Bundesamt für Sicherheit in der Informationstechnik
Bundesamt für Sicherheit in der Informationstechnik Ufficio federale per la Sicurezza Informatica | |
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Logo del BSI | |
Descrizione generale | |
Attivo | 1991-oggi |
Nazione | Germania |
Tipo | Autorità per la sicurezza informatica |
Sede | Bonn |
Dimensione | 1.350 unità (2021)[1] |
Sito internet | http://www.bsi.bund.de |
Comandanti | |
Presidente | Arne Schönbohm |
Comandanti degni di nota | Otto Leiberich |
Simboli | |
simbolo del BSI | |
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Il Bundesamt für Sicherheit in der Informationstechnik (in italiano "Ufficio Federale per la Sicurezza Informatica"), a volte indicato con la sigla BSI, è l'agenzia governativa della Repubblica federale di Germania responsabile per la sicurezza informatica. Le aree di competenza comprendono la sicurezza della applicazioni e installazioni informatiche, la sicurezza di Internet, la crittografia, la certificazione dei prodotti di sicurezza. La sede centrale si trova a Bonn, dove lavora la maggior parte dei 1.350 (2021) dipendenti. Altri uffici in costruzione si trovano a Freital e Saarbrücken.[2]. La struttura da cui emerse l'attuale BSI era il servizio crittografico del Servizio Federale di Informazione (BND) della Repubblica Federale di Germania. Questo portava il nome di Zentralstelle für das Chiffrierwesen (ZfCh o, in italiano, Ufficio Centrale per la Crittografia). Dal 1989, questo è stato rinominato Ufficio centrale per la sicurezza delle informazioni (ZSI). Nel 1991, è stato fondato come un ufficio federale separato nel portafoglio del Ministero federale dell'interno. I compiti di intelligence, tuttavia, sono rimasti al BND. Il BSI si occupa ancora di algoritmi crittografici come Libelle. Le competenze del BSI sono state ampliate negli ultimi anni. Gli operatori di infrastrutture critiche e di altri settori sono obbligati a segnalare al BSI gli incidenti di sicurezza informatica. Il BSI consiglia aziende e autorità a livello federale, statale e comunale sulla sicurezza informatica. Il BSI pubblica il manuale IT Baseline Protection Manual che individua una metodologia standardizzata per la valutazione e gestione della sicurezza dei sistemi informatici delle grandi organizzazioni pubbliche e private.
Dipartimenti e compiti
[modifica | modifica wikitesto]Il BSI è suddiviso in 5 dipartimenti; di cui 4 sono Fachabteilungen (suddivisi ognuno in 2 reparti - Fachbereiche o FB -) e 1 è un dipartimento amministrativo (Abteilung Z).
Nome dipartimento | Tipo dipartimento | Direttore | Reparto 1° | Reparto 2° |
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Abteilung C | Cyber-Sicherheit | Leitung: Dr. Hartmut Isselhorst | FB C1 – Sicherheit in Netzen | FB C2 – Operative Netzabwehr |
Abteilung B | Beratung und Koordination | Leitung: Horst Samsel | FB B1 – Beratung und Unterstützung | FB B2 – Koordination und Steuerung |
Abteilung K | Krypto-Technologie | Leitung: Dr. Gerhard Schabhüser | FB K1 – VS-IT-Sicherheit | FB K2 – Kryptografische Anwendungen |
Abteilung S | Sichere elektronische Identitäten, Zertifizierung und Standardisierung | Leitung: Bernd Kowalski | FB S1 – Sichere elektronische Identitäten | FB S2 – Zertifizierung und Standardisierung |
Abteilung Z | Zentrale Aufgaben, CIO | Leitung: Jörg Pieper | Organisation, Vergabe | Personal Haushalt Innerer Dienst Objekt- und Geheimschutz
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Copia archiviata, su bsi.bund.de. URL consultato il 23 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2021).
- ^ (DE) Organisation und Aufbau, su Bundesamt für Sicherheit in der Informationstechnik. URL consultato il 23 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2022).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bundesamt für Sicherheit in der Informationstechnik
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) BSI web site, su bsi.bund.de. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2007).
- (EN) English BSI publications, su bsi.bund.de. URL consultato il 27 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2007).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 144928636 · ISNI (EN) 0000 0001 2176 5721 · LCCN (EN) n93006300 · GND (DE) 2116083-1 |
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