Utente:Pico Mirandola/Sandbox

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Ha la forma di un anello con le due estremità annodate. I fornai esperti eseguono un movimento veloce per dare al brezel la sua forma caratteristica. Generalmente ci vogliono anni di esercizio per accorciare i tempi di questo movimento.

A Monaco di Baviera e in tutta l'area in cui è diffuso può accompagnare il tradizionale Weißwurst (il würstel bianco bavarese) con la senape dolce o altre pietanze.

Ingredienti e preparazione

Alcune tipologie di Brezel Gli ingredienti del brezel sono farina di grano tenero, malto (in alcune varianti miele), lievito di birra, acqua e bicarbonato di sodio. In alcune regioni viene aggiunto anche lo strutto o utilizzata farina integrale di farro o di altri cereali. Sulla glassatura, creata prima della cottura dalla soluzione alcalina, viene spolverato del sale grosso oppure dei semi di sesamo.

Si prepara secondo il metodo di panificazione detto Laugengebäck. In Germania indica il pane che prima della cottura viene immerso per qualche secondo in una soluzione bollente di acqua e soda caustica. La soda conferisce il caratteristico aspetto lucido e perde la causticità durante la cottura, ma si usa quasi esclusivamente in preparazioni industriali; in ambito domestico si preferisce il bicarbonato di sodio per evitare i rischi derivanti dalla manipolazione della soda. Nei paesi germanofoni l'uso della soda caustica è più comune.

Storia

Assuero, Ester e il brezel in una raffigurazione del 1190 Ebbe origine intorno al 610[2] nei monasteri del Nord Italia, dove con i resti dell'impasto del pane i monaci producevano delle striscioline che ricordavano le braccia incrociate a mo' di preghiera. I tre buchi che si formavano rappresentavano la Santissima Trinità[3][4]. In seguito si troveranno anche nel sud della Francia e in Germania.

I monaci davano i brezel[5] come premio ai fanciulli che imparavano a memoria versi e preghiere della Bibbia. Furono chiamati per tale motivo pretiola, ovvero ricompensa, o brachiola, dal latino brachium o bracellus (dalla posizione delle braccia incrociate o conserte). Più tardi i pretiola attraversarono le Alpi e in Germania, soprattutto in Baviera, divennero conosciuti come brezel. Prima venivano consumati mezzi crudi, poi, secondo una leggenda, si cominciò a tostarli grazie a un fornaio che si addormentò sul posto di lavoro.[6]


Brezel a forma di albero di Natale Ritratti in un libro di preghiere, si dice che fossero augurio di fortuna, prosperità e completezza spirituale. Diventarono anche cibo pasquale in Germania nel 1450.