Bozza:Ivan Pozzoni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ivan Pozzoni nasce a Monza nel 1976. Frequenta il Liceo Classico Bartolomeo Zucchi. «»

Nel 2003 si laurea in Diritto, in Università Statale. Nello stesso anno fonda un centro sociale anarchico sociale autogestito a Milano.

Fino al 2005 si dedica a studi di filosofia del diritto, storiografia filosofica, sociologia, psicologia sociale, psichiatria, epistemologia, estetica, sociologia dell'arte, storia della letteratura, col sostegno del mentore Zygmunt Bauman e sotto la guida dello storico della filosofia Mario Quaranta, discepolo di Ludovico Geymonat.

Nel 2007 Pozzoni fonda la casa editrice socialista autogestita Liminamentis.

Nella sua carriera collabora con una moltitudine di studiosi e artisti: Giovanni Giorgini, Stefania Nonvel, Maria Michela Sassi, Giovanni Casertano, Franco Ferrari, Livio Rossetti,

L'«anti-poesia» nella controcultura milanese di inizio secolo[modifica | modifica wikitesto]

L'«anti-poesia» dell'esordio di Pozzoni è caratterizzata da una forte dimensione esistenzialistica. Nel 2005 Pozzoni debutta con il volume di «anti-poesia», Underground, con Perrone Editore. Nel 2007 esce il secondo volume di «anti-poesia», Riserva indiana, con Perrone Editore. Nel 2008 esce il terzo volume di «anti-poesia», Versi introversi, con Liminamentis Editore. In Versi introversi c'è la formulazione del neo-cinismo metrico, nel saggio Schiamazzi di un cane metropolitano (L'Inchiostro, 2007). I tratti fondamentali del neo-cinismo metrico sono: «Moderno Diogene, l’artista cinico scrive "mostrando i denti", nell’urgenza, in un mondo moderno che ci vive, che ci invade, che ci disarciona come cavallo imbizzarrito, di resistere, con la dignità del ringhiare del randagio ferito, senza certezze, senza successo, senza carezze, ai collari dell’arrendevolezza, alle catene dell’accettazione, alle ciotole abbondanti del consenso e dello svendersi ai vincitori; moderno Antistene, l’artista cinico non si sazia di atmosfere auliche o noir, di ambienti romantici e ideali astratti, ma si immerge - come tuffatore delio- nei "[…] consultori, nei manicomi, nelle galere, nelle code in tangenziale, negli uffici, nelle aule di tribunale, nei reparti d’oncologia infantile, nelle banche, nelle palestre e sotto le tende dei club privè", in cerca dell’uomo, di se stesso o dell’altro-da-se, in rottura costante con un mondo malato di "rabbia, d’invidia e di cemento armato"».


La storiografia filosofica delle «voci» e degli autori "dimenticati"[modifica | modifica wikitesto]

La storiografia filosofica di Pozzoni si fonda sul tentativo di curare volumi collettanei di studiosi di tutto il mondo dedicati alle «voci» meno studiate dell'orizzonte culturale italiano ed estero. Ciascuna serie di volumi collettivi dedicati alla ricostruzione storiografica della cultura moderna o antica, sostenuta dalla collana Esprit, sottende un’originale metodologia, organizzativa ed ideologica, fondata sulla a] varietà delle «voci interpretative», sulla b] contestualizzazione esistenzialistica di ciascun soggetto / oggetto di studio (irripetibilità delle narrazioni culturali), sulla c] «rappresentazione polifonica», sulla d] instaurazione di un dialegesthai tra «voci», vive e morte, nella consapevolezza che ogni racconto storico, oltre a derivare da momenti culturali determinati e unici, concorra a creare nuovi e originali orizzonti di ricerca e su una e] nuova concezione dinamica della nozione di «manuale» inteso come infinito work in progress di una comunità solidale di ricercatori. Nel 2008 esce il volume collettaneo Grecità marginale e nascita della cultura occidentale. I Presocratici, con Liminamentis Editore.