Avvelenamento da miorilassanti
L' Avvelenamento da miorilassanti è una condizione clinica caratterizzata dall'assunzione acuta o cronica di farmaci che rientrano nella classificazione di miorilassanti.
Definizione e uso dei miorilassanti
[modifica | modifica wikitesto]Sotto tale classificazione rientrano i principi attivi:
Tali farmaci vengono utilizzati per ridurre spasmi muscolari e la loro pericolosità in caso di abuso è elevata in quanto agiscono sul sistema nervoso centrale.
Sintomatologia
[modifica | modifica wikitesto]Vi sono innumerevoli sintomi evidenziati da tali intossicazioni, alcuni farmaci sono più pericolosi di altri.
Sintomi comuni
[modifica | modifica wikitesto]Sintomi comuni a tutti i principi attivi: nausea, vomito, vertigini, nistagmo, ipotonia, depressione.
Sintomi specifici
[modifica | modifica wikitesto]Inoltre alcuni farmaci possono portare a convulsioni, allucinazioni, ipotensione, aritmie e coma (l'orfenadrina e la ciclobenzaprina). Mioclonie, ipotermia, delirio, ipotensione e convulsioni (il baclofene)
Terapia delle intossicazioni
[modifica | modifica wikitesto]Induzione del vomito e lavanda gastrica per le intossicazioni immediate, uso di lassativi; inoltre l'uso di fisostigmina (1–2 mg tramite per iniezione endovenosa in 2-5 minuti) può alleviare alcuni sintomi.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Joseph C. Segen, Concise Dictionary of Modern Medicine, New York, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3917-3.
- Douglas M. Anderson, A. Elliot Michelle, Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione, New York, Piccin, 2004, ISBN 88-299-1716-8.
- Harrison, Principi di Medicina Interna (il manuale - 16ª edizione), New York - Milano, McGraw-Hill, 2006, ISBN 88-386-2459-3.