Discussione:Vangelo dell'infanzia di Tommaso

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Ho rimosso perché inappicabili le due considerazioni sul valore storico del testo.

Primo punto: la non verdicità dei miracoli come elemento di non storiograficità.

È possibile qui fare le due seguenti ipotesi. Primo caso: l'affermazione che è possibile fare miracoli, oppure l'affermazione che Gesù era in grado di fare miracoli corrisponde ad una verità fattule. In tal caso il fatto che il vangelo in questione narri di miracoli operati da Gesù non inficia l'attendibilità storica dello scritto. Secondo caso: l'affermazione che è possibile fare miracoli, oppure l'affermazione che Gesù era in grado di fare miracoli corrisponde ad una circostanza impossibile. In tal caso allora la narrazione di miracoli determina l'inattendibilità storica di qualunque scritto in cui si afferma che Gesù fece miracoli, compresi i vangeli sinottici (si potrebbe allora riportare tale considerazione su tutte le voci al riguardo di tutti i vangeli, di cui decradebbe la storicità secondo un analogo criterio).

Secondo punto: la non inclusione del vangelo da parte della Chiesa tra i testi ritenuti sacri come elemento storiografico.

Non è difatti discriminante per la storicità di un vangelo il fatto che la Chiesa nei secoli successivi selezionò alcuni di questi, dato che tale selezione avvenne molto tempo dopo sia lo svolgimento dei fatti, sia la stesura degli scritti. Non risultando che tale scelta fu operata secondo i criteri che nell'era moderna determinano le maggiori o minori attendibilità storiche, ne consegue che la selezione non riguarda l'attendibilità storica. --Gibbsmann 22:03, 27 feb 2008 (CET)[rispondi]

Ho ri-aggiunto il discorso sulla non storicità con note. Al di là di ciò che pensi tu, se trovi (ma non troverai) qualche studioso che dice che ha valore storico lo aggiungiamo. Con opera e pagina. --RR 09:09, 28 feb 2008 (CET)[rispondi]
Io non penso proprio niente. La voce adesso è migliorata. Nella stesura precedente era totalmente non enciclopedica, direi che quel periodo era penosamente dilettantistico. Punto. Sulla storicità o meno non mi interessa entrare in argomento in questo istante, ma le cose starebbero comunque un po' diversamente. Per uno studioso razionale nessuno dei miracoli è storico e nessuno dei vangeli, apocrifo o non, è storico al cento per cento. Si tratta di stabilire cosa sia di storico e cosa non lo sia. Se da un lato un vangelo sull'infanzia può risultare plausibilmente inventato, altrettanto non plausibile è una narrazione con un gap di ventotto anni. È possibile che veritas in medio stat. In ogni caso non era questo il punto, ma rimuovere una considerazione impresentabile. Non sarebbe cosa cattiiva cercare di migliorare anche le altre voci connesse. --Gibbsmann 15:46, 28 feb 2008 (CET)[rispondi]