Aram di Delhi
Aram | |
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Sultano di Delhi | |
In carica | inizi di novembre 1210 – giugno 1211 |
Predecessore | Qutb-ud-din Aibak |
Successore | Iltutmish |
Nascita | ? |
Morte | giugno 1211 |
Dinastia | Mamelucchi di Delhi |
Religione | Islam sunnita |
Aram Shah (... – giugno 1211[1]) fu il 2º sultano di Delhi, per soli otto mesi[2] fra il 1210 e il 1211.
Alla morte di Qutb-ud-din agli inizi di novembre del 1210, Aram salì sul trono di Delhi. Non è chiaro il rapporto tra lui e il precedente sultano, anche se generalmente si ritiene che fosse suo figlio[2]: Minhaj-i Siraj Juzjani infatti lo chiama "figlio di Qutb-ud-din" nel titolo di un capitolo del suo Tabaqat-i-Nasiri[3], ma altre fonti sembrano contraddire tale assunto: lo stesso Siraj in altre parti del libro afferma che Qutb-ud-din aveva tre figlie (due delle quali andarono in spose a Qubacha e la terza a Iltutmish[4]) e non cita figli maschi, mentre Abu'l-Fazl sostiene che Aram fosse il fratello di Qutb-ud-din e altri che fosse un figlio adottivo[5]. Si è anche ipotizzato che tra i due non ci fosse alcuna relazione familiare ma che Aram fosse stato comunque scelto come successore dai Chihalgani ("i Quaranta"), l'élite militare-amministrativa della tribù Ilbari.
Essi incoronarono Aram come nuovo sultano dell'Hindustan ma ben presto si resero conto di aver fatto una pessima scelta; Aram infatti si dimostrò sostanzialmente un incapace[2] e i Quaranta cospirarono per sostituirlo con il governatore del Badaun, Iltutmish il quale rispose positivamente e si mosse con tutto il suo esercito contro Aram, sconfiggendolo nella piana di Jud dopo soli otto mesi di regno, nel giugno 1211. Non si sa con precisione cosa sia accaduto ad Aram dopo la battaglia, Siraj dice che fu martirizzato ma è ignoto se morì in battaglia o se fu giustiziato dopo essere stato preso prigioniero[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Satish Chandra, Medieval India: From Sultanat to the Mughals-Delhi Sultanat (1206-1526)- Part One, Nuova Delhi, Har-Anand Publications, 2004, ISBN 9788124110645.
- sir Lepel Henry Griffin, The Panjab chiefs, historical and biographical notices, Lahore, T. C. McCarthy Chronicle Press, 1865.
- Peter Jackson, The Delhi Sultanate: A Political and Military History, Cambridge University Press, 2003, ISBN 0521543290.
- N. Jayapalan, History of India, Nuova Delhi, Atlantic Publishers & Distributors, 2001, ISBN 8171569285.
- Jaswant Lal Mehta, Advanced Study In The History Of Medieval India - Volume 1, Nuova Delhi, Sterling Publishers Pvt. Ltd, 1979, ISBN 9788120706170.
- Sudeshna Sengupta, History & Civics 9, Delhi, Ratna Sagar, 2008, ISBN 9788183323642.
- Minhaj Siraj Juzjani, Tabakat-i-Nasiri: A general history of the Muhammadan dynasties of Asia, including Hindustan; from A. H. 194 (810 A.D.) to A.H. 658 (1260 A.D.) and the irruption of the infidel Mughals into Islam, Volume 2, traduzione di Henry George Raverty, 1881 (ristampa Nuova Delhi, Oriental Books Reprint Corp., 1970).
- Michelguglielmo Torri, Storia dell'India, Roma-Bari, Laterza, 2000, ISBN 9788842082835.
- Stanley Wolpert, Storia dell'India, Milano, Bompiani, 1998 (5ª ed., 2004), ISBN 8845246361.
Voci correlate
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