Amba (mitologia)

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Amba è uno dei personaggi presenti nel poema epico indiano del Mahābhārata.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Durante lo Svayanvara (il rituale per la scelta dello sposo) indetto dal padre, Amba viene rapita dal patriarca e arciere Bhisma. Amba si ribella al rapimento perché è già innamorata di un altro principe, e palesa a Bhisma stesso il suo desiderio. Egli acconsente a lasciarla andare, ma il suo innamorato la rifiuta, non potendo sopportare il fatto che lei l'abbia visto combattere e venire sconfitto.

Amba giura di vendicarsi di Bhisma, prima girovagando alla ricerca di guerrieri in grado di sconfiggerlo ma senza risultato, poi iniziando una lunga ascesi per questo scopo.

Durante una meditazione in una foresta ha una visione in cui le appare un essere divino che le indica come unica possibilità quella di immolare la sua vita in una pira infuocata per poter rinascere uomo e combatterlo. Il rituale riesce e Amba, reincarnata con il nome di Shikhand, combatte la grande guerra di Kurukshetra. Pur non essendo un guerriero tale da poter effettivamente sconfiggere Bhisma egli, sapendo che in realtà Shikhand è una donna, non osa colpirlo/colpirla a causa della sua strettissima adesione al codice Kshatriya della casta guerriera. Approfittando di ciò Arjuna facendosene scudo, riesce ad avvicinarsi a Bhisma ed a colpirlo a morte.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mahabharata, in 7 volumi, Edizioni La Comune. Tradotto dal sanscrito dal prof. Ramesh Menon, e tradotto dall'inglese da Giorgio Borgonovi e Marco Marzagalli
  • Il Mahabharata - Tradotto in ottava rima nei suoi principali episodi parte I, Michele Kerbaker, Reale Accademia D'Italia 1933, Roma.

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