Aniello Stellato: differenze tra le versioni

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Scultore italiano attivo a Napoli nella prima tra il 1605 e il 1643 ca.
Scultore italiano attivo a Napoli nella prima tra il 1593 e il 1648.

Si tratta quasi certamente del migliore esponente della scultura lignea napoletana del primo Seicento, al servizio di illustri committenti e dei nuovi ordini della Controriforma, gesuiti e teatini in primo luogo. La sua cui bottega produsse una notevole quantità di busti-reliquiario, Crocifissi, statue di Pastori, di Angeli e Angeli custodi, della Vergine e di Santi presenti in tutto il Meridione o inviati in Spagna.


Opere a Napoli: 12 busti reliquiari lignei realizzati per la chiesa dei Girolamini.
Opere a Napoli: 12 busti reliquiari lignei realizzati per la chiesa dei Girolamini.
<references group="Stefano De Mieri La Madonna del Cielo di Santa Maria in Piazza a Fondi e altre aggiunte al catalogo di Aniello Stellato, «celebre intagliatore», xxx " />
Va a Pierluigi Leone de Castris il merito di avere

dato avvio, sulla base di queste testimonianze, a una

prima ricostruzione del percorso dell’artista, quasi

certamente il migliore esponente della scultura lignea

napoletana dei suoi anni3.

L’interesse per Stellato è costante nelle ultime ricerche

dello studioso, il quale ancora nel 2017 è ‘ritornato’

a occuparsene ampliando l’ossatura della

prima ricognizione con diverse segnalazioni4. Tra le

opere discusse, di particolare rilevanza è la Madonna

col Bambino, firmata e datata 1612, rintracciata nella

chiesa del Santissimo Sacramento e Rosario a Grottazzolina,

presso Fermo, commissionata a Napoli da

Alfonso Verzieri (fig. 6)5.

Insieme al ridipinto Crocifisso della chiesa di San

Giovanni Battista a Vietri sul Mare, donato nel 1655

al locale Monte dei Morti da un devoto che lo ricordava

scolpito da Stellato, e alla rimaneggiata Madonna

della Neve custodita nella chiesa di San Nicola a Orsara

(1624)6, tale statua è anche l’unica opera che con certezza

è stato possibile restituire al maestro. E, in particolare,

i caratteri di stile della scultura marchigiana

hanno cominciato a confermare la fondatezza del profilo

abbozzatone da Leone de Castris sin dal 2004.

Nel presente saggio chi scrive rende note nuove

sculture di Stellato, tre delle quali documentate, appartenenti

a momenti differenti della sua attività e

perciò costituenti ulteriori, utili tasselli per comprendere

l’evoluzione del suo linguaggio.

La più affascinante tra tutte è l’incantevole Assunta

con due angeli imploranti, detta ‘Madonna del Cielo’

(cm 180x75 circa) (figg. 1, 3, 7, 9-10), collocata nel

cappellone a destra del transetto di Santa Maria in

Piazza a Fondi, edificio religioso eretto per volere di

Onorato Caetani sul finire del Quattrocento7.

Versione delle 12:47, 5 apr 2021

Scultore italiano attivo a Napoli nella prima tra il 1593 e il 1648.

Si tratta quasi certamente del migliore esponente della scultura lignea napoletana del primo Seicento, al servizio di illustri committenti e dei nuovi ordini della Controriforma, gesuiti e teatini in primo luogo. La sua cui bottega produsse una notevole quantità di busti-reliquiario, Crocifissi, statue di Pastori, di Angeli e Angeli custodi, della Vergine e di Santi presenti in tutto il Meridione o inviati in Spagna.

Opere a Napoli: 12 busti reliquiari lignei realizzati per la chiesa dei Girolamini.

Va a Pierluigi Leone de Castris il merito di avere

dato avvio, sulla base di queste testimonianze, a una

prima ricostruzione del percorso dell’artista, quasi

certamente il migliore esponente della scultura lignea

napoletana dei suoi anni3.

L’interesse per Stellato è costante nelle ultime ricerche

dello studioso, il quale ancora nel 2017 è ‘ritornato’

a occuparsene ampliando l’ossatura della

prima ricognizione con diverse segnalazioni4. Tra le

opere discusse, di particolare rilevanza è la Madonna

col Bambino, firmata e datata 1612, rintracciata nella

chiesa del Santissimo Sacramento e Rosario a Grottazzolina,

presso Fermo, commissionata a Napoli da

Alfonso Verzieri (fig. 6)5.

Insieme al ridipinto Crocifisso della chiesa di San

Giovanni Battista a Vietri sul Mare, donato nel 1655

al locale Monte dei Morti da un devoto che lo ricordava

scolpito da Stellato, e alla rimaneggiata Madonna

della Neve custodita nella chiesa di San Nicola a Orsara

(1624)6, tale statua è anche l’unica opera che con certezza

è stato possibile restituire al maestro. E, in particolare,

i caratteri di stile della scultura marchigiana

hanno cominciato a confermare la fondatezza del profilo

abbozzatone da Leone de Castris sin dal 2004.

Nel presente saggio chi scrive rende note nuove

sculture di Stellato, tre delle quali documentate, appartenenti

a momenti differenti della sua attività e

perciò costituenti ulteriori, utili tasselli per comprendere

l’evoluzione del suo linguaggio.

La più affascinante tra tutte è l’incantevole Assunta

con due angeli imploranti, detta ‘Madonna del Cielo’

(cm 180x75 circa) (figg. 1, 3, 7, 9-10), collocata nel

cappellone a destra del transetto di Santa Maria in

Piazza a Fondi, edificio religioso eretto per volere di

Onorato Caetani sul finire del Quattrocento7.