Antonio Persio
Antonio Persio (Matera, 1542 – Roma, 1612) è stato un filosofo italiano.
Biografia
Figlio dello scultore Altobello Persio e fratello di Ascanio, linguista, Domizio e Giulio, rispettivamente pittore e scultore, compì i primi studi a Matera dove prese gli ordini minori.
Trasferitosi a Napoli dove divenne sacerdote[1], conobbe Bernardino Telesio di cui diventò discepolo, e scrisse diverse opere a difesa e chiarimento del pensiero del suo maestro. Dopo la morte dello stesso Telesio, fece pubblicare alcuni suoi scritti minori intitolandoli Varii de rebus naturalibus libelli.
Nel 1572 si trasferì a Venezia, e nel 1576 diventò parroco a Padova e pubblicò il Trattato dell'ingegno dell'huomo, in cui riprendeva la teoria telesiana dello spiritus, principio spirituale, movimento, vita, intelligenza[1].
Nel 1590 si trasferì a Roma, dove morì nel 1612; qui conobbe anche Tommaso Campanella e Galileo Galilei e pubblicò un trattato di carattere medico, Del bever caldo, in cui riprendeva diverse idee già trattate in precedenza riguardo allo spirito e ai consigli per la sua conservazione[1].
Opere
- Tractatus novarum positionum in rhetoricis, dialecticis, ethicis... adversus Aristotelem (1575)
- Trattato dell'ingegno dell'huomo (1576)
- Del bever caldo, costumato da gli antichi Romani (1593)
Note
- ^ a b c Scheda «Trattato dell'ingegno dell'huomo» Libraweb.net