Le quattro meraviglie di Roma

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Le quattro meraviglie di Roma è un termine che fu molto in voga nel XVIII e XIX secolo. Definiscono con un criterio popolare, basato forse sul fasto e la notorietà, quattro palazzi romani. Si usarono dei nomignoli o dei particolari che vi alludessero: «perciò si dice dal volgo che le quattro meraviglie di Roma sono il dado di Farnese, il cembalo di Borghese, la scala di Caetani (oggi Ruspoli) e il portone di Carbognani (cioè Sciarra Colonna).»[1]

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Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giuseppe Antonio Guattani, Roma descritta ed illustrata, Tomo II, Roma, Stamperia Pagliarini, 1805, p. 122.