Discussione:Stalinismo

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Certamente tu citi opinioni "altrui" (che poi siano magari anche le tue non importa). Ma dici che secondo i critici della visione secondo cui lo stalinismo sarebbe una degenerazione invlontaria del comunismo, Lenin avrebbe affermato che la dittatura del proletariato avrebbe costituito lo Stato più tirannico della Storia. Dubito non solo che Lenin, ma anche Stalin, possa avere mai detto una cosa del genere. Ma nel caso, dove l'avrebbe detta? Credo che la frase vada coretta. Le cose sono un po' più complesse di così. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 85.20.0.44 (discussioni · contributi) 08:23, 19 lug 2006‎ (CEST).[rispondi]

pure io ho un dubbio, quando si cita un certo Aleksandr Solženicyn che dice tutto un suo bel discorso, peraltro negli "democraticissimi" Usa, e forse ci ha fatto anche un libro, pieno di numerologia... mi domando se le opinioni di costui debbano essere prese per oro colato e diventare automaticamente Storia oppure sia necessario un minimo di decenza e prima di parlare di milioni di morti andare a vedere se magari è vero e se le cose sono andate veramente come dice lui. Non sarebbe male, eh? N.B. non sono assolutamente stalinista!!!

L'articolo è pov in alcuni punti: "i terribili campi di concentramento sovietici", "la terribile polizia segreta bolscevica". Che siano cose terribili può essere condivisiabile ma non sta ad un'enciclopedia fornire opinioni simili. --Rael 86

POV o non POV, francamente le cose che non vanno sono molte[modifica wikitesto]

Non condivido una certa ossessione per il POV. Che si dica terribili di cose che oramai a giudizio di tutti tali sono non è grave. Il punto è che una voce deve rappresentare una realtà almeno nelle sue sfaccettature principali. Ora va detto che una voce come questa è una vera sfida, perché un discorso sullo stalinismo è tutt'altro che semplice, e in fondo non si è ancora nemmeno chiuso. Ma, ad esempio, non si può presentare lo stalinismo come qualcosa che si oppone al trockijsmo, punto. Semmai fu Trockij ad opporsi a Stalin, ma la lotta che Stalin condusse fu su molti fronti, uno dopo l'altro, e non si può caratterizzare né Stalin, né lo stalinismo, come qualcosa che "si oppone a Trockij" perché è un po' troppo semplice. Contro Stalin erano in tanti, non solo Trockij, e non solo per le motivazioni di Trockij. Quanto alla dittatura del proletiariato, lasciamola stare. In russia non c'è mai stata, ma c'è sempre stata, Lenin incluso (e Trockij non escluso) la dittatura del partito. questa è ben altra cosa, senza la quale Stalin non sarebbe mai potuto esistere. Fu Plechanov a profetizzare in tempi non sospetti che "la dittatura del proletariato senza democrazia sarebbe sfociata nella dittatura di un uomo solo". La questione del nesso tra dittatura del proletariato e democrazia era assai viva e presente nel movimento operaio, e certo Lenin non aveva su questo la stesse vedute di una Luxemburg, tanto per fare un esempio, quanto piuttosto quella del populismo russo. Lo stesso populismo russo, arricchito di elementi chiesastici, del quale è figlio Stalin. Se si deve icasticamente riassumere lo stalismo in una formula, forse quella che più gli si attaglia è proprio questa: il passaggio dalla dittatura delpartito a quella di un uomo solo. Il ripristino della "legalità socialista" invocata da Krushev e dai destalinizzatori non è che questo: il ritorno dalla dittatura di un uomo solo, a quella del partito, o se si vuole, del suo apparato. Non che la differenza sia poca, ma è questa. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 85.20.109.26 (discussioni · contributi) 01:25, 1 ago 2007‎ (CEST).[rispondi]

Questa è una visione menscevica altrettanto di parte. JustineLolitad'O (msg) 12:28, 14 set 2018 (CEST)[rispondi]

Ho eliminato le righe sugli studi di Rummel, non perché non possano essere segnalati, ma perché essi non costituiscono uno studio storicamente condiviso e si presentano come POV. Sarebbe come riportare tutti i morti delle aziende dei paesi capitalisti e delle guerre, diciamo, Americane e segnalarli come morti causati dal capitalismo e ciò sarebbe improprio. Inoltre "62 milioni" era in grassetto e suonava quasi come un grido in mezzo alla pagina. Mi sembra azzardato spacciare gli studi di Rummel per scientifici. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 87.4.190.76 (discussioni · contributi) 22:39, 8 dic 2010‎ (CET).[rispondi]

Una proposta[modifica wikitesto]

Credete sia il caso, anche per sottolineare il fatto che la questione su Stalin politico è tutt'altro che chiusa, implementare la voce riportando le argomentazioni di Anne Louise Strong in "L'era di Stalin" e dello storico Ludo Martens in "Stalin: un altro punto di vista"? (opera, quest'ultima, che mette in discussione, in particolare, l'attuale e dominante punto di vista sull'URSS durante gli anni di governo di Stalin.) Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.0.17.221 (discussioni · contributi) 07:29, 7 gen 2011‎ (CET).[rispondi]

Un'altra porposta[modifica wikitesto]

Questa ed altre pagine relative andrebbero aggiornate anche con l'opera dello storico Domenico Losurdo "Stalin. Storia e critica di una leggenda nera", il quale smonta la denuncia fatta nel Rapporto Krushev e numerosi altri luoghi comuni su Stalin ed il relativo periodo.

Antistalinismo[modifica wikitesto]

Andrebbe messo la voce delle critiche a Stalin in una voce a parte con il nome di Antistalinismo Rosso2007941 (msg) 07:28, 18 dic 2020 (CET)[rispondi]