Villa dello Spedaluzzo: differenze tra le versioni

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'''Villa dello Spedaluzzo''', indicata talvolta anche come '''villa Lo Spedaletto''', si trova a [[Firenze]], in [[via Bolognese]] angolo vicolo di San Marco Vecchio.
'''Villa dello Spedaluzzo''', indicata talvolta anche come '''villa Lo Spedaletto''', si trova a [[Firenze]], in [[via Bolognese]] angolo vicolo di San Marco Vecchio.


Anticamente qui sorgeva uno ''spedale'' ad uso dei viandanti e pellegrini che percorrevano la via diretti o ritorno da Firenze, dal quale deriva il nome della proprietà. L'istituzione venne soppressa nel Trecento e l'edificio venne ceduto a privati. Acquistato da [[Giugni]] passò poi nel XIV secolo ai Migliori (o del Migliore), che trasformarono l'edificio preesistente. Cambiò più volte di proprietraio, dai Laedbrok ai Felice, dai Normandy ai [[Rothschild]], fino al [[1903]] quando passò a Jenny Finaly, che diede il nome anche alla vicina [[villa Finaly]].
Anticamente qui sorgeva uno ''spedale'' ad uso dei viandanti e pellegrini che percorrevano la via diretti o ritorno da Firenze, dal quale deriva il nome della proprietà. L'istituzione venne soppressa nel Trecento e l'edificio venne ceduto a privati. Acquistato da [[Giugni]] passò poi nel XIV secolo ai Migliori (o del Migliore), che trasformarono l'edificio preesistente. Cambiò più volte proprietario, dai Laedbrok ai Felice, dai Normandy ai [[Rothschild]], fino al [[1903]] quando passò a Jenny Finaly, che diede il nome anche alla vicina [[villa Finaly]].


L'edificio è organizzato attorno al cortile centrale, aperto su un lato verso il panorama su Firenze. Al primo piano si trova loggiato, retto da colonne di pietra e travi lignee, mentre le ampie sale interne sono coperte da volte e soffitti a cassettoni. Le alte finestre permettono l'affaccio solo salendo alcuni gradini in pietra, poiché anticamente la villa si trovava direttamente sulla [[via Bolognese]] e quindi soggetta al transito esterno. Solo grazie all'intervento di [[Giuseppe Poggi]], su incarico dell'ambasciatore inglese Lord Normandy, la strada venne devita secondo il tracciato attuale, ingrandendo il parco, e l'antico passaggio venne usato come viale di collegamento con villa Finaly, dello stesso proprietario. Anche oggi le due ville appartengono entrambe ad un unico proprietario, l'[[Università di Parigi]].
L'edificio è organizzato attorno al cortile centrale, aperto su un lato verso il panorama su Firenze. Al primo piano si trova loggiato, retto da colonne di pietra e travi lignee, mentre le ampie sale interne sono coperte da volte e soffitti a cassettoni. Le alte finestre permettono l'affaccio solo salendo alcuni gradini in pietra, poiché anticamente la villa si trovava direttamente sulla [[via Bolognese]] e quindi soggetta al transito esterno. Solo grazie all'intervento di [[Giuseppe Poggi]], su incarico dell'ambasciatore inglese Lord Normandy, la strada venne deviata secondo il tracciato attuale, ingrandendo il parco, e l'antico passaggio venne usato come viale di collegamento con villa Finaly, dello stesso proprietario. Anche oggi le due ville appartengono entrambe ad un unico proprietario, l'[[Università di Parigi]].


A ridosso del vicolo di San Marco Vecchio esiste un [[belvedere (architettura)|belvedere]] con loggia, affacciato, oltre l'alto muro di cinta, su via Bolognese.
A ridosso del vicolo di San Marco Vecchio esiste un [[belvedere (architettura)|belvedere]] con loggia, affacciato, oltre l'alto muro di cinta, su via Bolognese.

Versione delle 01:38, 28 feb 2015

Coordinate: 43°47′54.84″N 11°15′50.29″E / 43.798567°N 11.263969°E43.798567; 11.263969
Villa dello Spedaluzzo

Villa dello Spedaluzzo, indicata talvolta anche come villa Lo Spedaletto, si trova a Firenze, in via Bolognese angolo vicolo di San Marco Vecchio.

Anticamente qui sorgeva uno spedale ad uso dei viandanti e pellegrini che percorrevano la via diretti o ritorno da Firenze, dal quale deriva il nome della proprietà. L'istituzione venne soppressa nel Trecento e l'edificio venne ceduto a privati. Acquistato da Giugni passò poi nel XIV secolo ai Migliori (o del Migliore), che trasformarono l'edificio preesistente. Cambiò più volte proprietario, dai Laedbrok ai Felice, dai Normandy ai Rothschild, fino al 1903 quando passò a Jenny Finaly, che diede il nome anche alla vicina villa Finaly.

L'edificio è organizzato attorno al cortile centrale, aperto su un lato verso il panorama su Firenze. Al primo piano si trova loggiato, retto da colonne di pietra e travi lignee, mentre le ampie sale interne sono coperte da volte e soffitti a cassettoni. Le alte finestre permettono l'affaccio solo salendo alcuni gradini in pietra, poiché anticamente la villa si trovava direttamente sulla via Bolognese e quindi soggetta al transito esterno. Solo grazie all'intervento di Giuseppe Poggi, su incarico dell'ambasciatore inglese Lord Normandy, la strada venne deviata secondo il tracciato attuale, ingrandendo il parco, e l'antico passaggio venne usato come viale di collegamento con villa Finaly, dello stesso proprietario. Anche oggi le due ville appartengono entrambe ad un unico proprietario, l'Università di Parigi.

A ridosso del vicolo di San Marco Vecchio esiste un belvedere con loggia, affacciato, oltre l'alto muro di cinta, su via Bolognese.

Bibliografia

  • Ovidio Guaita, Le ville di Firenze, Newton Compton editori, Roma 1996.
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