Adorazione dei pastori (Cattapane)

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Adorazione dei pastori
AutoreLuca Cattapane
Data1600
Tecnicaolio su tela
Dimensioni251×184 cm
Ubicazionechiesa dei Santi Gervasio e Protasio, Maleo

L'Adorazione dei pastori è un dipinto olio su tela realizzato da Luca Cattapane nel 1600 e conservato nei locali della chiesa dei Santi Gervasio e Protasio di Maleo.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il dipinto fu tra le opere trafugate durante le soppressioni napoleoniche, finito sul mercato e diventato proprietà della famiglia Trecchi che ne fece dono alla parrocchia dedicata ai santi Gervasio e Protasio di Meleo. Non se ne conosce l'originale provenienza ma risulta che la famiglia Trecchi avesse un'abbondante collezione di opere conservate nel castello malerino. Poche sono anche le notizie sull'artista e sulle sue opere, anche se molti suoi lavori furono presenti sul territorio cremonese e molti sicuramente andati perduti.[2] L'artista è considerato, uno dei più importanti esempi lombardi del precaravaggismo.

Descrizione e stile[modifica | modifica wikitesto]

Il dipinto presenta molti spunti con le opere in notturna del naturalista Antonio Campi che sicuramente Cattapane aveva studiato essendo stato allievo di Vincenzo suo fratello, come il Martirio di san Lorenzo. Ma l'artista, aveva sicuramente studiato anche le opere di Gervasio Gatti,[3] come sicuramente aveva visto i lavori di Federico Barocci. Il naturalismo cremonese, così presente nelle opere dell'artista è ben visibile nella ricerca quasi ossessiva di punti luminosi nel quadro, luce che proviene unicamente dalla candela tenuta da un piccolo pastore posto sul lato inferiore destro della tela. La luce di questa candela si riflette sul Bambino appena nato posto in braccio alla Madre e si espande illuminando quanti sono intorno come una corona culminante nella parte superiore con l'angelo annunciante che regge il cartiglio con l'osanna a Dio Padre. Altri due piccoli punti luce illuminano la scena, un bambino posto dietro la Vergine e un lume sopra il focolare.

Il dipinto presenta quindi un impianto precaravaggesco ponendo l'artista tra gli importanti artisti lombardi e cremonesi della fine del Cinquecento.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Adorazione dei pastori, su beweb.chiesacattolica.it, BeWeb. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  2. ^ a b Marubbi.
  3. ^ Fratello di Bernardino Gatti

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Marubbi, Natività a lume di notte, in Vittorio Sgarbi (a cura di), Gli occhi di Caravaggio. Gli anni della formazione da Venezia e Milano, Silvana editore, 2011, pp. 106-107, ISBN 9788836619870.
  • Rosalba Antonelli, Alessandro Beltrami,Carlo Catacchio, Simonetta Coppa, Monja Faraoni, Adam Ferrari, Le chiavi e il leone, Abbazia di San Pietro e Paolo.
  • Giacinta Jean, Una lettura documentaria e stratigrafica di architetture singolari nel monastero di dei santi Pietro e Paolo ad Ospedaletto Lodigiano, Casa Editrice Leo S. Olschki, aprile-giugno 2011.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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