Alan Johnstone

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Alan Johnstone

Ambasciatore del Regno Unito in Danimarca
Durata mandato1905 –
1910
MonarcaEdoardo VII
PredecessoreEdward Goschen
SuccessoreConyngham Greene

Ambasciatore del Regno Unito nei Paesi Bassi
Durata mandato1910 –
1917
MonarcaEdoardo VII
Giorgio V
PredecessoreGeorge Buchanan
SuccessoreWalter Townley

Alan Vanden-Bempde-Johnstone (31 agosto 185831 luglio 1932) è stato un diplomatico inglese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era il figlio di Harcourt Vanden-Bempde-Johnstone, I barone Derwent, e di sua moglie, Charlotte Mills[1][2].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Entrò nel servizio diplomatico nel 1879. Divenne segretario della legazione a Copenaghen nel 1895[3], e si trasferì in Germania come segretario della legazione a Darmstadt e a Karlsruhe nel 1900. Nel mese di aprile 1902 ha rappresentato Edoardo VII durante il giubileo d'oro di Federico I, Granduca di Baden. L'anno successivo è stato nominato Segretario presso l'Ambasciata di Vienna. Nel 1905 divenne ambasciatore in Danimarca, carica che mantenne fino al 1910. Tra il 1910 e il 1917 è stato inviato straordinario e ministro Plenipotentario nei Paesi Bassi.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Sposò, il 21 dicembre 1892[1], Antoinette Pinchot (?-1 luglio 1934), figlia di J. W.Pinchot. Ebbero un figlio:

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Morì il 31 luglio 1932.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze britanniche[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine reale vittoriano - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Dannebrog - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b ThePeerage.com (entry #71906) Person Page
  2. ^ The other Pinchots of Grey Towers (Department of Agriculture, Forest Service, History Section, 1978), 6.
  3. ^ Marina Soroka, Britain, Russia, and the Road to the First World War (Ashgate Publishing, Ltd., 2011), 37.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN33871753 · LCCN (ENn2005080312 · WorldCat Identities (ENlccn-n2005080312
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