António Feliciano de Castilho
António Feliciano de Castilho (Lisbona, 28 gennaio 1800 – Lisbona, 18 giugno 1875) è stato un poeta portoghese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Benché una menomazione alla vista lo rendesse del tutto cieco dall'età di sei anni, proseguì gli studi grazie all'assistenza del fratello Augusto, aiutato da una formidabile memoria e da una non comune volontà, frequentò con successo l'Università di Coimbra nelle discipline umanistiche e letterarie.[1]
Il suo primo lavoro importante è Cartas de Echo e Narciso ("Lettere di Eco a Narciso") (1821), nel quale dimostrò di aver assimilato la lezione dei classici, mentre nelle opere successive, Amor e melancolia (1828), A noite do Castello ("Note di Castello") (1836) e Os Ciúmes do bardo ("Le gelosie del bardo") (1838), evidenziò moderata apertura ai temi Romantici: vedi la descrizione dell'amore passionale folle capace di portare al suicidio-omicidio. Pur rimanendo, fondamentalmente, un arcade, ligio alle regole della struttura classica, acuto conoscitore della metrica, difensore della purezza linguistica, accolse alcune novità culturali del suo tempo , come l'attenzione alla ricerca nel campo del folclore, approfondito in Escavações Poéticas ("Liriche tradizionali") (1844), come il neo-umanitarismo liberale, occupandosi di pedagogia da un punto di vista a tratti utopista.[1]
Dopo aver soggiornato lungamente a Coimbra, al suo ritorno a Madera fondò la rivista Revista Universal Lisbonense, tramite la quale difese la purezza della lingua dalle improvvisazioni e dagli eccessi, oltre che un prezioso collaboratore per la scrittura del Livraria Classica Portugueza (1845-47, 25 volumi).[1]
Mostrandosi preoccupato per l'endemico analfabetismo della popolazione portoghese, ideò un metodo di lettura rapida e semplificata, denominato in seguito Metodo portoghese di Castilho, che ebbe una discreta diffusione europea.[2]
Ricoprì vari incarichi istituzionali durante la sua lunga carriera, non ultimo quello di Commissario Generale di Istruzione Primaria nel 1853.[3]
Trasferitosi in Brasile nel 1855, vi compose l’Estudo Histórico-Poético de Camões, avviando la fondazione di una tipografia ove fu stampato, tra l'altro, il giornale Agricultor Michalense, del quale Castilho fu redattore principale.[3]
Inoltre fondò la Sociedade dos Amigos das Letras e Artes e dedicò molta attenzione alla composizione di inni musicali, come l'Hino do Trabalho, e l'Hino dos Lavradores.[3]
Quando Pietro V del Portogallo istituì nel 1858 il corso Superiore di Lettere a Lisbona, Castilho ricevette la cattedra di letteratura portoghese.[3]
Negli anni successivi scrisse le Lettere e si impegnò in una serie di preziose traduzioni in portoghese di opere di Anacreonte, Ovidio e Virgilio.[2]
La sua traduzione-versione del Faust di Goethe venne invece criticata, specialmente dalla giovane critica post-romantica sorta all'indomani della celeberrima "Questione di Coimbra", perché considerata un libero rifacimento dell'originale, dove la scena dell'azione fu ambientata in Portogallo, la trasposizione metrica fu tratta in versi lusitani.[1]
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]- A Chave do Enigma
- Eco da Voz Portugueza por Terras de Santa Cruz
- O Presbyterio da Montanha
- Cartas de Echo a Narciso (1821)
- A Primavera (1822)
- Amor e Melancholia (1828)
- A Noite do Castello (1836)
- Os Ciúmes do Bardo (1836)
- Presbyterio da Montanha (1844)
- Quadros Históricos de Portugal (1838)
- Felicidade pela Agricultura (1849)
- Felicidade pela Instrução (1854)
- A Chave do Enigma, riedizione di Amor e Melancholia (1862)
- O Outono (1863)
- Mil e Um Mistérios (1845)
- Fausto, di Goethe, traduzione (1872)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d le muse, III, Novara, De Agostini, 1964, p. 150.
- ^ a b António Feliciano de Castilho, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 16 luglio 2018.
- ^ a b c d (PT) Biografia, su museusaopedro.org. URL consultato il 16 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2018).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (PT) José Maria Latino Coelho, Garrett e Castilho, Lisbona, 1917
- (PT) David Mourão-Ferreira - Antonio Feliciano de Castilho, poeta . "Memorias Academias de Ciencias de Lisboa", 1977.
- (PT) Carlos Castilho Pais - A.F.C.: o tradutor e a teoria da traducao. Coimbra, 2000.
- A. Padula, Il Centenario di Castilho, Napoli, 1900.
- (PT) T. Braga, António Feliciano de Castilho, in História do Romantismo em Portugal, Lisbona, 1880, pp. 407-515.
- (PT) F. de Figueiredo, As adaptações do theatro de Molière por Castilho, in Estudos de litteratura, II, Lisbona, 1918, pp. 109-41.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su António Feliciano de Castilho
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Castilho, António Feliciano de, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- CASTILHO, António Feliciano de, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931.
- (EN) António Feliciano de Castilho, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di António Feliciano de Castilho, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di António Feliciano de Castilho, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Opere di António Feliciano de Castilho, su Progetto Gutenberg.
- Opere di António Feliciano de Castilho su Biblioteca Nacional de Portugal
- António Feliciano de Castilho su Dicionário Histórico de Portugal, su arqnet.pt. URL consultato il 1º marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2010).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 135007 · ISNI (EN) 0000 0000 8079 3303 · BAV 495/121924 · CERL cnp00562871 · LCCN (EN) n80131741 · GND (DE) 121024458 · BNE (ES) XX1219093 (data) · BNF (FR) cb127142638 (data) · J9U (EN, HE) 987007277612205171 |
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