Arma contundente

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Esempi di mazze contundenti indo-persiane

Per arma contundente si intende un particolare tipo di arma, usata nel combattimento corpo a corpo, in grado di infliggere lesioni agli avversari per contusione.

Tipologia[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni esempi di armi contundenti possono essere: una mazza, una clava, un manganello, un tirapugni, i tonfa.

Poiché molti oggetti possono essere utilizzati come armi contundenti anche senza esserlo, in questo caso si parla di armi improprie. L'effetto contundente può infatti essere prodotto, su una superficie più vasta ma con danni non meno profondi, da qualsiasi oggetto, anche di uso comune e privo di apparente idoneità all'offesa, che sia in concreto utilizzato per procurare lesioni personali, giacché il porto dell'oggetto cessa di essere giustificato nel momento in cui viene meno il collegamento immediato con la sua funzione per essere tale oggetto utilizzato come arma[1]. Pertanto atti di flagellazione o di fustigazione, condotti con strumenti flessibili o semi-flessibili (la cintura, il cavo, il tubo di gomma), in Italia sono qualificabili "lesione personale procurata con l'uso di strumenti atti ad offendere" (con l'aggravante di cui all'art. 585, co. 2 n. 2 del codice penale, considerato che devono considerarsi armi improprie tutti gli strumenti, ancorché non da punta o da taglio, che in particolari circostanze di tempo e di luogo possono essere utilizzati per l'offesa alla persona[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cass. 20/06/2014 n. 46482, relativa a fattispecie in tema di lesioni personali aggravate in cui la Corte ha qualificato un guinzaglio come arma impropria.
  2. ^ Cass. 7/10/2014 n. 44864.

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