settembre 1942 | novembre 1942 | dicembre 1942 | gennaio 1943 | febbraio 1943 | |
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Numero di detenuti | 223 | 1.320 | 2.337 | 2.300 | 2.200 | 2.400 | 1.627 | 1.500 |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Pamela Ballinger: History in Exile: Memory and Identity at the Borders of the Balkans . Princeton University Press 2003, ISBN 0-691-08696-6, p. 139.
- ^ Tea Sindbæk Andersen: Zaratini: Memories and Absence of the Italian Community of Zadar . P. 157.
- ^ Carlo Spartaco Capogreco: I campi del duce. Giulio Einaudi 2004, ISBN 88-06-16781-2, S. 273.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Campo di Concentramento Molat di I Campi Fascisti
- Italian concentration camp in Jaza bay on the island Molat Archiviato il 7 marzo 2022 in Internet Archive. Jasenovac Memorial Site