Archivio e Percorso Storico di Ateneo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Voce principale: Università di Siena.
Percorso e Archivio storico
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàSiena
IndirizzoBanchi di Sotto 55
Coordinate43°19′08.83″N 11°19′58.08″E / 43.319119°N 11.332801°E43.319119; 11.332801
Caratteristiche
TipoArchivio storico
Periodo storico collezionidal XIV secolo al 1955
Istituzione2003
ProprietàUniversità degli Studi di Siena
DirettoreAlessandro Leoncini
Sito web

L'Archivio e percorso storico di ateneo riunisce opere d’arte, oggetti e documenti che rappresentano la memoria storica dell’Ateneo. È ubicato all'interno del Palazzo del rettorato dell’Università di Siena e fa parte del Sistema Museale Universitario Senese (SIMUS).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La storia dell'Archivio è legato a quella dell'università di Siena i cui primi documenti risalgono al 1240. La parte più antica dell'archivio, per motivi di spazio, fu sottoposta a una massiccia operazione di scarto nel 1790; successivamente, nel 1860, parte della documentazione – 306 pezzi e oltre 1300 pergamene – fu depositata presso l’Archivio di Stato di Siena. Un'altra porzione d'archivio, formata dai registri degli atti di laurea (detti "bastardelli") è conservata nell'Archivio arcivescovile di Siena in quanto dalla fine del XV secolo l'Arcivescovo svolgeva anche le funzioni di grancancelliere dello Studio. Per tali motivi nel deposito dell’archivio rimasero solo i documenti di fondamentale importanza per la memoria storica dell’ateneo senese, come i documenti denominati “Ruolo de’ Dottori et altro sopra lo Studio”, compresi fra il 1560 e il 1740. Nel 1987, il Rettore Luigi Berlinguer promosse la costituzione di una commissione incaricata di procedere al riordino dell'archivio, che si concluse nel 1990.[1]

Il percorso museale[modifica | modifica wikitesto]

L'attuale configurazione del percorso museale è stato inaugurato nel 2003, in occasione dell'allestimento del Percorso storico di ateneo.

Il percorso espositivo si articola in 5 sale e illustra la storia dell'ateneo dal XIV secolo al 1955:

  • La prima sala è dedicata alla nascita dello Studium senese. Vi sono esposti gli oggetti più antichi e preziosi dell'intera collezione come il sigillo di bronzo del XIV secolo con l'immagine della protrettrice dell’ateneo Santa Caterina d’Alessandria e la Mazza del Bidello dello Studio senese eseguita nel 1440 da un argentiere senese, anch'essa con l’immagine della Santa.
  • Nella seconda sala sono esposti documenti riferibili al Seicento, come la Riforma del Generale Studio[2] emanata nel 1589 dal Granduca di Toscana Ferdinando I de’ Medici, con la quale furono istituiti i concorsi a cattedra[1], e la prolusione letta nello stesso anno da Diomede Borghesi all'inizio delle lezioni di “Tosca Favella”, il primo corso di lingua italiana tenuto in Italia.
  • La terza sala è riservata alla consultazione dei documenti d’archivio. Vi sono collocati busti di docenti ottocenteschi e il labaro offerto dal Comitato delle patronesse senesi nel 1902 agli studenti membri dell'associazione massonica Corda Frates.[1]
  • La quarta sala è dedicata al Settecento e all'Ottocento. Qui sono esposti i registri delle Rassegne, gli appelli di presenza a cui erano obbligati gli studenti nel Settecento, le "ballotte" usate per sorteggiare le domande degli esami e la clessidra per controllare il tempo della relativa risposta. Inoltre sono esposte armi e altri cimeli della battaglia di Curtatone e Montanara, che il 29 maggio 1848, nel corso della prima guerra d’Indipendenza, vide gli universitari di Siena e Pisa battersi insieme con l’esercito piemontese contro gli austriaci
  • La quinta sala è dedicata all'Ottocento e al Novecento. Tra gli oggetti spicca il tricolore della Guardia universitaria del 1848 e la divisa indossata da Carlo Corradino Chigi a nella Battaglia di Curtatone e Montanara. Di particolare interesse è anche la tesi di laurea discussa nel 1923 da Carlo Rosselli.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G. Catoni, A. Leoncini, F. Vannozzi (a cura di), L'Archivio dell'Università di Siena. Inventario della Sezione storica, Siena, La Nuova Italia, 1990.
  • Fondazione musei senesi, SIMUSː sistema museale universitario senese, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2010, pag. 13-27.
  • D. Cherubini (a cura di), Insieme sotto il Tricolore. Studenti e professori in battaglia. L'Università di Siena nel Risorgimento, catalogo della mostra di Siena 8 aprile - 3 luglio 2011.
  • A. Leoncini, Giuseppe Bandiera, cancelliere dell'Università nel Risorgimento. Storie di vita senese nell'Ottocento, Quaderni dell'Archivio storico - 8, anno accademico 2017-2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]