Utente:Emedia1498/sanbox

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Per Digital Literacy si intende la capacità di organizzare, valutare concetti e competenze delle tecnologie digitali. Lo scopo è quello di rendere e sviluppare nuove opportunità sociali ed economiche. La digital literacy è una componente emergente della cosidetta media education, la formazione cioè a un uso consapevole e competente dei mezzi di comunicazione sia dei mass media sia dell'Information and Communication Technology (ICT).


Obiettivo Digital Literacy[modifica | modifica wikitesto]

Il fine della Digital Literacy è quello di far apprendere e di valutare concetti e competenze per quanto riguarda il campo informatico, per far sì che le persone utilizzino tale tecnologia nella loro vita quotidiana per poi sviluppare nuove opportunità sociali ed economiche, ed è una cosa utile per se stessi e per la società. Tale programma è stato creato per essere comprensibile a tutti, ovvero per dare la possibilità a quelli che sanno ben utilizzare il pc e a quelli che hanno meno conoscenza in campo informatico.

Per una corretta alfabetizzazione è importante:

- elevare il livello di competenza nell'uso dell'informatica sia di chi ha già delle conoscenze minime di base sia di chi si avvicina per la prima volta all'uso dello strumento informatico.

- accrescere la produttività di tutti coloro che hanno bisogno di usare il computer.

- fornire una qualificazione che consenta a chiunque, indipendentemente dalla sua formazione di base, di essere parte della società dell'informazione.

Strumento dell'Alfabatizazzione Digitale: ECDL[modifica | modifica wikitesto]

Le direttrici prioritarie di questa azione diffusa sono state individuate dal Ministro per l'innovazione e le tecnologie nell'alfabetizzazione della scuola e delle università, nella promozione e diffusione della Patente Informatica ECDL e nell'attivazione di forme di produzione alla diffusione del pc tra gli studenti.

Studi sull'alfabetizzazione digitale[modifica | modifica wikitesto]

Dai risultati delle analisi fatte, dell'interazione uomo-macchina e più in generale, dall'utilizzo delle nuove tecnologie, è automatico attendersi che le interazioni studenti-tecnologie richiedano un'approfondita comprensione delle loro rappresentazioni sociali,oltre poi alle aspettative e alle attribuzioni di significato di tutti coloro che intervengono nei processi di apprndimento. C'è da dire,che è probabile che ulteriori fattori fisici ed oggettivi possano interagire nello sviluppo dei comportamenti che governano l'accesso e l'utilizzo della rete e che l'analisi della letteratura scientifica sui temi del digital divide, avvenga nel rispetto dell'ecologia dell'informazione,del corretto utilizzo di basi dati informative e dei motori di ricerca.

Esclusione rivoluzione digitale[modifica | modifica wikitesto]

Le problematiche legate alla digital literacy in Italia sono state tenute in debito conto all'interno degli atti e degli interventi governativi in materia di digitalizzazione delle attività amministrative. Le analisi sociodemografiche evidenziano infatti che ampie fasce della popolazione non possiedono le conoscenze necessarie per utilizzare le tecnologie dell'informazione rischiando così di rimanere esclusi dalla rivoluzione digitale. Gli anziani e le fasce a più bassa scolarizzazione evidenziano un utilizzo molto basso di internet, segnale di una "frattura digitale" interna che è necessario combattere con una politica di alfabetizzazione diffusa.La digital literacy è tanto importante quanto le capacità di lettura, scrittura e calcolo. Tutti gli studenti dovrebbero usare e rapportarsi ai media digitali durante il processo di apprendimento. L'enfasi è posta maggiormente sulle abilità nell'uso della tecnologia, ma implica anche più vaste questioni di competenza, come la valutazione critica delle fonti quando si usa internet e l'uso delle ICT per collaborare.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

1. Lorenzo Cantoni- Luca Botturi-Chiara Succi-New MinELab,E-learning. Capire, progettare, comunicare, Franco Angeli.

2. Cristina Delogu, Tecnologia per il web learning: realtà e scenari, Firenze University Press 2007.

3.Quaranta Marianna, Il codice della pubblica amministrazione digitale, Liguori editore.