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Carlotta Zamparo (Campobasso, 30 ottobre 1966) è una ballerina italiana.


Tra le danzatrici più talentuose della sua generazione, Carlotta Zamparo è stata prima ballerina étoile del Ballet National de Marseille (1984-1996), sotto la direzione di Roland Petit, coreografo e fondatore della compagnia, la più importante di Francia dopo l'Opéra National de Paris.

Carlotta è stata non solo una delle storiche interpreti stabili in compagnia, ma anche una musa ispiratrice per Roland Petit.

Negli anni, oltre ad averle affidato i ruoli principali di tutti i suoi balletti, il famoso coreografo ha creato con lei e per lei numerosi passi a due e perfino un balletto intero, Le diable amoureux, a lei dedicato.

Oltre a quelli di Roland Petit, Carlotta ha anche interpretato balletti di altri famosi coreografi come G. Balanchine (Apollo Musagete), M. Petipa, R. Nureyev, A. Ailey (“Night Creatures”), J. Kyliàn (Petit Mort), W. Forsythe (Second Detail e Steptext), N. Duato (Jardi Tancat), A. Amodio, H. Spoerli.

Durante la sua carriera Carlotta è stata partner di stelle della danza mondiale, come Vladimir Vasiliev, Patrick Dupond, Cyril Atanassoff, Nicolas Le Riche, Jean Yves Lormeau, Eric Vu-An, Gheorghe Iancu, Denis Ganio, Jan Broeckx, Raymond Rebeck, Alessandro Molin.

Ovviamente Carlotta si è esibita nei più prestigiosi teatri del mondo; il Teatro Bolshoi di Mosca, l’Opéra National de Paris, il Teatro alla Scala di Milano, il Tokyo Bunka Kaikan ed il Deutsche Oper Berlin, solo per citare i più importanti.



Formazione

Carlotta Zamparo è entrata giovanissima nel 1977 alla Scuola del Teatro alla Scala di Milano e ne è uscita diplomata appena diciassettenne, superando a pieni voti l’intero corso di studi in soli sette anni (un anno in meno di quanto previsto), sotto la guida di Annamaria Prina, Amelia Colombini, Gabriel Popescu, Robert Stainer e Victor Rona.

Si è perfezionata con Marika Besobrasowa a Montecarlo e all’American Ballet School di New York, dove è stata subito ammessa all’ultimo corso, il “Professional”.

Ha conosciuto il palcoscenico molto presto durante la formazione scaligera, interpretando piccoli ruoli in Excelsior, Schiaccianoci e Bella Addormentata, per poi segnalarsi immediatamente ai critici nella stagione 1982/1983 in Apollon e Musagete, nel pas-de-deux dello Schiaccianoci, nella Danza delle ore e in Eine Kleine Nachtmusik.

In quella stessa stagione affronta il suo primo ruolo come solista nell’opera contemporanea Oltre Narciso di Ivan Fedele per la coreografia Laila Minder, alla Piccola Scala e riveste anche i panni di Beatrice d’Este nello sceneggiato TV Leonardo a Milano, girato da Matteo Mariani per la Rai.

Nell’estate del 1983, durante le vacanze estive della Scuola della Scala, è in tournée con l’Aterballetto di Reggio Emilia, scelta da Amedeo Amodio per entrare nel cast di Night Creature di Alvin Ailey e Ricercare a nove movimenti dello stesso Amodio.

L’anno successivo, il coreografro Roland Petit, in quel periodo impegnato alla Scala, assiste all'esame di diploma di Carlotta. Come riporta Anna Maria Prina nel suo libro "Incontro con la danza", "Lui rimase folgorato e invitò subito Carlotta al Ballet National de Marseille. Fu così che lei divenne la sua musa per anni".



Carriera


Ballerina

Nel 1984, neo diplomata dalla Scuola della Scala a soli diciassette anni, Carlotta lascia quindi Milano e la famiglia per trasferirsi a Marsiglia dove sviluppa la sua carriera, da ballerina solista a première danseuse in pochissimo tempo.

In quello stesso anno balla i ruoli di solista in Le Marriage du ciel e de l’enfer, Le Quattro Stagioni (intepreta l’Estate con Jeanne-Pierre Aviotte e l’Inverno con Jean-Charles Gil), La Symphonie fantastique, La Chauve-souris e Les intermmitences du coeur, ispirato a Proust.

L’anno dopo le vengono già affidati ruoli principali in Les forains, balletto storico del repertorio di Roland Petit, e nel capolavoro Le jeune homme et la mort (al Castello Sforzesco di Milano) con Luigi Bonino, Jean-Pierre Aviotte, Jan Broeckx.

Nel 1986 aggiunge al suo carnet Cyrano de Bergerac con Jean-Charles Verchere e Ma Pavlopa con Denys Ganio.

Ormai molto nota a livello internazionale, nel 1987 viene chiamata al gala dell’importante premio per la danza di Marignanne, che la vede accostata a stelle di prima grandezza come Noëlla Pontois, Patrick Dupont, Manuel Legris, Laurant Hilaire e Jean-Pierre Aviotte.

Nel 1988, a soli 21 anni, viene nominata étoile e ottiene il premio Danza & Danza per la migliore giovane ballerina dell’anno.

Quello stesso anno viene quindi promossa a ruoli di protagonista in:

  • Le Fantome de l’Opera, con Denys Ganio, Jean-Pierre Aviotte e Jan Broeckx.
  • L’Ange bleu, che la vede a fianco di Vladimir Vassiliev a Trieste e, l’anno successivo, come guest star a Berlino.
  • Casse-noisettes con Jan Broeckx, Hacene Bahiri, Jean-Pierre Aviotte e Jean-Yves Lourmeau.
  • Tout Satie e negli speciali remake del grande repertorio siglati R. Petit.
  • Schiaccianoci con Jean-Ives Lormeau dell’Opera di Parigi.
  • Coppelia con Roland Petit stesso come partner, in Germania, Giappone e in Italia (Bari).

Sempre nel 1988 si è esibita anche in Carmen (balletto simbolo petiniano, accanto a Alessandro Molin, Denys Ganio e Jan Broeckx), in Java forever (con Eric Vu An) e in Valentine’s Love Song, ed è stata interprete di alcuni importanti brani nella trasmissione di Rai 2, speciale Mixer danza, con riprese effettuate tra Marsiglia e Parigi.

Nel 1989 Roland Petit ha creato il primo personaggio su misura per lei, l’androgino Cherubin di Le diable amoureux, dal romanzo di Jacques Cazotte.

Seguono Ravel per la Biennale di Venezia, la partecipazione a Ritornano (la prestigiosa serata di bentornato ai danzatori italiani all’estero, ripresa anche in TV al Teatro Romano di Fiesole) e, con Raffaele Paganini, la partecipazione alla trasmissione televisiva Europa Europa, un programma di intrattenimento, in onda su Rai Uno il sabato, in prima serata.

Nel 1990, è in tournée al Palais Garnier di Parigi, a Fiesole e alle Ville Vesuviane di Napoli; è anche guest star al festival di Abano Terme e danza Le Jeune homme et la mort con Patrick Dupon a Washington.

Quell’anno Roland Petit crea su di lei il ruolo della Fata dei Lillà per la sua nuovissima Bella Addormentata, che Carlotta interpreterà prima all’Opéra di Marsiglia e poi in tutta Italia e all’estero.

Sempre nel 1990 Roland Petit crea per lei il passo a due nel balletto Pink Floyd.

Nel 1993 interpreta La ragazza più bella del mondo, nello straordinario e mitico balletto di Roland Petit, Le Rendez-Vous.

Nel 1994 interpreta il ruolo drammatico di Elisabetta d’Austria (La dama in nero) nel balletto Valse Triste, al fianco di Cyril Pierre, Dominique Khalfouni e Jan Broeckx.

Sempre quell’anno interpreta il ruolo di Esmeralda nel balletto Notre Dame de Paris.

Nel 1995 Roland Petit crea per lei e Nicolas Le Riche il passo a due nel balletto Il Gattopardo.

Viene poi invitata come ospite al Palafenice di Venezia per danzare nel Riccardo III al fianco di Monique Loudières e Gheorghe Iancu.

Successivamente, a Zurigo danza il ruolo principale nel balletto Goldberg Variation, con la coreografia di Heinz Spoerli.

Tra il 1997 ed il 1998 fa parte del Balletto Nazionale di Lione, per il quale danza i ruoli principali nei balletti Petit Mort di Jiri Kylian, Jardi Tancat di Nacho Duato, Second detail e Steptext di William Forsythe.


Insegnamento della danza

Dal 1999 si dedica all’insegnamento. Nello specifico:

  • Maître de ballet, per il corpo di ballo del Teatro alla Scala di Milano, dove ha anche rimontato "Tout Satie", coreografia di R. Petit.
  • Professeur de Danse presso il Teatro alla Scala, il Ballet de Marseille e l’Europa Ballet.
  • Per la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala diretta da Frédéric Olivieri è stata Insegnante Ospite e come Maître Répétiteur ha rimontato dei passi a due per gli allievi del 7° e 8° corso.
  • Collabora abitualmente con numerose compagnie e accademie, sia in Italia che all’estero, come Maître de danse.
  • Attualmente Docente Universitario presso la Civica Scuola Paolo Grassi di Milano dove insegna Danza Classica Accademica (dal 2013).



Hanno scritto di lei


Oltre Narciso di Ivan Fedele ha rivelato il talento davvero importante della giovanissima Carlotta Zamparo, ballerina di linea molto pura ed elegante

22 Settembre 1982 - Mario Pasi, “Corriere della Sera”


Tra i tanti nomi, dovendone fare uno solo è doveroso citare la ballerina Carlotta Zamparo, che … ha danzato con tecnica moderna ed animo antico, facendo balenare con qualche sussulto la speranza di trovarsi di fronte a una giovanissima fuoriclasse”.

23 Settembre 1982 - Lorenzo Arruga, “Il Giorno”


L’operazione … ci indica però una ballerina giovanissima e assai promettente quale Carlotta Zamparo”.

11 Ottobre 1982 - Gino Negri, “Panorama”


… c’è persino qualcuno che si mette in mostra. Carlotta Zamparo, ad esempio, che ancora un po’ acerba nella Danza delle ore, è convincente nell’Apollon Musagète”.

23 Ottobre 1982 - Elsa Airoldi, “Il Giornale”


E’ un talento, una mente concentrata un corpo oggi espressivo e destinato ad accogliere le luci, le ombre e le verità della danza ed a crescere in agilità e in armonia. E’ una predestinata e se per caso è intelligente davvero come sembra, su di lei giuro”.

23 Ottobre 1982 - Lorenzo Arruga, “Il Giorno”


Carlotta Zamparo, che (solo due anni fa) dopo essersi diplomata alla Scuola di Ballo della Scala venne reclutata da Roland Petit … In questi due anni la Zamparo ha dato prova di grandi doti di interprete: una personalità decisa e determinata, uno stile pulito ed essenziale, e ha trovato al fianco di Petit una strada verso il successo”.

20/21 Luglio 1986 - Paola Calvetti, “La Repubblica”


Carlotta Zamparo, una ragazzina che abbiamo appena notata durante un saggio della Scuola della Scala e che ora, a pochi mesi di distanza, sbalordisce non tanto per la tecnica, che c’era già, ma per la maturazione artistica”.

26 Luglio 1986 - Elsa Airoldi, “Il Giornale”


Carlotta Zamparo: lors de la création, à la Scala, de “Hart Zoid”, Roland Petit la remarque … et l’enléve, via Venice, pour être son Été des Quatres Saison. Dans “Ma Pavlova”, Carlotta a prêté sa grâce et sa tecnique au pas de deux de Satie”.

décembre 1986 - Edmée Santy, “Le Provencal”


Decisamente portata verso ruoli brillanti e importanti, non disdegna il balletto romantico”.

Novembre 1987 - Paola Calvetti, “Danza&Danza”


Carlotta Zamparo incarne avec beaucoup d’efficacité la danseuse. Sa danse est trés sûre et son jeu dramatique convaincant”.

“Les Saisons de la Dance” n.197


A Orléans, l’ensorceleuse (Rosa nell’Ange bleu) était interpretée par Carlotta Zamparo, une merveilleuse danseuse. Plastique, technique irréprochable, expressivité lui permettent une réussite qui enchante le public”.

28 avril 1988 - François Marsoux, “La République du Centre”


… Carlotta Zamparo consitue la grande révélation de la soirée … la soliste italienne donne de Rosa Frohlich une interpretation splendide d’expressivité, de technique, d’aisance et de sûreté”.

8 mai 1988 - Roland M., “Midi Libre”


… et quand je dis la Femme, je pense à Zizi, Maya Plisetskaja, Dominique Khalfouni, Carlotta Zamparo. C’est un plaisir del mettre en valeur des femmes comme elles, de les admirer”.

décembre 1988 - dall’intervista di Martin Planeels a Roland Petit in “Pour la Dance”


Ma tornando a Carlotta Zamparo, sappiamo … che è intransigente … Le critiche più severe infatti se le rivolge da sola. Le altre, quelle degli addetti ai lavori, parlano della sua danza totale, fatta d’intelligenza e di grazia”.

29 Gennaio 1989 - Aurora Marsotto, “Il Sole 24 Ore”


Le Valses nobles sentimentales … tandis que Carlotta Zamparo, toujours insolente de beauté, se joue de mille et un tours”.

8 avril 1989 - Edmée Santy, “Le Provencal”


E gli italiani? I danzatori italiani sono tanti ed eccellenti. Nel mio balletto – dice Petit – c’è Carlotta Zamparo che è magnifica”.

21 Aprile 1989 - Nicola Sbisà, “Gazzetta del Mezzogiorno”


Un diavolo-ragazza assai insidioso … ma dobbiamo dire che la Zamparo è una sorpresa, in questa parte androgina e molto maliziosa”.

21 Luglio 1989 - Mario Pasi, “Corriere della Sera”


Carlotta Zamparo, présentée par le diable au jeaune hommes pour mieux le seduire a toutes les qualités: jeune, belle, androgyne à souhait (ambiguité, quand tu nous tiens!), dansant aver grâce et séduction bien sûr”.

22 fevrier 1990 - Ariane Dolfus, “France Soir”


… et la belle Carlotta Zamparo, bien séduisante dans son rôle de jeaune serviteur équivoque, en alternance avec Alessandra Ferri …”.

22 fevrier 1990 - René Sirvin, “Le Figaro”


Carlotta Zamparo, dans un rôle écrit sur mesure pour elle, ballerine capable de servir le caractére aussi bien que l’emotion … est parfaite”.

22 fevrier 1990 - Michèle Taddei, “Le Meridional”


… et Carlotta Zamparo, qui prête au Diable amoureux sa beuté androgyne”.

28 fevrier 1990 - Sylvie De Nussac, “Le Monde”


Chérubin: l’irremplaçable Carlotta Zamparo, aussi pure an ange que bouleversante en femme: un rôle en or somptueusement offert par Roland Petit”.

4 mars 1990 - Edmée Santy, “Le Provencal”


Bionda, bella, profilo imperioso, alta, statuaria, con quelle punte flessuose che oggi sono il marchio di ogni danzatrice di razza delle nuove leve, snella, ma tornita, espressiva e tecnicamente forte …”.

7 Aprile 1990 - Elisa Vaccarino, “Il Giorno”


… agréable suprise que découvrir la Féee des Lilas de Carlotta Zamparo, si techniquement assurée …”.

11 octobre 1990 - Edmée Santy, “Le Provencal”


Carlotta Zamparo fut une éclatante Fée Lilas”.

17 octobre 1990 - Gérard Mannoni, “Le Quotidien de Paris”


… la dolcezza classica della Fata dei Lillà di Carlotta Zamparo …”.

3 Novembre 1990 - Laura Magnetti, “La Notte”


Alcune cose, intendiamoci, sono sacre. Per esempio il lessico classico … oppure l’insistente esaltazione dell’elemento femminile vissuto sia sul versante delle diafane trasparenze dell’étoile Dominique Khalfouni … sia su quello della valorizzazione del plastico physique rinascimentale di Carlotta Zamparo”.

4 Novembre 1990 - Elsa Airoldi, “Il Giornale”


Petit, da buon francese, ci sorprende in continuazione con trovate di ogni tipo … ha una buona compagnia, con la deliziosa Khalfouni, il divertente Bonino, ballerini vigorosi, danzatrici scattanti come la Zamparo e la Sposi”.

4 Novembre 1990 - Mario Pasi, “Corriere della Sera”


Carlotta Zamparo è stata una Fata del Lillà di forte presenza e autorevolezza”.

4 Novembre 1990 - Luigi Rossi, “La Stampa”


In questa edizione alla Fata dei Lillà (Carlotta Zamparo, lirica e affettuosa nelle braccia) … tocca un ruolo protettivo, ma non risolutivo, come nella versione tradizionale”.

5 Novembre 1990 - Elisa Vaccarino, “Il Giorno”


Convince Carlotta Zamparo nel ruolo della Fata dei Lillà, la ballerina apre uno scorcio sul mondo ottocentesco”.

5 Novembre 1990 - Marinella Guatterini, “L’Unità”


… ed ecco Carlotta Zamparo una già autorevole Fata dei Lillà”.

11 Novembre 1990 - Alberto Testa, “La Repubblica”


Carlotta Zamparo fa parte, a tutti gli effetti, di un drappello speciale e inedito nel mondo della danza: quello delle nuove ballerine italiane che hanno scelto la danza senza dover vincere la resistenza della famiglia, complice e affettuosa della loro carriera, che non si sono votate monacalmente a essere nuove Taglioni, con la coroncina in testa 24 ore su 24, ma che non hanno esitato a lasciare il nido della loro città e del loro paese per fare della danza una professione seria, 12 mesi l’anno.

Sono ragazze vere, di oggi, che portano nel balletto accademico, nella danza sulle punte, gioventù, temperamento, carattere e voglia di contemporaneità, anche quando rivestono i ruoli del grande repertorio, talvolta ridisegnati apposta per loro. Sono più forti, più veloci, spesso più alte delle loro “antenate” ottocentesche. Rifiutano i modelli precostituiti. Vogliono essere sé stesse, in scena come nella vita.

Se questo vale per tante nostre danzatrici che “popolano” le migliori compagnie internazionali, ancor di più si adatta al caso di Carlotta, enfant-prodige alla Scala e d’un balzo étoile di Roland Petit, che ha subito intuito nella sua biondezza calda, nella sua figura statuaria, nella sua presenza scenica l’interprete ideale per le sue Carmen, Pavlova, Rosa Frölich.

Carlotta lo ha ispirato anche nella creazione: è nato per lei quel “Diable amoureux” che ha portato tanto successo al Balletto di Marsiglia. Ma ne ha visto anche i lati di dolcezza incantatrice e di pulizia tecnica, che le hanno valso il ruolo di Rossana in “Cyrano” e della Fata dei Lillà nel remake della “Bella Addormentata”.

Seducente, maliarda, tenera, bella e musicale, Carlotta Zamparo esprime al meglio un talento personale, che è anche il marchio di fabbrica del miglior made in Italy”.

1990 - Elisa Vaccarino


E come dimenticare il "cigno nero" di Carlotta Zamparo al suo esame di diploma? Per l'occasione ebbi l'intuizione di chiamare Roland Petit ad assistere alla sessione. Lui rimase folgorato e invitò subito Carlotta al Ballet National de Marseille. Fu così che lei divenne la sua musa per anni'”.

2023 - Anna Maria Prina, estratto dal libro “Incontro con la Danza” (pag. 105)



Filmografia

Televisione

  • Leonardo a Milano, sceneggiato TV girato da Matteo Mariani per la Rai (1983), nel ruolo di Beatrice d’Este.
  • Speciale Mixer Danza, trasmissione di Rai 2, con riprese effettuate tra Marsiglia e Parigi (1988).
  • Serata di bentornato ai danzatori italiani all’estero, al Teatro Romano di Fiesole, trasmessa dalla RAI (1989).
  • Europa Europa, programma di intrattenimento in onda su Rai 1 il sabato in prima serata, condotto da Elisabetta Gardini e Fabrizio Frizzi (1989).
  • Tappeto Volante, trasmissione in onda su TMC, condotta da Luciano Rispoli (1997).
  • Amici, talent show televisivo in onda su Italia 1 (2022) nel ruolo di giudice ospite.



Onorificenze

Nel 1988, a soli 21 anni, viene nominata étoile e ottiene il premio Danza&Danza per la migliore giovane ballerina dell’anno.