Utente:Potty01/Sandbox3

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Lingua per scopi speciali[modifica | modifica wikitesto]

La lingua per scopi speciali o lingua di specialità (in inglese Language for Specific Purposes, abbreviato LSP) è utilizzata nel linguaggio professionale e nella traduzione di testi relativi ad un settore specifico della conoscenza[1]. Questo termine è anche utilizzato come sinonimo di traduzione specializzata, e consiste nell’utilizzo di terminologia specializzata relativa ad uno specifico contesto d’uso ed indirizzata ad un lettore specializzato, ossia esperto nel settore[2].

Caratteristiche linguistiche generali[modifica | modifica wikitesto]

I testi scritti in una determinata lingua di specialità presentano precise caratteristiche su vari piani [3]:

  • Lessico: impiego di termini studiati scrupolosamente e pertinenti al contesto d’uso;
  • Morfologia: uso di forme non comuni nella lingua generale, ovvero la lingua utilizzata da un parlante nel contesto quotidiano (ad esempio i plurali dei nomi collettivi);
  • Formazione delle parole: utilizzo di parole composte o più articolate rispetto a quelle comunemente usate nella lingua generale;
  • Sintassi: presenza di forme verbali con valenza speciale;
  • Linguistica testuale: nella lingua di specialità, la ricorrenza di termini viene prediletta rispetto alla variazione stilistica.

Gran parte di queste caratteristiche è presente anche nella lingua generale, ma nella lingua di specialità sono molto più frequenti: ciò rende la lingua di specialità un fenomeno più stilistico che sistematico[4]. Altre caratteristiche che differenziano la lingua di specialità da quella generale sono [5]:

  • Modo, ovvero il grado di formalità della situazione in cui avviene la comunicazione. Al modo sono collegati vari fattori della testualità, come la coesione testuale;
  • Tenore, che dipende dal rapporto tra emittente e ricevente del messaggio e dai ruoli sociali che questi rivestono. Anche per quanto riguarda il tenore entra in gioco il fattore della formalità, ma in questo caso si riferisce allo status delle persone coinvolte nell’atto comunicativo;
  • Campo, cioè il mezzo o canale fisico utilizzato per diffondere il messaggio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gambier, Yves, (1949- ...)., Éditeur scientifique. Doorslaer, Luc van, (1964- ...)., Éditeur scientifique., Handbook of translation studies., John Benjamins Pub. Co, cop. 2012, p. 80, ISBN 978-90-272-0333-5, OCLC 836145117. URL consultato l'11 gennaio 2023.
  2. ^ Henri Bloemen, Palumbo, Giuseppe. 2009. Key Terms in Translation Studies, in Target. International Journal of Translation Studies, vol. 25, n. 2, 17 maggio 2013, p. 117, DOI:10.1075/target.25.2.06blo. URL consultato l'11 gennaio 2023.
  3. ^ Luc van Doorslaer, Handbook of translation studies. Vol. 3., John Benjamins Pub. Co, 2012, p. 352, ISBN 978-90-272-7306-2, OCLC 870963124. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  4. ^ Gambier, Yves, (1949- ...)., Éditeur scientifique. Doorslaer, Luc van, (1964- ...)., Éditeur scientifique., Handbook of translation studies., John Benjamins Pub. Co, cop. 2012, p. 352, ISBN 978-90-272-0333-5, OCLC 836145117. URL consultato l'11 gennaio 2023.
  5. ^ Jeremy Munday, The Routledge companion to translation studies, Routledge, 2009, p. 39, ISBN 978-0-415-39640-0, OCLC 263409112. URL consultato il 30 gennaio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Yves Gambier, Handbook of translation studies, John Benjamins Pub. Co, 2012, ISBN 978-90-272-0333-5.

Jeremy Munday, The Routledge companion to translation studies, Routledge, 2009, ISBN 978-0-415-39640-0.

Giuseppe Palumbo, Key Terms in Translation Studies, Continuum, 2009, ISBN 978-1-4411-0871-5..

Luc van Doorslaer,, Handbook of translation studies, John Benjamins Pub. Co, 2012, ISBN 978-90-272-7306-2.