Against Violent Extremism

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Against Violent Extremism
Fondazione2011

Against Violent Extremism ("AVE") è una rete globale composta di ex-estremisti, sopravvissuti alla violenza e tutte le persone, sia del settore pubblico che del settore privato, interessate a contrastare tutte le forme di violenza estrema[1]. Una partnership tra London’s Institute for Strategic Dialogue, Google Ideas e la Gen Next Foundation[2]. L'obiettivo dichiarato della AVE è di offrire una piattaforma per comunicare e collaborare e offrire agli attivisti di questo network i mezzi per trovare le risorse e i fondi per i loro progetti.[3]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Il progetto AVE nasce durante il Summit Against Violent Extremism (SAVE) che si è tenuto a Dublino nell'estate del 2011.[4] Come prima iniziativa di SAVE ha riunito ex-estremisti e sopravvissuti alla violenza estrema da tutto il mondo.[5] Durante il summit si è discusso su che cosa unisce i diversi estremisti,[6] percorsi di radicalizzazione,[7] e i fattori che portano la gente ad abbandonare i gruppi violenti.

Un tema molto discusso dell'evento è stato quanto i diversi membri possano imparare l'uno dall'altro per prevenire diversi tipi di estremismo. In questo contesto è nata AVE. Questa rete è stata ufficialmente lanciata a New York da Google Ideas nell'Aprile del 2012.[8]

Obiettivi[modifica | modifica wikitesto]

La rete promuove il ruolo molto positivo che gli ex-estremisti e sopravvissuti possono giocare per prevenire la violenza estrema. Questi individui hanno la credibilità e la motivazione per raggiungere i giovani a rischio. AVE sottolinea l'importanza del settore private in un campo tradizionalmente dominato dal settore pubblico.[9]. :

Networking[modifica | modifica wikitesto]

Nel costruire una rete globale fra ex-estremisti di tutte le ideologie e sopravvissuti alla violenza, AVE cerca di creare una ‘impollinazione incrociata’[10] di idee tra i membri nel miglior modo possibile.[11] Il coinvolgimento di persone, sia del settore pubblico che del settore private, facilita questo scambio di dialogo.[12]

Assistenza[modifica | modifica wikitesto]

Attingendo dai contatti di queste diverse aree, il network è in grado di offrire supporto pratico a tutti i progetti grassroots che hanno l'obiettivo di combattere l'estremismo.[13]

Patrocinio[modifica | modifica wikitesto]

La rete promuove il ruolo molto positivo che gli ex-estremisti e sopravvissuti possono giocare per prevenire la violenza estrema.[12] Questi individui hanno la credibilità e la motivazione per raggiungere i giovani a rischio. AVE sottolinea l’importanza del settore private in un campo tradizionalmente dominato dal settore pubblico.[14]

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

L'organizzazione è affidata alla think tank Institute for Strategic Dialogue, che ha formalmente assunto questo ruolo nel febbraio 2012.[15] Il network è finanziato privatamente,[16] con fondi e assistenza offerti da Google Ideas e la Gen Next Foundation che ha sede in America.[17] Rehab studios, che ha sede a Belfast, offre assistenza tecnica e multimediale alla rete.[18]

Membri High-Profile[modifica | modifica wikitesto]

Ave ha oltre 450 ex-estremisti e sopravvissuti alla violenzaestremista da tutte le parti del mondo. Alcuni membri high-profile:

Critiche[modifica | modifica wikitesto]

Ci sono state critiche al fatto che il progetto, nel suo tentativo di mettere insieme ex-estremisti, abbia sopravvalutato l'impatto che possa avere.[19] Più in generale, c'è anche molto scetticismo sul fatto che l'esperienza nel contrastare la violenza di una gang delle strade di Los Angeles, possa essere trasferita sulle strade di Islamabad[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Network to combat extremism and gang culture launched, BBC News, 25 April 2012 https://www.bbc.co.uk/news/world-17841681
  2. ^ (EN) Can a social network fight 'extremism'?, su stream.aljazeera.com. URL consultato il 9 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2012).
  3. ^ FRENNET, ROSS: RAMALINGHAM, VIDHYA, The failed EDL rally plot shows how much extremists need each other, guardian.co.uk, May 2013, http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2013/may/01/failed-edl-rally-plot-extremists-need
  4. ^ CENTER, BRIAN, LA to Dublin and Beyond, The Huffington Post, July 2011, http://www.huffingtonpost.com/brian-center/la-to-dublin-and-beyond_b_888132.html
  5. ^ IDE, MICHAEL, Google Ideas organises Anti-Extremism conference in Dublin, ITProPortal.com, June 2011, http://www.itproportal.com/2011/06/30/google-ideas-organises-anti-extremism-conference-dublin/
  6. ^ a b SEGALL, MANDY, Former Skinhead: 'My hate had no basis', Al Jazeera, July 2011, https://www.aljazeera.com/indepth/features/2011/06/2011630123643988652.html
  7. ^ DUBLIN, FROM THE PRINT ADDITION, Violent Extremists: Of Skinheads and Jihadists, June 2011 https://www.economist.com/node/18895448
  8. ^ (EN) JANA JUGINOVIC, Google oracle Jared Cohen on the future and the Internet, su www2.macleans.ca (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2014).
  9. ^ CAHALAN, PAUL: OWEN, JONATHAN, Terror in Woolich: Internet is the vital frontline in a war against extremism, The Independent, May 2013, https://www.independent.co.uk/news/uk/crime/terror-in-woolwich-internet-is-the-vital-frontline-in-war-against-extremism-8632400.html
  10. ^ Press Release, Institute for Strategic Dialogue, September 2012, Copia archiviata (PDF), su strategicdialogue.org. URL consultato il 3 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  11. ^ ROGERS, DR BROOKE, Viewpoints: How should radicalisation be tackled?, bbc.co.uk, May 2013, https://www.bbc.co.uk/news/uk-22683452
  12. ^ a b RAN INT/EXT WORKING GROUP, Proposed Policy Recommendations For the High Level Conference, Radicalisation Awareness Network, December 2012, http://ec.europa.eu/dgs/home-affairs/what-we-do/networks/radicalisation_awareness_network/ran-high-level-conference/docs/proposed_policy_recommendations_ran_int-ext_en.pdf
  13. ^ RESILIENT COMMUNITIES NEWS/BLOG, "Former Extremists work against violent extremism", Resilient Communities, su resilientcommunities.gov.au, 13 maggio 2013. URL consultato l'11 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2014).
  14. ^ SMITH, GRAHAM, Google backs new social network for former terrorists and their victims that aims to combat extremism and gang culture around the world, The Daily Mail, April 2012, https://www.dailymail.co.uk/news/article-2135393/Google-backs-new-social-network-terrorists-victims-aims-combat-extremism-gang-culture-world.html
  15. ^ BK, THE LOCAL, New Social Network Links ex-terrorists and victims, The Local, April 2012, https://www.thelocal.de/national/20120425-42157.html
  16. ^ Neumann, Peter R, Options and Strategies for Countering Online Radicalization in the United States, Studies in Conflict & Terrorism, 36:6, p. 446, https://counterideology2.files.wordpress.com/2013/06/options-n-strategies-for-countering-online-radicalization-in-the-us.pdf
  17. ^ Google Ideas helps launch Against Violent Extremism online network, su theverge.com.
  18. ^ SOLON, OLIVIA, Google backs 'social network' for former violent extremists, wired.co.uk, April 2012, Copia archiviata, su wired.co.uk. URL consultato il 3 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
  19. ^ GITHENS-MAZER, JONATHAN, Google's big idea against extremism needs to learn the important maxim of political violence: "no justice, no peace"?, Open Democracy, July 2011 https://www.opendemocracy.net/jonathan-githens-mazer/has-googles-big-idea-against-extremism-needs-to-learn-important-maxim-of-poli

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]