Alfa Coronae Australis
Alfecca meridiana | |
---|---|
Classe spettrale | A2 V |
Distanza dal Sole | 130 anni luce |
Costellazione | Corona Australe |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0) | |
Ascensione retta | 19h 09m 28s |
Declinazione | -37° 54′ 16″ |
Dati fisici | |
Raggio medio | 2,3 R⊙ |
Temperatura superficiale |
|
Luminosità | 31 L⊙
|
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | +4,10 |
Magnitudine ass. | +1,11 |
Velocità radiale | -18,4 km/s |
Nomenclature alternative | |
Alpha Coronae Australis è la stella più brillante della costellazione della Corona Australis, unitamente alla stella β Coronae Australis, di magnitudine apparente simile. È chiamata anche Alfecca Meridiana. Il nome “Alfecca” deriva dall'arabo an-na´ir al-fakkah, “la stella che brilla nel buco”, riferita al circolo di stelle che forma la corona. La parola Meridiana deriva dal latino e sembra riconducibile alla posizione della stella contrapposta (α Coronae Borealis), stella molto più brillante nella costellazione della Corona Boreale, con la quale può essere confusa a causa del nome molto simile.
Alpha Coronae Australis è una stella bianca della sequenza principale ed appartiene alla classe spettrale A2V con una magnitudine apparente +4,10. Dista circa 130 anni luce dalla Terra. Con una temperatura superficiale di circa 9100 K, la sua luminosità è 31 volte superiore a quella del Sole. Ha un'elevata velocità di rotazione di almeno 180 km/s. Considerando che il suo raggio è 2,3 volte maggiore del raggio solare, il periodo di rotazione è inferiore di 18 ore.
Come altre stelle bianche più famose come Fomalhaut (α Piscis Austrini) e Denebola (β Leonis), mostra un'emissione elevata nella radiazione infrarossa, il che sembra indicare la presenza di un disco di polveri orbitante intorno.
La stella è conosciuta anche col nome di “Sesta stella della tartaruga di fiume” in cinese.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- Dati astronomici di Alfecca Meridiana (SIMBAD)
- Alfecca Meridiana (Stars, Jim Kaler), su astro.uiuc.edu. URL consultato il 14 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2008).