ICANN: differenze tra le versioni

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Il 30 settembre [[2009]] l'ICANN ha siglato un nuovo contratto che prevede il controllo dell'organo da parte di un gruppo di supervisori internazionali: il ''Government Advisory Committee'' (GAC) che si riunisce ogni tre anni, ed un legame meno stretto con il governo USA.<ref>{{Cita web|url=http://www.icann.org/en/announcements/announcement-30sep09-en.htm|titolo=The Affirmation of Commitments – What it Means|editore=ICANN|data=30 settembre 2009|accesso=2 ottobre 2009|lingua=en}}</ref>
Il 30 settembre [[2009]] l'ICANN ha siglato un nuovo contratto che prevede il controllo dell'organo da parte di un gruppo di supervisori internazionali: il ''Government Advisory Committee'' (GAC) che si riunisce ogni tre anni, ed un legame meno stretto con il governo USA.<ref>{{Cita web|url=http://www.icann.org/en/announcements/announcement-30sep09-en.htm|titolo=The Affirmation of Commitments – What it Means|editore=ICANN|data=30 settembre 2009|accesso=2 ottobre 2009|lingua=en}}</ref>

Il 23 marzo 2014 durante la 49° edizione del meeting ICANN è stato dato l’avvio alla nuova associazione no profit Secure Domain Foundation che ha come obiettivo la lotta contro il cybercrime.<ref>{{Cita web|url=http://blog.seeweb.it/secure-domain-foundation-associazione-no-profit-contro-il-cybercrime/|titolo=Secure Domain Foundation: associazione no profit contro il cybercrime |data=8 aprile 2014}}</ref>


== Note ==
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Versione delle 15:04, 8 apr 2014

Il palazzo in cui si trova la sede dell'ICANN, a Los Angeles.

L'ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) è un ente internazionale non profit, istituito il 18 settembre 1998 per proseguire i numerosi incarichi di gestione relativi alla rete Internet che in precedenza erano demandati ad altri organismi.

L'ICANN ha l'incarico di assegnare gli indirizzi IP ed ha inoltre incarico di identificatore di protocollo e di gestione del sistema dei nomi a dominio di primo livello (Top-Level Domain) generico (gTLD), del codice internazionale (ccTLD) e dei sistemi di root server.

Tale funzione era precedentemente svolta prevalentemente dall'ente denominato IANA (Internet Assigned Numbers Authority) delegato con mandato governativo degli Stati Uniti d'America.

Descrizione

Il contratto per l'ICANN è stato assegnato dal Dipartimento per il Commercio degli Stati Uniti. Tuttavia la gestione dei domini da parte di ICANN, ed in particolare l'introduzione di sette nuovi top-level domain generici ha suscitato critiche ed è tuttora oggetto di controversie.[1]

Il 14 marzo 2002, in un incontro pubblico ad Accra, in Ghana, l'ICANN ha deciso, tra le altre cose, di ridurre la partecipazione diretta del pubblico nella sua stessa gestione.

ICANN tiene periodicamente dei meeting pubblici per l'espressa necessità di rimanere in contatto con i propri membri. I critici fanno notare che i luoghi dove tali incontri si svolgono sono spesso paesi che hanno un accesso ad Internet proporzionalmente molto più limitato e sono spesso molto distanti da luoghi che la maggior parte delle persone che utilizzano Internet possono raggiungere, rendendo così di fatto più difficile la partecipazione pubblica a tali incontri.

Dal 27 marzo 2003 il Presidente / CEO di ICANN è Paul Twomey.

Nel settembre e ottobre 2003 ICANN ha svolto attivamente un ruolo di primo piano nel conflitto che ha opposto la comunità Internet a VeriSign ed al suo contestato servizio wildcard DNS service Site Finder. Dopo una lettera aperta da ICANN che imponeva un ultimatum a VeriSign, l'azienda ha interrotto il servizio il 4 ottobre 2003. In seguito, VeriSign ha citato in giudizio ICANN il 27 febbraio 2004, contestando un eccesso di autorità da parte di ICANN. Argomento del contendere, oltre al Site Finder, anche il controverso Waiting List Service di VeriSign, servizio che permetterebbe di "prenotare" un dominio. La causa è stata archiviata nell'agosto 2004.

Nel meeting di ICANN a Roma che si è svolto dal 2 al 6 marzo 2004, la Corporation ha convenuto sulla necessità di chiedere un'approvazione al Dipartimento per il Commercio degli Stati Uniti relativamente al servizio Waiting List Service di Verisign.

Il 17 maggio 2004 ICANN ha pubblicato il bilancio preventivo per l'anno 2004-05 che comprende i propositi di aumentare la trasparenza e la professionalità delle operazioni svolte, ma anche il raddoppio delle spese programmate, da 8,27 milioni di dollari a 15,83. Tale aumento dovrebbe trovare corrispondenza nell'introduzione di nuovi top-level domain e nell'aumento della tassazione di tutti i registri dei domini (Registrar) e da una "tassa" su ciascuna registrazione, rinnovo e trasferimento di dominio, inizialmente di 20 centesimi di dollaro per tutti i domini all'interno di dominio nazionale e di 25 centesimi per tutti gli altri. Il Council of European National Top Level Domain Registries (CENTR), che rappresenta i registri dei domini internet di 39 paesi, ha respinto questa richiesta di aumento, che ammonta al 91%, accusando l'ICANN di mancanza di prudenza finanziaria e rifiutando di supportare la politica di ICANN che viene definita "irrealistica".

Il 7 febbraio 2008 ICANN ha avviato la migrazione verso il protocollo IPv6 aggiungendo il record AAAA a sei dei suoi root server. Essi potranno assegnare sia IPv4 che IPv6, evitando così problemi con domini che ancora non supportano il nuovo protocollo. Questo è solo un piccolo, anche se importantissimo, passo verso la migrazione completa, che però è ancora lunga; si calcola che sarà completa non prima del 2025.

Il 30 settembre 2009 l'ICANN ha siglato un nuovo contratto che prevede il controllo dell'organo da parte di un gruppo di supervisori internazionali: il Government Advisory Committee (GAC) che si riunisce ogni tre anni, ed un legame meno stretto con il governo USA.[2]

Il 23 marzo 2014 durante la 49° edizione del meeting ICANN è stato dato l’avvio alla nuova associazione no profit Secure Domain Foundation che ha come obiettivo la lotta contro il cybercrime.[3]

Note

  1. ^ Guido Mariani, Internet, Washington controlla i dati e il traffico online, in Lettera43.it, 23 febbraio 2014.
  2. ^ (EN) The Affirmation of Commitments – What it Means, su icann.org, ICANN, 30 settembre 2009. URL consultato il 2 ottobre 2009.
  3. ^ Secure Domain Foundation: associazione no profit contro il cybercrime, su blog.seeweb.it, 8 aprile 2014.

Collegamenti esterni

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