e-polilisina
ε-polilisina | |
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Nome IUPAC | |
Poli[imino[(2''S'')-2-amino-1-osso-1,6-esanediil]] | |
Nomi alternativi | |
ε-poli-L-lisina | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | (C6H12N2O)n |
Massa molecolare (u) | variabile |
Aspetto | polvere o solido bianco tendende al giallo (monoidrato) |
Numero CAS | |
Proprietà chimico-fisiche | |
Solubilità in acqua | solubile |
Temperatura di fusione | 172,8 °C (445,8 K) |
Indicazioni di sicurezza | |
Frasi H | --- |
Consigli P | --- [1] |
La ε-polilisina è un piccolo omo-polipeptide dell'amminoacido essenziale lisina prodotto da fermentazione batterica. L'epsilon (ε) incluso nel nome indica il sito di legame delle molecole di lisina, che a differenza dei normali peptidi legati tramite il gruppo in posizione α, gli amminoacidi sono qui legati tramite il gruppo amminico in ε e il gruppo carbossilico per mezzo di legame ammidico.
Struttura e funzioni chimiche
[modifica | modifica wikitesto]La ε-polilisina è un omo-polipeptide di approssimativamente 25 ~ 30 residui L-lisinici[2]. La polilisina appartiene al gruppo dei tensioattivi cationici. In acqua la polilisina contiene gruppi amminoacidici carichi positivi. Come altri composti tensioattivi ha la capacità di inibire la crescita microbiotica. La ε-polilisina è assorbita elettrostaticamente sulla superficie batterica che causa lo smembramento della membrana esterna. Questo può portare a un'anomala distribuzione del citoplasma causando danni cellulari.[3]
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]La produzione di polilisina per naturale fermentazione è presente in ceppi di Streptomyces. Il ceppo Streptomyces albulus è il più frequente in letteratura e per la produzione commerciale di ε-polilisina.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sigma Aldrich; rev. del 10.07.2012, riferita al cloridrato
- ^ (EN) Shoji Shima e Heiichi Sakai, Polylysine Produced by Streptomyces, in Agricultural and Biological Chemistry, vol. 41, n. 9, settembre 1977, pp. 1807–1809, DOI:10.1080/00021369.1977.10862764. URL consultato il 4 gennaio 2023.
- ^ (EN) Shoji Shima, Hiroyoshi Matsuoka e Toshiro Iwamoto, Antimicrobial action of ε-poly-L-lysine, in The Journal of Antibiotics, vol. 37, n. 11, 1984, pp. 1449–1455, DOI:10.7164/antibiotics.37.1449. URL consultato il 4 gennaio 2023.
- ^ Chisso website: Industrial producer of polylysine, su chisso.co.jp. URL consultato il 21 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2010).
Altri progetti
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