Isabella (maschera)

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Isabella
Rappresentazione di Isabella di Maurice Sand nel suo libro Masques et bouffons; comédie italienne (1862).
UniversoCommedia dell'arte
AutoreIsabella Andreini (?)
1ª app. inXVI secolo
Interpretata da
Caratteristiche immaginarie
SessoFemmina

Isabella è un personaggio-tipo adoperato nella commedia dell'arte, nel ruolo dell'innamorata.[1] Nella commedia dell'arte, la relazione degli «innamorati» è spesso minacciata dai «vecchi» come Pantalone (il Dottore)[2][3], o da personaggi rocamboleschi come il Capitano; in loro difesa possono contare sull'aiuto dei zanni (i servi).[3]

Caratterizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Forma una coppia quasi indissolubile con Florindo, il suo innamorato, prototipo del giovane onesto e sobrio secondo il ritratto di Carlo Goldoni.[4] Come è consuetudine per i ruoli degli innamorati, Isabella si mostra senza maschera, più umana di personaggi quali mimi e giullari tipici della Commedia,[5] ma con una personalità topica, elementare e piatta, senza una sua forza o una definizione psicologica.[6] Pierre Louis Duchartre scrive che Isabella cambiò nel corso del tempo: se nel XVI secolo era caratterizzata principalmente tenera e amorevole, fino alla fine del XVII secolo divenne una donna più civettuola e volitiva, con uno «spirito vivace e pittoresco».[7]

Origini e analogie[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene l'attrice Vittoria degli Amorevoli abbia interpretato un'innamorata chiamata Isabella nel XVI secolo, il personaggio di Isabella è così chiamato in onore dell'attrice e autrice Isabella Andreini della Compagna dei Gelosi, che ne rese popolare il ruolo[7][8] e a cui è attribuita la creazione nello stesso secolo.[9] Un'altra versione di Isabella fu interpretata da Françoise Biancolelli della famiglia di attori Biancolelli.[10]

È un personaggio correlabile ad altre innamorate quali Beatrice, Rosaura, Angelica, o a Florinda, creata dall'attrice Virginia Ramponi-Andreini, nota appunto come «La Florinda»[11], variamente in coppia con i vari Leandro, Florindo, Lindoro, eccetera.[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Genoveva Dieterich, Diccionario del teatro, Madrid, Alianza Editorial, 2007, pp. 79 y 80, ISBN 978-84-206-6173-5.
  2. ^ The Metropolitan Museum of Art, https://www.metmuseum.org/toah/hd/comm/hd_comm.htm. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  3. ^ a b Dela Fuente y Amezua, pp. 105-108.
  4. ^ Gómez, p. 428.
  5. ^ Ricard Salvat, El teatro como texto, como espectáculo, Barcelona, Montesinos, 1983, p. 44, ISBN 84-85859-56-1.
  6. ^ Oliva, César y Torres Monreal, Francisco, Historia básica del arte escénico, Cátedra, Madrid, 2002, p. 126, ISBN 84-376-0916-X.
  7. ^ a b Pierre Louis Duchartre, The Italian Comedy, New York, Dover, 1966, pp. 272-276, ISBN 978-0-486-21679-9.
  8. ^ (EN) M. A. Katritzky, The Art of Commedia: A Study in the Commedia Dell'Arte 1560-1620 with Special Reference to the Visual Records, Rodopi, 2006, ISBN 978-90-420-1798-6.
  9. ^ Arcaini, Roberta (1995), "I comici dell'Arte a Milano: accoglienze, sospetti, riconoscimenti" in Cascetta and Carpani (eds.) La scena della gloria: drammaturgia e spettacolo a Milano in età spagnola, p. 290. Vita e Pensiero. ISBN 8834316991
  10. ^ (EN) Domnica Radulescu, Women's Comedic Art as Social Revolution: Five Performers and the Lessons of Their Subversive Humor, McFarland, 10 gennaio 2014, ISBN 978-0-7864-8858-2.
  11. ^ Arcaini, Roberta (1995). "I comici dell'Arte a Milano: accoglienze, sospetti, riconoscimenti" in Cascetta and Carpani (eds.) La scena della gloria: drammaturgia e spettacolo a Milano in età spagnola, p. 290. Vita e Pensiero. ISBN 8834316991
  12. ^ Enamorados de la Comedia del Arte, in arescronida, 3 gennaio 2009. URL consultato il 3 giugno 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (ES) Ana Isabel Fernández Valbuena, La Comedia del Arte, Madrid, Ediciones Fundamentos, 2006, p. XLIX, ISBN 84-245-1073-9.
  • (ES) Manuel Gómez García, Diccionario del teatro, Madrid, Ediciones Akal, 1997, p. 428, ISBN 84-460-0827-0.
  • (ES) Ricardo de la Fuente e Julia Amezúa, Diccionario del teatro iberoamericano, Salamanca, Ediciones Almar, 2002, p. 108, ISBN 84-7455-063-7.
  • (EN) John Rudlin e Oliver Crick, Commedia dell'arte, Routledge, 2001, ISBN 978-0-415-20409-5. URL consultato il 3 giugno 2017.
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