Apparitores

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Nell'Impero Romano, gli apparitores (o apparator[1] o abbreviato paritor)[2] erano i lavoratori subordinati di politici, magistrati e/o sacerdoti. In genere lavoravano per conto dello Stato romano oppure per una colonia o un municipium. Questi lavoratori erano chiamati apparitores perché prestavano servizio, apparitio, presso i magistrati.[3]

Requisiti e funzioni[modifica | modifica wikitesto]

Gli Apparitores erano cittadini romani.[4] Non faceva alcuna differenza se fossero cittadini nati liberi o schiavi liberati. È importante specificare che la classe degli apparitores individuava in modo specifico il personale civile, non quello militare.[5] Essi erano funzionari imperiali appartenenti alla cognìtio extra òrdinem incaricati di convocare le udienze in tribunale, trattenere gli imputati, di dare avvio all'esecuzione forzata (mediante l'uso della forza militare) delle sentenze dei magistrati.[6] Notificando un mandato di comparizione, assicuravano che una parte in tribunale fosse consapevole del proprio obbligo di comparire, sia per il processo, sia per testimoniare o per compiere altri atti che il giudice poteva legalmente richiedere. Per le loro attività era previsto un compenso.

Esempi di mansioni svolte da apparitores sono forniti dalla Lex Ursonensis, atto costitutivo della colonia cesariana di Iulia Genetiva, in Spagna: erano apparitores i lictores (littori), che si occupavano della protezione di magistrati e sacerdoti, fungendo perciò da scorta armata; gli scribae (scribi/segretari); gli accensi (messi); i viatores (corrieri/messaggeri); librari (copisti); gli haruspices (aruspici); i tibicines (flautisti); i praecones (banditori).

Retribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Grazie alla succitata Lex Ursonensis, conosciamo le retribuzioni annuali (perlomeno nella città di Iulia Genetiva) di alcuni tipi di apparitores, di seguito elencate:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Latino per "servitore di un pubblico ufficiale", da apparere , "presenziare in pubblico"
  2. ^ paritor, su collinsdictionary.com.
  3. ^ APPARITORE in "Enciclopedia Italiana", su treccani.it. URL consultato l'11 settembre 2023.
  4. ^ Christopher J. Fuhrmann, Policing the Roman Empire: soldiers, administration, and public order, Oxford Univ. Press, 2012, ISBN 978-0-19-973784-0.
  5. ^ (EN) Marden Fitzpatrick Nichols, Author and Audience in Vitruvius' De architectura, Cambridge University Press, 26 ottobre 2017, ISBN 978-1-108-54786-4. URL consultato l'11 settembre 2023.
  6. ^ Che significa Apparitòres - Dizionari Simone Online, su dizionari.simone.it. URL consultato l'11 settembre 2023.
  7. ^ Gabriele Wesch-Klein, Die Provinzen des Imperium Romanum: Geschichte, Herrschaft, Verwaltung, collana Geschichte kompakt, WBG, 2016, ISBN 978-3-534-26438-4.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paul Habel, Apparitores. In: Paulys Realencyclopädie der classischen Altertumswissenschaft (RE). Band II,1, Stuttgart 1895, Sp. 191–194.
  • Marietta Horster, Living on Religion: Professionals and Personnel. In: Jörg Rüpke (Hrsg.): A Companion to Roman Religion. Blackwell, Hoboken, New Jersey 2007, ISBN 978-1-405-12943-5, S. 334.
  • Wolfgang Kunkel, Staatsordnung und Staatspraxis der römischen Republik. Zweiter Abschnitt. Die Magistratur (= Handbuch der Altertumswissenschaft. Band 10,3,2,2). C. H. Beck, München 1995, ISBN 3-406-33827-5, IV. Die Amtsführung, 2. Das Hilfspersonal der Magistrate, S. 5, 109 ff.
  • Daniel Peretz,The Roman Interpreter and His Diplomatic and Military Roles. In: Historia. Band 55, 2006, S. 452.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]