Discussioni Wikipedia:Amministratori/Elezioni/Senpai agosto 2006

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Per piacere, mantenere la calma e evitare flame, grazie Helios


A chiusa votazione, debbo come promessa una nota su alcuni dei miei interventi durante la "vicenda".

  • Fatti
  1. Non sono intervenuto sulla procedura di revoca, poiché sfuggendomi la relazione fra un errore non inerente la funzione di amministratore e la richiesta di revoca dalla funzione, la confusione mi si è addensata quando le motivazioni della richiesta di revoca si sono accresciute via via di nuove contestazioni, per giunta alcune delle quali da rivolgere caso mai ad altri e non al soggetto in narrativa.
  2. Non sono intervenuto sulle dimissioni e susseguente autoricandidatura del soggetto in quanto, tenuto senza difficoltà a rispettare un principio di presunzione di buona fede, ho ritenuto che il candidato stesse agendo per il bene di WP, agevolando la sua stessa sottoposizione a nuova valutazione, assumendosene consapevolmente il rischio.
  3. Nel corso della votazione ho assistito all'esercizio di azioni di propaganda. Non rileva se positive o negative, ho contestato in precedenza propagande positive, non avevo ragione di mancare al rilievo solo perché diverso era l'intento in questo caso. Di diverso rispetto ai casi precedenti, vi era stavolta solo che le discussioni tenute sulla pagina di votazione si sono arricchite di elementi grafici non previsti, di sezioni non previste, di polemiche parossistiche e, soprattutto, di commenti mai visti prima - e sì che già non era successo poco in altre votazioni. Ho dovuto verificare che i precedenti ripetuti richiami alla serietà della pagina delle votazioni, che pure avevano ricevuto degli almeno tiepidi consensi (e vi prego di vedere chi firmò per, sia pur parziale, consenso), erano ormai archiviati, scomparsi, venuti a mancare - più che defunti, decomposti. Ho perciò ritenuto di intervenire perché la pagina di votazione rimanesse più prossima a ciò che da essa ci si attende che sia, nulla di più e nulla di meno di una pagina di votazione.
  • Sottolineature
  1. Comunque si sia giunti a questa votazione, non è infatti scritto da nessuna parte che questa appena chiusa non dovesse essere una votazione. E dove non ci sono regole di dettaglio, si seguano quelle che ci sono. Nulla autorizza alcuno a fantasiose interpretazioni estensive, nulla legittima alcuno alla creatività procedurale. Non si innovano in corsa le regole, tantomeno quando è in corso una votazione. Non si innovano in corsa le regole, tantomeno quando si intenderebbe farlo per casi specifici, specialmente se scientemente si ha nozione della prevedibile conseguenza sulla votazione stessa; almeno se si è in posizione di onestà intellettuale. Le regole valgono per tutti allo stesso modo o non sono regole. Le votazioni si tengono per tutti allo stesso modo o non sono votazioni. Questo candidato non è stato trattato come gli altri, almeno inizialmente. La ragione della sperequazione applicata non è affatto condivisa (e questo è un fatto che oltraggia il principio di consenso) e non è affatto condivisibile (e questa è l'umile opinione di uno che crede nella reciprocità del rispetto). Questa sottolineatura naturalmente è con particolare affetto rivolta a chi con poca lucidità ma con molti aggettivi impartisce inconsuete lezioni di diritto.
  2. Quando un admin si interessa di una questione riguardante materie delicate come la votazione di un admin, ritengo - ma è solo una mia personale modalità di interpretare la funzione - che un modo per onorare la fiducia in precedenza ricevuta sia quello di separare nettamente la propria personale opinione dalla cura della regolarità del funzionamento di WP, ragione delle attribuzioni del ruolo, se necessario anche oltre le proprie convinzioni. Non mi arrischio a dire che ciò possa - volendo - riguardare anche gli ex-admin, poiché per questi il vincolo di fiducia si è interrotto, quale ne sia stata la ragione. Restando agli admin, se si osserva che in una pagina qualunque, e quindi anche in quella della votazione, si verificano irregolarità, credo che l'admin debba intervenire, per la stessa ragione per cui combatte le irregolarità nel resto di WP. Con gli stessi principi di imparzialità e distacco dalle vicende, con gli stessi obiettivi di sempre. Nessuno di più e nessuno di meno. Mi pareva in precedenze di condividere almeno parte di questi concetti con altri admin, a ciò che ne leggevo ed a ciò che ne apprendevo. Ho ciò malgrado ricevuto critiche (chiamiamole così) da admin che prima si sono prestamente schierati e poi hanno discettato sulla asserita liceità del disordine, a latere motteggiando la comunità. Questa sottolineatura naturalmente è con particolare affetto rivolta a chi con poca imparzialità ma con molti aggettivi impartisce imprecedentate lezioni di adminship o di funzionamento delle teste degli utenti.
  3. Formalismo o sostanzialismo? Chiariamo subito il mio punto di vista: io sarei per il sostanzialismo, dal momento che le stesse policy degli amministratori chiariscono che si debba preferire lo spirito della norma alla sua mera letteralità. Ma siccome (per quanto poco sopra detto su ciò che penso un admin debba fare) dalla comunità sono affiorate clamanti voci che imperiosamente gridavano alla avvenuta violazione di "forme", e siccome non seguo solo le richieste di chi mi piace, mi sono chiesto se davvero mi fossi perso l'avvicendamento dei principi, ma tant'è, ho comunque preso atto di ciò che appariva una tendenza comunitaria (ben poche erano infatti le obiezioni sollevate) e nel dubbio che si fosse violata una garanzia sottesa alla forma, contro la mia personale opinione, ma per spirito di servizio, ho cercato di assicurare che la nuova tendenza espressa potesse riscuotere privilegio di coerenza nel nostro simpatico e frizzante ambiente virtuale. Non va precisato, credo, che la "stretta" rigoristica richiesta imponeva coerente rispetto del rigorismo in tutto il procedere della vicenda. Ho pertanto richiesto che con pari rigore, e con pari garanzia, anche la votazione fosse interpretata con rigore formale, portando al risultato di dover dolorosamente una volta di più riscontrare che il rigorismo (e meno male che giustizialista lo dissero a me) quando ce lo si ritorce contro è mal gradito. Le azioni di garanzia formale sono state infatti criticate dagli stessi utenti che infuocatamente avevano poco prima tali garanzie formali propugnato come le uniche ammissibili, dimostrandosi - a dirla con Trilussa - che la donna che ruba, se povera è ladra, se ricca è cleptomane. Questa sottolineatura naturalmente è con particolare affetto rivolta a chi con poca coerenza ma con molti aggettivi impartisce inconsulte lezioni di etica wikipediana.
  4. Lezioni di civiltà non ne sono mancate, o almeno pare che non ci siamo fatti mancare neppure quelle. Certamente nella angusta prospettiva del caso specifico è sempre difficile mantenere una visione d'insieme, figuriamoci una visione storica. Nella visione storica, la veste bianca che si faceva indossare al candidato (e che gli dà questo particolare nome) aveva la funzione di renderlo riconoscibile affinché nessuno, magari mettendogli le mani addosso, gli insozzasse la candida tunica. Fuori di WP, questo sarebbe tuttora considerato un principio storico di civiltà. In WP sto cercando di farmi un'idea, ma vedo che simili antiquismi (o forse reliquismi) godono di poco credito. Questa sottolineatura naturalmente è con particolare affetto rivolta a chi con poca educazione ma con molti aggettivi impartisce indiscriminate lezioni di civiltà.
  5. Lezioni di diritto wikipediano ne abbiamo ricevute tante durante questa vicenda, ma forse per un quadro completo di come funzioniamo occorre menzione del principio della venuta ad obsolescenza della norma wikipediana, la desuetudine che sgrana la norma e la polverizza nel breve volgere di qualche settimana. Non posso non fare riferimenti, ahimé, non posso proprio evitare di notare che l'unica vera grave irregolarità commessa dal candidato di cui per tanto tempo si è concionato, non l'ho letta da nessuna parte. Eppure ho un computer in libero commercio ed uso un browser di libera distribuzione, quindi dovrei in teoria poter leggere le stesse cose che legge chiunque. Ho letto regole che solo un prestigiatore della dialettica potrebbe dimostrare non pertinenti al caso specifico, regole molto precise, regole molto chiare, regole di ardua potenziale equivocabilità, che denotano l'errore commesso da Senpai, che lo circostanziano come più grave di quelli di cui si è discusso, ma di cui nessuno, graziosamente proprio nessuno, ha fatto cenno. Premetto la spiegazione del perché non ne ho parlato prima nemmeno io: se nessuno cita la norma, evidentemente o la norma non è nota (infrangendo la presunzione di conoscenza della norma), oppure la norma è obsoleta e nessuno ha interesse a richiederne il rispetto. Ritenendo che l'azione di Senpai fosse volta in buona fede a favorire la comunità nel senso di metterla quanto prima in condizione di far svaporare la condizione di sospetto o di dubbio sulla fiducia, io non ho avuto interesse di sottolineare il punto. Chi si batteva perché questo candidato non venisse riconfermato nella fiducia avrà avuto magari altri motivi, a partire per esempio dalla non conoscenza della citata norma, per omettere di renderne menzione; se la questione non veniva sollevata da chi vi avrebbe avuto interesse, io non ho avuto più motivo di sottolineare il punto, per me di fatto superato da altre ragioni. Ma non ho potuto esimermi dal comparare la presenza della norma qui (il terzo punto, se non riuscite a trovarlo), la sua relativa giovinezza e la sua assoluta fattuale insignificanza. Nessuno, proprio nessuno l'ha nominata. Nessuno ne sapeva, forse? Non importa, il punto è che non è stata applicata al caso in cui in assoluto più propriamente avrebbe potuto essere applicata. Quindi in ogni caso registriamo oggi (diremmo ad estremo "per fatti concludenti" se non temessimo di provocare altre fantasiose lezioni di diritto) che nel volere comunitario l'esigenza di rispettare quella norma non c'è, e quindi sarà bene il caso di rimuoverla quanto prima. Questa sottolineatura naturalmente è con particolare affetto rivolta a chi con poca onestà ma con molti aggettivi impartisce non irrinunciabili lezioni di Wikipedia senza conoscerla.

Non volevo fare un requisitoria, no davvero: non è mio compito, non è mio diritto, non è mio interesse e, prima di tutto questo, non avrei né legittimazione né capacità di farlo. Né voglia. Né imputati. Ma avevo promesso una spiegazione. Non una lezione, giacché io sono solo il fortunato possessore di un nome utente, il poco che valgo lo valgo per quello e non mi picco di cercare gratificazioni o affermazioni per esso, che è solo un nome utente e che lezioni anzi ne vorrebbe, anche se magari da chi gliene può dare. Ma una spiegazione la dovevo.
Ed è solo una spiegazione, appunto, non un ritorno eventualmente polemico sulla vicenda: non intendo dibattere oltre del caso, solo volevo che alcuni passaggi fossero sufficientemente chiari perché si possa quanto prima abbandonare la teatralità di alcune eccentricità e riandare con la mente alla vera ragione per cui siamo qui, ragione che nella mia bassa pochezza mi permetto di identificare nella Wikipedia delle voci, non nella Wikipedia degli strilli. Questa spiegazione naturalmente è con particolare affetto rivolta a chi con poca testa ma con molti aggettivi impartisce immeritate lezioni di ciò che gli passa per la testa. --Sn.txt 17:16, 10 ago 2006 (CEST)[rispondi]

Quante parole, quanta eleganza, quanta retorica per difendere una azione - la tua - che era fortemente di parte. "Si doveva fare", "Era necessario", "Bisogna tutelare il candidato" sono frasi degne del miglior politicante. Sono meno elegante, ma almeno non abbellisco per apparir più accettabile. Gatto Nero - (Scrivi alla mucillagine) 21:20, 10 ago 2006 (CEST)[rispondi]
"risposta"??? e a cosa???
ma chi ti ha cercato? secondo te mi metterei a "spiegare" qualcosa proprio a te?
bella fantasia, o piuttosto bella coda di paglia... --Sn.txt 01:28, 11 ago 2006 (CEST)[rispondi]
Perdonami se sorrido, Sn, quando parli di "coda di paglia".
Perché a quanto pare hai dimenticato le convenzioni di Wikipedia, le "routine" della nostra comunità, in cui quando uno scrive qualcosa, e si dà una opinione su quel qualcosa scritto, si scrive un "-re a Sn", "risposta a OrbiliusMagister", "considerazioni", "addendum", "nota" et similia.
Ho semplicemente "risposto" al tuo papiro - per carità, io scrivo anche di più; e mi sono pure messo a rileggere quanto ho scritto, per vedere se per caso, da qualche parte, in qualche modo che non capisco, t'avessi suggerito d'aver capito che il mio messaggio era riferito a me: ma di "Sn, come hai potuto scrivere queste cose su di me?" non l'ho proprio letto. Quindi perdonami se quando all'interno di un tuo vero e proprio sclero - in iper-reazione rispetto ad una azione che chiunque su Wikipedia fa, ha fatto e farà (rispondere ad un testo) - sorrido leggendo "coda di paglia". Sai, la cosa mi fa riflettere.
In generale, comunque, rispetto a tutto quanto ciò che hai fatto e ciò che hai scritto, mi viene in mente un antico proverbio latino: "(longa) excusatio non petita..." Gatto Nero - (Scrivi alla mucillagine) 08:11, 11 ago 2006 (CEST)[rispondi]

Vorrei aggiungere una cosa[modifica wikitesto]

Sn scrive con uno stile meraviglioso, anche considerando il fatto che è una sfanculata, sono in piedi e sto applaudendo. (spero che sappia che lo scrivo con sincero rispetto) Draco Roboter

Mi associo... anzi se tiene corsi vorrei partecipare.... visto quello che sto tentando di fare nella vita, mi tornerebbe molto utile ^_^.--Ş€ņpãİ-27 - せんぱい scrivimi 18:05, 10 ago 2006 (CEST)[rispondi]