Opera di prevenzione antitubercolare infantile

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L'opera di prevenzione antitubercolare infantile (OPAI), fu primo preventorio antitubercolare infantile italiano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L’OPAI, opera di prevenzione antitubercolare infantile[1], ha le sue radici nella Milano di inizi ‘900, quando un gruppo di volontari, medici e non, animati da un grande ideale umanitario, in tempi di grandi difficoltà economiche e sociali, riuscirono a dare vita a un grande sogno assistenziale, strappando alla morte migliaia di bambini che correvano il rischio di contrarre la tubercolosi.

La "casa dei bambini" di Olgiate Olona[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1918, grazie alla generosa donazione dell’industriale milanese Piero Preda, l’OPAI poté acquistare la grandiosa Villa_Greppi-Gonzaga di Olgiate Olona[2] che era stata casa di villeggiatura di molti nobili, tra cui le famiglie Greppi e Gonzaga.

I Progressi[modifica | modifica wikitesto]

Grazie a generosi contributi e a numerose iniziative di raccolta fondi, si dette avvio alla costruzione di due nuovi padiglioni, intitolati a “Regina Elena” e “Edda Mussolini”, che furono inaugurati nel 1925 alla presenza del duce e del re Vittorio Emanuele III.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Storia dell'Opai, su opai.it. URL consultato il 16 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2017).
  2. ^ OLGIATE OLONA Quando a Villa Gonzaga c’era “la casa dei bambini”, su varesenews.it.
  3. ^ Enrica Mariateresa Ferrazzi, La casa dei bambini.