Acido difeniletilacetico

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L'acidi difeniletilacetico ha azione anticolesterinemica e questa sua proprietà di far diminuire la concentrazione del colesterolo nel sangue è associata ad un’azione regolatrice sulla quantità dei composti proteici e lipoproteici presenti nel sangue. È indicato per il trattamento degli stati arteriosclerotici in generale e nella profilassi delle ipercolesterolemie senili e presenili.

Si presenta come una polvere bianca cristallina, solubile a freddo in alcool metilico, etilico, etere, acetone, tetracloruro di carbonio, benzolo. Insolubile in acqua. Il p. f. è 124-125°.

Reazioni di identificazione in laboratorio: 1) A 0,05 g di sostanza si aggiunge 1 cm³ di acido solforico concentrato e si scalda cautamente agitando: si avrà una colorazione rosso-ciliegia che scompare per diluizione con acqua. 2) G 0,20 circa del prodotto si trattano con acido solforico concentrato, si aggiunge qualche goccia di alcool e si riscalda a piccola fiamma: si svilupperà l’odore caratteristico dell’etere acetico.

Saggi di purezza: 0,10 g di prodotto, calcinati, non devono lasciare alcun residuo.

Determinazione quantitativa: Si pesano quantitativamente 0,20 g di prodotto e si pongono in un palloncino da 50 cm³; si aggiungano 10 cm³ di etere e si agita la soluzione; si addizionano quindi 30 cm³ di alcool etilico previamente neutralizzato, due gocce di fenolftaleina in soluzione alcolica all'1% e si titola con potassio idrato N/10 in soluzione alcolica, fino a che la colorazione rosea incipiente permanga per un minuto: 1 cm³ di potassio idrato N/10 corrisponde a 0,024021 g di C16H16O2. Il titolo dell’acido difeniletilacetico, previamente essiccato per 12 ore su calcio cloruro, non deve risultare inferiore al 98%.

In terapia viene presentato in compresse (50 mg), che si somministrano in numero di 3-6 volte al giorno. Non provoca fenomeni secondari.