Neberu

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Nibiru (mitologia))
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Neberu (accadico; anche Nēberu o Nēperu o Nēbiru; assiro: Nebūru), per gli antichi Babilonesi, era il corpo celeste associato al dio Marduk. Il nome viene dalla lingua accadica e può significare anche "punto di attraversamento" o "guado"[1].

Nella maggior parte dei testi babilonesi è identificato col pianeta Giove così nella Tavola V (verso 6) dell'Enūma eliš:

«Dopo che egli aveva suddiviso l'anno,
stabilì la posizione di Neberu, per definire la distanza delle (varie) stelle,
affinché nessuna commettesse errori o disattenzioni, rese stabile la posizione di Enlil ed Ea.»

«Per quanto concerne la loro identificazione, non vii è dubbio alcuno che Gihove sia da equiparare a Marduk, il dio principale del Pantheon babilonese e divinità poliade della città di Babilonia. Nei testi egli compare sotto diversi nomi: Astro bianco, Il fiammeggiante, Colui che splende dall'alto dei cieli, oppure come Nebiru (Il traghetto), la cui funzione è quella di determinare i legami tra le stelle e far sì che nessuna di esse possa errare dai sentieri prefissati di Anu, Enlil ed Ea»

La collocazione di questo astro e quindi la resa di questo nome in questa Tavola dell'Enûma Eliš è comunque controversa: Jean Bottéro e Samuel Noah Kramer, traducono, anche se con il punto dubitativo, come "Stazione della Polare" [2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ «Nēberu: [...]: 1. Crossing, Ford; [...]. 4X. astr. (planet Jupiter) [...]; also as name of North star?; [...]» A Concise Dictionary of Akkadian (Jeremy A. Black, Andrew George, J. N. Postgate, Otto Harrassowitz Verlag, 4nd ed- 2004), p.268.
  2. ^ Cfr. Jean Bottéro e Samuel Noah Kramer, Uomini e dèi della Mesopotamia, Milano, Mondadori, 2012, p.671

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Pettinato, La scrittura celeste - La nascita dell'astrologia in Mesopotamia, Milano, Mondadori, 1998.
  • "The Fifth Tablet of Enuma Elish", di B. Landsberger e J. V. Kinnier Wilson, nel Journal of Near Eastern Studies: Vol. 20, No. 3. (Jul., 1961), pp. 174–176.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mitologia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mitologia