Utente:Aarconte/Antonino Arconte

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--188.153.231.2 (msg) 18:30, 13 ott 2011 (CEST)Antonino Arconte nasce il 10 Febbraio 1954 a Oristano, Sardegna occidentale, da una famiglia di Militari di carriera. Si arruola giovanissimo, nel 1970, all'età di sedici anni, nella Scuola Allievi sottufficiali di Viterbo, partecipando con profitto al 14° Corso AS dell'Esercito Italiano. Nel settembre dello stesso anno, nella stessa scuola viene selezionato, con altri per far parte dei nuovi quadri del SID che il Generale Vito Miceli, su incarico dell'On. Aldo Moro stava organizzando e precisamente i reparti speciali di controspionaggio noti in codice come Gladio. Una struttura che faceva parte della rete Stay behind della NATO. Dopo la caduta del muro di Berlino, l'Organizzazione Gladio viene sciolta e viene impartito l'ordine di distruzione di tutta a documentazione riguardante l'Organizzazione. Il C.V. Antonino Arconte non aderisce a quest'ordine e rende pubblica tutta la documentazione superstite dell'Organizzazione Gladio, ponendosi in forte contrasto con il Governo Andreotti. A Causa di questo subisce una serie di azioni, anche giudiziarie, che lo vedono ottenere la condanna dello Stato Italiano, davanti alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo, nel Maggio 1998. Nel successivo gennaio 2002, A. Arconte pubblica in USA "L'Ultima Missione", il docu-libro e memoriale autobiografico divenuto un best seller alla quarta ristampa e, nel 2011, in una nuova edizione della Mursia Editore. Nella sua attività di scrittore, A. Arconte, nell'Ultima Missione, ha anticipato le conseguenze che le guerre in Iraq e Afghanistan avrebbero avuto per l'occidente se fossero state intraprese. Autore di numerosi saggi e speciali giornalistici e Tv sull'argomento, l'Autore ha completato la sua Ultima Missione con il sequel "Bengasi e Dintorni", nel quale aggiorna la situazione successiva al tradimento di cui è stato testimone. Inchieste Numerose inchieste giornalistiche e televisive e interventi del Ministro della Difesa on. Martino, in carica nel 2002, sollecitati dal Ministro Sen. Giulio Andreotti che provocarono anche due inchieste della Magistratura Militare e Penale, si sono risolte a suo favore e, nel silenzio della stampa Italiana, nel Senato della Repubblica, è stato chiesto, da parte di alcuni Senatori Interroganti, che il Governo in carica presentasse le sue scuse al C.V. Antonino Arconte con la motivazione che: "Non è lecito accusare un cittadino di essere un falsario e, quando due inchieste della Magistratura lo riconoscono Parte Offesa da ignoti, nessuno si senta in dovere di scusarsi con lui". Alcune condanne per diffamazione aggravata hanno chiuso parte di quelle vicende. La sua storia è simbolica delle condizioni in cui versano le Istituzioni della Repubblica Italiana e tra queste i Media Italiani, i quali, a fronte di tutto questo, ben documentato anche agli Atti del Senato, niente hanno lasciato trapelare per informare correttamente la popolazione Italiana di quel che accadeva dietro le quinte della Repubblica. Fonti L'Ultima Missione; l'Archivio superstite dell'Organizzazione Gladio (pubblicato anche online su youtube.it); Bengasi e dintorni; Attentato al papa Di Ferdinando Imposimato e Sandro Provisionato; Atti del Senato, 33 interpellanze a risposta scritta depositate agli atti del Senato della Repubblica. The Real History of Gladio su www.g71.altervista.org