Amphidon superstes

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Amphidon
Immagine di Amphidon superstes mancante
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
(clade) Holotheria
Genere Amphidon
Specie A. superstes

L'anfidonte (Amphidon superstes) è un mammifero estinto, appartenente agli oloteri. Visse nel Giurassico superiore (Kimmeridgiano - Titoniano, circa 155/145 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Nordamerica.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Tutto ciò che si conosce di questo animale è un frammento di mandibola con alcuni denti, e pertanto non è possibile ricostruirne l'aspetto. Si suppone fosse un piccolo mammifero della taglia di un ratto. Sulla mandibola sono presenti quattro molari e l'ultimo premolare; i molari, tuttavia, sono danneggiati al punto tale che non è chiaro quale potesse essere l'altezza e lo sviluppo delle varie cuspidi. In ogni caso, sembra che Amphidon fosse dotato di molari ad angolo ottuso, con una cuspide centrale di grandi dimensioni e due piccolissime cuspidi accessorie, pressoché inesistenti.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Amphidon superstes venne descritto per la prima volta nel 1925 da George Gaylord Simpson, sulla base di un fossile ritrovato nella Cava 9 a Como Bluff, in Wyoming. Lo stesso Simpson descrisse un molare superiore come appartenente a una seconda specie, A. aequicruris, successivamente attribuito a un nuovo genere (Eurylambda), ma poi considerato parte della dentatura superiore di un altro genere di mammifero arcaico, Tinodon.

Amphidon è il genere eponimo degli Amphidontidae, un gruppo di piccoli mammiferi considerati un tempo membri dei simmetrodonti. Studi successivi hanno indicato che i simmetrodonti potrebbero essere un gruppo parafiletico; Amphidon e i suoi stretti parenti sarebbero in realtà rappresentanti basali dei Trechnotheria nell'ambito degli oloteri, e non sarebbero imparentati strettamente con gli Spalacotherioidea (il gruppo più grande dei simmetrodonti, con denti a punta acuta).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G. G. Simpson. 1925. Mesozoic Mammalia. II: Tinodon and its allies. American Journal of Science, series 5 10(59):451-470.
  • G. G. Simpson. 1929. American Mesozoic Mammalia. Memoirs of the Peabody Museum of Yale University, 3(1):1-171.
  • D. R. Prothero. 1981. New Jurassic mammals from Como Bluff, Wyoming, and the interrelationships of non-tribosphenic Theria. Bulletin of the American Museum of Natural History, 167(5):277-326.
  • G. W. Rougier, M. J. Novacek, M. C. McKenna and J. R. Wible. 2001. Gobiconodonts from the Early Cretaceous of Oshih (Ashile), Mongolia. American Museum Novitates, 3348:1-30.
  • Z. Kielan-Jaworowska, R. L. Cifelli, and Z.-X. Luo. 2004. Mammals from the age of dinosaurs: Origins, evolution, and structure. Columbia University Press, New York 1-630.