Utente:Ignazio Ligotti (Unipd)/Sandbox21

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Il termine traduzione specializzata si riferisce ad un'attività di interpretazione orale o scritta dei testi specialistici. La traduzione specializzata riguarda quindi le lingue speciali che vengono usate in testi specialistici riguardanti diversi ambiti e che presentano delle specificità diverse dalla lingua comune. Pertanto, il traduttore deve acquisire delle conoscenze in campi specifici e adottare una tecnica traduttiva diversa rispetto a quella utilizzata durante il processo traduttivo dei testi scritti nella lingua comune. Questo vuol dire che oltre alla buona conoscenza linguistica della lingua di partenza e della lingua di arrivo, la quale senza dubbio è un'abilità fondamentale, il traduttore dei testi specialistici deve tenere conto degli altri aspetti, fra i quali: l'aspetto funzionale (l'attenzione si sposta sui destinatari del testo tradotto), culturale (è necessario prendere in considerazione anche gli aspetti culturali e pragmatici), processuale (la collaborazione di tante persone), informatico (la tecnicizzazione della traduzione). La traduzione specializzata è strettamente legata alle lingue speciali che differiscono dalla lingua comune per la terminologia specifica. Perciò, il problema principale da affrontare nell'ambito della traduzione specializzata è legato alla terminologia, cioè alla scelta di parole giuste. A seconda dal testo si ha a che fare per esempio con la terminologia tecnica, giuridica ecc. Il traduttore deve creare un testo chiaro, preciso e trasparente allo scopo di agevolare il più possibile la comprensione del testo da parte dei lettori[1] (Hempel K.G., 2014: 193-197).

La traduzione specializzata nell’industria della traduzione[modifica | modifica wikitesto]

Il termine “specializzato” si applica in maniera differente a seconda che riguardi un traduttore oppure un testo. Alcuni traduttori lavorano in svariati campi (come quello della giurisprudenza, della medicina o delle scienze ambientali), mentre altri sono “specializzati” o “specialisti”, nel senso che lavorano esclusivamente in uno o due campi. Uno specialista può tradurre sia testi specializzati che divulgativi. Un testo può essere definito specializzato se la sua traduzione richiede competenza in un campo che normalmente esula dalla conoscenza generale del professionista. Ad esempio, un traduttore “specializzato in finanza” potrebbe dover tradurre testi finanziari non specializzati, cioè che non richiedono una conoscenza approfondita in quell’ambito. Di norma i professionisti specializzati in un campo possono chiedere una remunerazione più elevata.[2][3]

Per comprendere e tradurre un testo specializzato, il traduttore deve possedere o acquisire conoscenze approfondite o altamente specifiche nel campo di interesse. Ad ogni modo, il livello di comprensione richiesto per tradurre testi specializzati è nettamente inferiore al livello posseduto dagli esperti del settore, perciò, spesso anche i traduttori con esperienza devono consultare degli esperti quando la loro conoscenza non è sufficiente.

La comprensione del testo è necessaria in quanto la traduzione non consiste nella mera traslocazione di parole da una lingua all’altra. I professionisti devono quindi essere in grado di garantire la corrispondenza in termini di senso, formale e sostanziale, tra il testo originale e quello di arrivo. Tuttavia questa uguaglianza non può essere garantita se non viene adeguatamente compreso ciò che l’autore intendeva comunicare.

Alcune agenzie di traduzione distinguono tra “testi generali”, per i quali è sufficiente una conoscenza complessiva nel campo, “testi specializzati”, per i quali, invece, è richiesta una conoscenza settoriale avanzata, e ” i testi altamente specializzati”, per i quali si presuppone una conoscenza dettagliata dell’argomento (come nel caso dei motori a reazione o del diritto commerciale). Nonostante questa ripartizione, svariati testi contengono parti generiche e parti specializzate, o altamente specializzate, perciò il prezzo richiesto può variare a seconda dei gradi di specializzazione.

Oltre ai concetti propri di un determinato campo nella lingua di partenza, i traduttori devono conoscere o apprendere i corrispondenti termini nella lingua di arrivo.[4] Ma, nell’eventualità in cui l’argomento sia sconosciuto nella cultura di arrivo, i traduttori si rivolgono a degli esperti.

Solitamente i traduttori devono avere padronanza degli stili di scrittura, che caratterizzano ciascun genere sul quale lavorano (ad esempio, un traduttore giuridico potrebbe dover tradurre contratti, sentenze giuridiche o procedimenti giudiziari). È altresì importante che abbiano un’idea chiara su chi saranno i potenziali lettori, in modo tale da poter adattare il testo nella maniera più adeguata.

Alcuni testi specializzati sono scritti “da esperti per altri esperti”, alcuni “da esperti per non esperti” e altri da “divulgatori” che non sono esperti del settore, ma che hanno una maggiore conoscenza nel campo rispetto ai potenziali lettori (per esempio, i giornalisti scientifici che scrivono per un pubblico generico). Altri testi possono essere destinati a più di una categoria di lettori, per esempio, uno studio sulla ristrutturazione di un ponte potrebbe avere una sezione indirizzata ai dirigenti dei trasporti, una ai contabili, e una agli ingegneri.

Chi traduce i testi specializzati?[modifica | modifica wikitesto]

Il dibattuto su chi debba tradurre testi specializzati, se professionisti del settore oppure traduttori, si è protratto a lungo: generalmente si ritenere che i professionisti realizzino le migliori traduzioni, in quanto questa tipologia di testo è per la maggior parte “da esperto a esperto”, ma, nonostante ciò, anche un professionista potrebbe incontrare degli ostacoli nel tradurre. Risulta alle volte difficile trovare un esperto che non solo possieda le abilità linguistiche e traslazionali, ma che sia anche disponibile a completare il lavoro entro i tempi prestabiliti. È invece più facile trovare un esperto con il quale il traduttore professionista possa consultarsi che, oppure una figura che revisioni la traduzione completa cercando eventuali errori concettuali o terminologici.

Esistono però casi in cui un laureato in giurisprudenza diventi un traduttore giuridico professionista, e altri in cui gli esperti del settore prendono parte alla traduzione di brevi testi.

La traduzione specializzata nei corsi universitari[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la seconda guerra mondiale, nel contesto di ricostruzione generale e di sviluppo del commercio internazionale, nacque la necessità di creare servizi di traduzione e di interpretazione. Fino ad allora, si erano occupati di tali servizi linguisti e filologi che avevano ricevuto una formazione in istituti di traduzione specializzata.[5] La traduzione è poi diventata oggetto di studio in ambito accademico soltanto nella seconda metà del XX secolo.[6]

Una tappa importante è avvenuta nel 1962 con la creazione della Conférence Internationale Permanente d'Instituts Universitaires pour la formation de Traducteurs et Interprètes (CIUTI), un’organizzazione nata con lo scopo di contribuire allo sviluppo della formazione dei traduttori e degli interpreti professionisti in tutto il mondo, e di garantire la qualità del loro lavoro per rispondere alle esigenze del contesto professionale globale in continua evoluzione.[5][7] Secondo CIUTI, i programmi universitari dovrebbero fornire agli studenti le basi teoriche e i metodi degli studi di traduttologia e permettere di sviluppare competenze di analisi testuale per la produzione di testi tradotti rivolti alla lingua e alla cultura di arrivo. Inoltre, si dovrebbero acquisire competenze linguistiche nella lingua madre, competenze linguistiche nelle L2, competenze interculturali e competenze traduttive.[8]

In contesto europeo è nato un progetto di partenariato tra la Commissione Europea e le università che offrono corsi di laurea magistrale in traduzione che prende il nome di European Master’s in Translation (EMT). Anche questo progetto nasce con lo scopo di migliorare la qualità della formazione dei traduttori e l’EMT competence framework definisce le competenze necessarie ai traduttori per lavorare con successo nel'industria della traduzione.[1] Tale framework definisce 5 competenze:

  1. Linguistica e culturale: una competenza linguistica di alto livello in almeno due lingue di lavoro (livello C1 del QCER e superiori o un livello equivalente secondo sistemi di riferimento comparabili) dovrebbe essere un prerequisito per poter accedere a qualsiasi corso di laurea magistrale in traduzione che appartiene al progetto EMT. Inoltre, durante il percorso universitario, devono essere migliorate e perfezionate non solo le competenze linguistiche ma anche quelle culturali.
  2. Traduttiva: questa competenza non riguarda soltanto il semplice passaggio da una lingua ad un’altra ma anche le competenze strategiche, metodologiche e tematiche che entrano in gioco durante l’intero processo traduttivo. Ad esempio, gli studenti devono: saper analizzare il testo di partenza, identificare eventuali problemi testuali o cognitivi, valutare le strategie e le risorse necessarie per una corretta riformulazione che rispetti le esigenze comunicative; saper analizzare e giustificare le loro scelte traduttive utilizzando il metalinguaggio adeguato e applicando gli approcci teorici opportuni.
  3. Tecnologica: questa competenza comprende le conoscenze e le abilità utilizzate per applicare le tecnologie della traduzione presenti e future nel processo traduttivo. Viene inclusa una conoscenza di base della traduzione automatica e l’abilità di introdurla nel processo traduttivo secondo le esigenze del traduttore.
  4. Personale e interpersonale: questa competenza include tutte le abilità generali, chiamate di solito soft skills, che migliorano l’adattabilità e l’inserimento professionale degli studenti.
  5. Prestazione dei servizi: questa competenza include tutte le abilità relative all’applicazione della traduzione e dei servizi linguistici al contesto professionale (es. consapevolezza del cliente, negoziazione con il cliente, gestione di progetti, assicurazione della qualità).[9]

In generale, i corsi universitari di traduzione prevedono insegnamenti volti all’acquisizione di concetti specializzati e dei relativi termini [10]. Essi permettono di specializzarsi nella traduzione in alcuni settori (legale, medico, scientifico, ecc.), di determinate tipologie testuali e media e in attività affini come revisione, scrittura tecnica, editing.[11] In particolare, gli studenti affinano le seguenti abilità e competenze:

"- Abilità linguistiche sia di comprensione che di produzione scritta e orale, con speciale riguardo alla stesura dei testi richiesti nei particolari contesti d’uso.

- Competenze in traduzione dei testi di carattere scientifico professionale.

- Abilità di analisi morfosintattica e testuale dei testi di carattere scientifico-professionale.

- Conoscenze di vari aspetti semantico-lessicali, quali la formazione delle parole, nonché le regole di funzionamento dei termini specifici.

- Conoscenze non-linguistiche, [ovvero quelle] concettuali e contenutistiche di un certo [settore], il cui livello dipende dalle esigenze dei contesti d’uso."[12]

In termini di valutazione, non è semplice stabilire dei criteri univoci dato che i parametri da tenere in considerazione sono molteplici, come ad esempio i possibili errori traduttivi e la qualità della traduzione. Per questi motivi, i metodi variano a seconda del contesto e degli obiettivi della valutazione concentrandosi o sul prodotto finale o sul processo traduttivo.[13] Ad esempio, agli studenti possono essere proposti parametri di revisione come quelli indicati da Brian Mossop, il quale li raggruppa in quattro categorie:

  • Problemi legati al trasferimento di significato
  1. Accuratezza: La traduzione veicola il messaggio del testo di partenza?
  2. Completezza: Sono stati omessi elementi presenti nel testo di partenza? Sono state lasciate parti del testo nella lingua di partenza? Sono stati aggiunti elementi non presenti nel testo di partenza?
  • Problemi legati al contenuto
  1. Logica: Le idee sono presentate secondo una sequenza logica? Ci sono contraddizioni nel testo?
  2. Fattualità: Ci sono errori fattuali o concettuali?
  • Problemi legati alla lingue e allo stile
  1. Scorrevolezza: La lettura del testo risulta scorrevole? Le parti di ogni frase sono ben collegate tra di loro? Ci sono frasi che presentano strutture troppo complesse?
  2. Fruibilità: Lingua, registro e tono sono adeguati per i fruitori della traduzione, per l'uso che ne verrà fatto e per il canale scelto?
  3. Precisione: La lingua è adeguata al genere? La fraseologia corrisponde a quella utilizzata nei testi originali scritti nella lingua di arrivo sullo stesso argomento? È stato fatto un uso corretto della terminologia?
  4. Idiomaticità: È stato fatto un uso idiomatico della lingua di arrivo? La traduzione rispetta le preferenze stilistiche e retoriche della lingua di arrivo? Ci sono parole o frasi utilizzate con un significato raro o arcaico?
  5. Correttezza: Sono state rispettate le regole di grammatica, ortografia, punteggiatura, stile grafico e uso?
  • Problemi di presentazione visiva e organizzativa del testo
  1. Layout: Sono presenti problemi di spazi, interlinea, margini, elenchi, posizione delle note? Sono state rispettate le regole di impaginazione del testo?
  2. Formattazione: Sono presenti problemi di uso del grassetto, del sottolineato, del corsivo, di tipo, dimensione e colore del carattere, delle maiuscole?
  3. Organizzazione: Sono presenti problemi legati all'organizzazione generale del testo come numerazione delle pagine, note, titoli, ecc.?[14][15]

Ad oggi, non esiste un unico modello di riferimento per l'acquisizione di competenze traduttive. Tuttavia, la formazione è sempre più orientata alla pratica.[13]

Alcuni usi della “traduzione specializzata” e i relativi sinonimi[modifica | modifica wikitesto]

I termini “traduzione tecnica”, “traduzione pragmatica” e LSP vengono solitamente intesi come sinonimi di “traduzione specializzata”. Di seguito si riportano alcuni esempi dell’applicazione di questo termine:

1)"La traduzione specializzata riguarda specifici campi che non rientrano nella traduzione letteraria, tra cui scienza e tecnologia, economia, marketing, legge, politica, medicina e mass media, così come altre aree meno ricercate (navigazione marittima, l’archeologia, ecc.)”.[16]

2) “A causa dell’ambiguità, l’aggettivo “tecnico” può fare riferimento sia al campo della tecnologia e dell’ingegneria, sia a qualunque altro dominio specifico. In questo articolo, il termine è stato concepito nella sua accezione più stretta, nel senso più ampio rientra nel concetto di “traduzione specializzata”. Gran parte di ciò che è stato detto riguardo alla traduzione tecnica vale sia per i testi specializzati che per la comunicazione specializzata in generale”.[17]

3) “Sentivo il bisogno di creare una rivista dedicata alla traduzione specializzata, sia per promuovere la ricerca nella comunicazione non letteraria, sia per scambiare informazioni tra traduttori, esperti del settore e accademici".

Come dimostrato, la traduzione specializzata viene spesso definita in contrapposizione alla traduzione letteraria, nonostante sia stato scritto un intero libro confutando questa tesi. La maggior parte degli studi sulla traduzione si sono incentrati su quella di tipo letterario, nonostante oggigiorno la maggior parte di esse non appartenga a questo genere, in quanto alcune espressioni sono difficili da riportare.[18]

Termini che sono apparentemente simili in altre lingue non hanno necessariamente le stesse sfumature di significato traduzione specializzata.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 8.4 Führen von Auswahlgesprächen, Vahlen, 2014, pp. 193–197. URL consultato il 2 maggio 2022.
  2. ^ Gouadec, Daniel (2007). Translation as a Profession. Amsterdam/Philadelphia: John Benjamins. p. 91..
  3. ^ Byrne, Jody, "A Framework for the Identification and Strategic Development of Translation Specialisms", in Meta, 59 (1): 125.
  4. ^ Cabré, M. Teresa (2010). "Terminology and Translation" in Handbook of Translation Studies Volume 1. Amsterdam/Philadelphia: John Benjamins. p. 356.
  5. ^ a b (EN) CIUTI - History, su ciuti.org. URL consultato il 26 aprile 2022.
  6. ^ Munday, Jeremy, Manuale di studi sulla traduzione, Bononia University Press, 2012, ISBN 978-88-7395-657-0, OCLC 878808678. URL consultato il 27 aprile 2022.
  7. ^ Baker, Mona e Saldanha, Gabriela (a cura di), Routledge Encyclopedia of Translation Studies, Third edition, Taylor & Francis, 2020, p. 592.
  8. ^ (EN) CIUTI - Our Profile, su ciuti.org. URL consultato il 26 aprile 2022.
  9. ^ European Master's in Translation, Competence Framework 2017, pp. 6-11.
  10. ^ Gambier, Yves (2013). "Genres, text-types and translation" in Handbook of Translation Studies Volume 4. Amsterdam/Philadelphia: John Benjamins. p. 63..
  11. ^ Gambier, Yves, "Teaching translation / Training translators", in Handbook of Translation Studies, Amsterdam/Philadelphia: John Benjamins, 2012, p. 168.
  12. ^ Drljević, Jelena R., INSEGNARE I LINGUAGGI SETTORIALI DI UNA LS A LIVELLO UNIVERSITARIO (IL CASO DELLA LINGUA ITALIANA). IL RUOLO E LE COMPETENZE DELL’INSEGNANTE E DELLO STUDENTE, 2019, p. 220.
  13. ^ a b Gambier, Yves, "Teaching translation / Training translators", in Handbook of Translation Studies, Amsterdam/Philadelphia: John Benjamins, 2012, p. 169.
  14. ^ Mossop, Brian, Revising and editing for translators, 3rd edition, 2014, ISBN 1-909485-01-2, OCLC 871237281. URL consultato il 27 aprile 2022.
  15. ^ Notaristefano, Maristella, La revisione di una traduzione specializzata: interventi e profilo del revisore, 2010.
  16. ^ (EN) Maurizio Gotti e Susan Sarcevic, Insights Into Specialized Translation, Peter Lang, 2006, p. 9, ISBN 9783039111862.
  17. ^ Schubert, Klaus (2010). "Technical Translation" in Handbook of Translation Studies Volume 1. Amsterdam/Philadelphia: John Benjamins. p. 350..
  18. ^ Lucille Desblache, Editorial, in Journal of Specialised Translation, Issue 1, Gennaio 2004.