Utente:Carlomaltes/Sandbox

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La Libertine bubble theory è una teoria scientifica avanzata dal biologo francese Thierry Lodé nel 2011, che fa derivare l'origine del sesso da processi di trasferimento genetico, indipendenti da fattori riproduttivi, tra vescicole prebiotiche (bubbles).

Premessa[modifica | modifica wikitesto]

L'autore parte dall'assunto che i presunti benefici della riproduzione sessuale sono ancora un enigma irrisolto nella biologia evoluzionistica, la cui cornice di riferimento individua nell'origine del sesso la necessità di sviluppare un meccanismo riproduttivo più efficiente, se paragonato alla riproduzione asessuale. L'autore fa notare che molte sono infatti le specie che prolificano asessualmente con successo. Inoltre, all'interno di una stessa specie ma anche in specie diverse, che manifestano grande idoneità riproduttiva, è possibile ritrovare diverse tipologie di riproduzione di tipo asessuale ed anche cicli riproduttivi alternati di natura sessuale ed asessuale. Lodé propone un modello che parte da presupposti diversi: svincolando il sesso dalla funzione riproduttiva, il suo significato può essere interpretato come un generale processo di scambio genetico tra due organismi attraverso lo svolgersi di un processo aplo-diploide, che inizia con la meiosi e termina con divisione mitotica durante l'embriogenesi. Secondo l'autore, il meccanismo sessuale ha avuto origine da un processo arcaico di trasferimento tra vescicole prebiotiche. La teoria presuppone l'esistenza di tre prerequisiti:

  • La formazione delle vescicole avviene spontaneamente e il relativo ambiente interno è adatto al materiale genetico
  • Il materiale genetico viene scambiato tra quelle vescicole (libertine) e il processo porta ad una graduale selettività transmembrana
  • L'ingente presenza di vescicole e quindi di scambio crea i presupposti per una primitiva ricombinazione meiotica

Le vescicole quindi, semplicemente a causa di fenomeni di aggregazione e di interazione meccanica, iniziarono a scambiarsi molteplici molecole, tra le quali anche DNA, come nutriente cellulare. Quindi il segnale trofico poteva indurre lo scambio di materiale genetico, che si traduceva in un vantaggio adattativo. In seguito, nella popolazione di vescicole, le libertine, a causa di fenomeni di deriva genetica, acquisirono gradualmente differenze rispetto alle altre. Queste proto-cellule in contatto reciproco, svilupparono una porosità selettiva transmembrana che permise loro lo scambio e la replica di materiale genetico compatibile, che causò una differenziazione nel pool genico tra la popolazione di vescicole: alcuni geni in eccesso, altri in difetto. In seguito i frammenti di DNA trasferiti all'interno delle proto-cellule avrebbero evitato la degradazione interagendo con il materiale genetico; nelle cellule eucariote ciò sarebbe avvenuto attraverso la protezione data dagli istoni ai cromosomi nel nucleosoma.

Diverse sono le spiegazioni della comunità scientifica riguardo ai vantaggi della riproduzione sessuale: