Utente:Aldocierale/Sandbox

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Cagnano[modifica | modifica wikitesto]

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Cagnano è un comune francese di circa 200 abitanti situato al centro del lato orientale del Cap Corse. E' uno dei dieci comuni del cantone di Capobianco di cui Rogliano è il capoluogo. Cagnano è stata in passato chiamata anche Locagnano. Il suo nome potrebbe derivare dal latino popolare cassanus, che significa quercia, e che potrebbe indicare che la vallata di Cagnano era anticamente ricoperta di querce. Un'altra ipotesi potrebbe essere tratta dal nome di persona latino Canius seguito dal suffusso -anus.

Comune poco esteso (14,72 km²), è definito dai seguenti confini:
A nord, la linea di confine parte dal Monte Castellu, situato a nord del convento abbandonato d'Oveglia, e prosegue verso est passando per il limite del col de Serra (305 m), dove si trova l'installazione di un ripetitore televisivo, e proseguendo sulle creste delle Spelonche, la Punta d'Erbaiolu (149 m) e fino al mare, in un punto situato a 500 m a nord-est della spiaggia sabbiosa di Porticciolo.
Ad est, Cagnano si affaccia sul mare con, a nord, una spiaggia sabbiosa spesso invasa dalle foglie di Posidonia depositate sulla riva dalle correnti marine e, poco più a sud, la marina di Porticciolo con il suo piccolo porto di pesca. Il resto della costa, cioè per due terzi e fino a sud della torre dell'Osse, è costituito da un litorale roccioso frastagliato.
A sud, la linea di confine parte ad ovest in direzione del monte Alticcione (1.139 m) e segue un crinale che attraversa la Cima di Rondinaia (285 m), una cresta a 400 m, la Bocca di San Rocco (377 ,) ed il Monte Rosso (843 m).
Ad ovest, è tutta una linea di creste che partono dal Monte Alticcione sul Monte Castellu e passa per il Monte Sant'Angelo (853 m) ed il colle eponimo (771 m).

Come molti altri comuni del Cap Corse, Cagnano occupa una intera vallata del lato orientale della penisola, quella del torrente di Misinco, che discende i monti da ovest ad est partendo dal fianco della Serra, dorsale scistosa del Cap Corse, fino a gettarsi nel mar Tirreno. Nella sua parte alta, il corso del torrente prende il nome di Guadone. I suoi principali affluenti sono i torrenti di Fiumicellu, Vignale e Parata, tutti sul suo lato destro. Altri due piccoli corsi d'acqua si gettano in mare a sud dello sbocco del torrente Misinco: il Veticatu e l'Osse.

Su tutti i punti più aspri della vallata che si affaccia sul mare, il paesaggio offre kilometri di muri di contenimento artificiali creati dall'uomo al fine di disporre di terrazzamenti più facilmente coltivabili. I fianchi delle valli del torrente Guadone e del suo affluente Fiumicellu sono costeggiati dalle strade D132 e D432 e sono ricoperti di querce. Il resto della vegetazione è costituito principalmente da querce, orni, ulivi e castagni. Gli orni costituiscono il sottobosco dei piccoli torrenti della vallata.

A causa dei frequenti e violenti incendi che colpiscono questa zona del Cap Corse, una buona parte della vegetazione sulle creste a nord ed a sud della valle viene sfoltita per creare degli spazi taglia fuoco.

Si accede a Cagnano dalla strada D80, strada che contorna l'intero Cap Corse da Bastia a Macinaggio sul lato orientale e fino a Patrimonio sul lato occidentale. La costruzione della D80 è iniziata nel 1829 ed il tratto che collega Porticciolo a Santa Severa è stato realizzato nel 1843. Poco a nord di Porticciolo inizia la strada D132 che dalla D80 porta verso l'interno del comune di Cagnano. Percosi 2,5 km, un bivio offre la possibilità di raggiungere tutti gli agglomerati percorrendo le strade D132 e D432 sia in senso orario che antiorario. La strada D32 attraversa il lato occidentale del comune e permette di raggiungere a nord Luri, attraversando il Col de la Serra (305 m), ed a sud Pietracorbara, passando accanto alle rovine della cappella di San Cervone.

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è suddiviso in piccole agglomerazioni (hameaux, corrispondenti alle italiane frazioni):

Porticciolo è la marina del comune di Cagnano, alla foce del piccolo torrente Veticatu. Si raggiunge percorrendo la strada costiera D80. A differenza delle marine vicine di Sisco e Pietracorbara, la marina di Porticciolo è di origine molto antica. Presenta un agglomerato caratteristico, con costruzioni dal tetto di ardesia molto ravvicinate tra loro per le esigenze difensive dell'epoca. Porticciolo vantava un piccolo cantiere navale che ha prodotto velieri fino al 1873. All'epoca Cagnano intratteneva rapporti commerciali con l'Italia e con gli altri porti del Cap Corse ed era dotata di diversi depositi (magazzini in corso). Fino al 1960 si contavano ufficialmente 10 pescatori con le loro 8 imbarcazioni. La cappella di Sant'Antone si erige al centro dell'agglomerato.
Suare, come tutti gli altri agglomerati, è raggiungibile dalla strada D132, che incrocia la strada D80 costiera. E' stato fondato come piccolo villaggio intorno all'annno 1000 dai Signori Delle Suere o Delle Suare, che avevano il loro castello, di cui non resta più nulla, nell'attuale frazione di Carbonacce. A circa 300 m a nord dell'agglomerato, si trova la cappella isolata di San Sebastianu.
Ghilloni è l'agglomerato più meridionale di Cagnano. Comprende due parti: Ghilloni Suprana e Ghilloni Suttana. Ghilloni Soprana era denominata Ghilloni Villa nel XIII secolo. Qui si trova la cappella di Santa Maria Annunziata, monumento storico.
Ortale (o Ortali) è il centro del comune, un piccolo agglomerato a sud di Piazze. Deve il suo nome alla presenza di orti e vigneti che lo circondavano un tempo. Qui si trovano il cimitero e la chiesa di San Fruttuoso, ornata di una grande facciata anteriore in stile classico e costruita sui resti di un santuario più antico.
Adamo (o Ladamu) è un villaggio antico, abitato intorno al IX secolo da gente "dalla pelle bruna", da cui deriva il suo nome. Forse si trattava di un insediamento saraceno.
Piazze è l'agglomerato più popoloso di Cagnano. Si trova tra Adamo ed Ortale. Qui si trova la cappella di Sant'Erasmu.
Terre Rosse è un agglomerato noto perchè secondo alcune teorie Cristoforo Colombo, discendente dei signori Da Mare, sarebbe nato qui nel 1450. Un antico mulino ad acqua in attività produce ancora oggi farina di castagna ed olio d'oliva.
Carbonacce è situato a nord-ovest, a sud dell'antico convento cappuccino di Oveglia, eretto nel XVI secolo al posto del castello di Oveglia, a sua volta edificato nel XII secolo e distrutto nel 1358 da una rivolta popolare capeggiata da Sambucucciu d'Alandu.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nei pressi del monte Spelonche, a nord del comune, è stata rinvenuta una necropoli comune della "di Spelonche", del primo millennio avanti Cristo. La necropoli testimonia l'esistenza di relazioni commerciali tra il Cap Corse e l'Italia pre etrusca. Nel 1901 il sito, oggi ormai distrutto dalle ricerche archeologiche, ha restituito braccialetti, collane, cateninie, spille, pinze e pendenti in bronzo, frammenti di anfore etrusche e di ceramiche cartaginesi.
Tra la fine del IX secolo ed il 1198, Locagnano fu il centro del feudo indipendente dei signori Delle Suere (o Delle Suare).
Nel 1052 i Delle Suere spogliano i Loretesi delle pievi di Sagro (Pietracorbara, Sisco e Brando) e di Lota.
Nel 1072, i Da Furiani ricacciano i Delle Suere da Lota.
Nel 1082, aiutati da Genova, i Peverelli si impadroniscono del Sagro.
Nel 1167 Pisa devasta il feudo dei Peverelli e con l'aiuto degli Avogari si impadronisce dei loro territori.
Nel 1197 gli Avogari conquistano anche il territorio di Cagnano.
Nel 1198 l'intero Cap Corse è nelle mani degli Avogari e dei Gentilli.
Nel 1246 Agostino Peverelli cede i diritti sul Cap Corse all'ammiraglio genovese Ansaldo da Mare.
Nel 1249 Cagnano viene annessa da Ansaldo da Mare al resto dei suoi territori.
Nel 1250 l'intero Cap Corse è spartito tra gli Avogari ed Ansaldo da Mare.
Nel 1592 Genova approfitta del conflitto tra gli eredi di Barbara da Mare (deceduta nel 1582) e si impadronisce del feudo di San Colombano che divene la provincia di Capo Corso.

A quest'epoca, intorno al 1600, la comunità di Cagnano conta circa 400 abitanti.
Nel XXVII secolo il Cap Corse contava:
4 pievi civili (Nonza, Canari, Capo Corso et Brando);
5 pievi giudiziarie (Canari, Barrettali, Luri, Tomino e Sisco);
6 pievi religiose (Nonza, Canari sotto l'autorità del vescovo di Nebbio, Luri, Tomino, Brando e Lota dipendenti dal vescovo di Mariana).
Cagnano dipendeva dalla pieve civile di Capo Corso (il cui centro era a Rogliano) e della pieve religiosa di Luri. Sul piano religioso, Cagnano, che dipendeva da Luri, era sotto l'autorità del vescovo di Mariana, il quale risiedeva a Bastia dal 1570 a causa della minaccia permanente dei pirati musulmani.

Nel 1757 Pascal Paoli controlla praticamente tutto il Cap Corse, ma solo nel 1762 Cagnano si unisce a lui.
Nel 1768 Cagnano e tutto il Cap Corso sono annessi alla Francia, prima del resto dell'isola.
Nel 1790 nasce la suddivisione territoriale in distretti (il distretto di Haute-Corse ha tuttora per capoluogo Bastia), cantoni e comuni. La pieve di Seneca diventa il cantone di Luri.
Nel 1954 il comune di Luri comprendeva Barrettali, Cagnano, Luri, Meria e Pino. Cagnano contava 258 abitanti.
Tra il 1971 ed il 1973 i cantoni di Rogliano e di Luri si fondono nel nuovo cantone di Capobianco (con capoluogo Rogliano).

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1875, quando Cagnano era un comune che vantava circa 1.000 abitanti, erano censiti 140 ha di vigneti, 78 ha di ulivi, 12 ha di castagni, 10 ha diagrumi e 500 capi di bestiame, principalmente ovini. Il comune aveva 4 mulini.
Durante il XX secolo il comune si è fortemente spopolato. Molti cagnanesi sono emigrati sul "continente" o in America. Altri sono periti durante le due guerre mondiali.
Oggi le vigne sono scomparse dal paesaggio rurale. Sopravvive una ridottissima attività di pesca grazie al piccolo porto di Porticciolo.

L'attrattiva turistica di Cagnano è oggi la sua spiaggia, una delle rare spiagge di sabbia del Cap Corse, costeggiata dalla strada D80. Piuttosto stretta, è purtroppo spesso invasa dalle foglie di posidonia strappate dal mare in tempesta e depositate sulla riva dalle correnti.
Sul territorio si contano gli hotel Le Caribou e U patriarcu, il bed & breakfast di Catherine Catoni e diverse possibilità di locazione di alloggi in strutture private. I ristoranti di rilievo sono Le Caribou, Torra Marina e Le Chariot. Sulla spiaggia si trova il punto di ristoro Voile Rouge.

Luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il mulino di Savina, detto anche mulino Biaggi dal nome del proprietario, si trova nell'agglomerato di Terre Rosse.
Costruito accanto ad un corso d'acqua alla fine del XXIX secolo, ha due funzioni: nella sua parte bassa, a livello del suolo, produce olio d'oliva, mentre al primo piano produce farina di mais e di castagna, il tutto tramite dei meravigliosi meccanismi di legno.
Dalla sua costruzione è sempre stato funzionante e serve per le esigenze produttive degli abitanti del comune ed è visitabile.

La torre dell'Osse (o di Losso o di Losse) è una delle numerose torri genovesi rinvenibili in Corsica. Esiste traccia documentale di circa cento torri genovesi e di queste circa sessanta sono ancora visibili.
La torre dell'Osse è uno dei punti panoramici più visti e fotografati del Cap Corse.
E' situata a metà strada circa tra la marina di Pietra Corbara e quella di Porticciolo, a 45 metri di altezza sul livello del mare e domina un piccolo punto frastagliato della costa caratterizzato anche dalla foce di un torrente.
Basta percorrere la strada D80 costiera per notarla, perfettamente isolata e distante da ogni altra costruzione. Partendo da Bastia, è la decima torre del Cap Corse tra tutte quelle regolarmente inventariate in più documenti.
Come la maggior parte delle altre, la torre dell'Osse è stata costruita nel XVI secolo ed è nota anche con il nome di Torre dell'Aquila. La sua costruzione fu imposta dai genovesi che obbligavano tutte le popolazioni alla costruzione di torri costiere a spese dei pievi e delle comunità. In caso di avvicinamento di navi nemiche, gli abitanti potevano rifugiarvisi protetti da un corpo di guardia.
Lo stato di conservazione è perfetto. Si tratta di un edificio rotondo che si sviluppa su tre piani. E' alta 14,20 metri misurati dal lato della sua porta. La base del primo piano dispone di una sola porta d'ingresso ed il suo suolo è in terra battuta. Al secondo piano (14 metri quadrati circa di superficie) si trova una stanza abitabile. Qui ci sono due finestre, una nicchia ed un camino. Da questa stanza si accede alla terrazza che dispone di una corona nella quale si aprono 25 caditoie e sulla quale si posa una merlatura di 1,10 metri di altezza fornita di feritoie.
Nel sottosuolo un sotterraneo è stato scavato nella roccia per lo stoccaggio di armi e munizioni. Vi si accede tramite una scala in pietra.
La torre è stata concessa al servizio di ingegneria civile (ponti e strade) il 12 ottobre 1896, rivenduta ad un abitante di Porticciolo nel 1913 ed infine acquistata dal professor Ambrosi che la fece classificare il 17 dicembre 1926 come monumento di interesse storico e la donò alla "Société des Sciences Historiques et Naturelles de la Corse" (Società di scienza storiche e naturali della Corsica).
La torre è stata restaurata dalla "Société Archéologique de Haute Corse" tra il 1978 ed il 1980 (restauro della terrazza e della corona).
Un'ipotesi non confermata è che il nome della torre sia dovuto al ritrovamento di alcuni resti ossei nelle sue fondamenta.

Nel nord del territorio comunale, nei pressi dell'agglomerato di Carbonacce, si trova il convento di Oveglia, così chiamato perchè edificato non lontano dal castello di Oveglia.
All'inizio del XVII secolo, molte famiglie cagnanesi emigrarono in America del sud facendo fortuna con il commercio. Antonio Diaz Corzo, componente di una di queste famiglie, divenne il più grande benefattore di Cagnano perchè volle la fondazione di un'opera caritativa.
I cappuccini che lo abitavano si fecero distinguere per il numero ed il talento dei maestri ebanisti fra loro.
Fino alla Rivoluzione francese, il convento aveva un seminario e contava una sessantina di monaci. Con la rivoluzione, immobili e terreni furono venduti come beni statali. Qualche anno più tardi la chiesa venne restituita al comune, mentre gli edifici di servizio circostanti sono rimasti di proprietà privata.
Nel 1927 un tratto delle mura del convento, disabitato e privo di manutenzione, è crollato.
La chiesa ha pianta rettangolare ed ha una navata a volta, un solo corridoio centrale ed alcune cappelle laterali. Dietro il coro, una stanza rettangolare ospitava l'abate. Sulla destra, una sacrestia completa l'edificio. Sul lato sinistro della chiesa, gli edifici del convento sono stati disposti intorno al chiostro. Le cantine che servivano da magazzino sono scavate nella roccia. Sul lato ovest, il primo piano conserva la disposizione delle celle.


Spiaggia di Misinco Marina di Porticciolo